tag:blogger.com,1999:blog-36144052634968331942024-02-21T08:26:51.000+01:00Io sostengo il Movimento 5 StelleAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.comBlogger923125tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-87526022287424041312016-05-13T07:58:00.000+02:002016-05-13T07:58:03.109+02:00“La riforma Boschi è fatta per allontanare i cittadini”<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEham2NjgI9h2gYS8e1AnJjU4hrlGAf5sU0TF7riFhAMXSshvsWVwHHMnc-Wx_VhvSlzPKK4mVYvUoGnSDJPJMD_ZLLNOCV-mn5VE45HhWJ7VJf0XbG0oRYnq5oiTUJ8A79bDnmjm1O3GoX9/s1600/Costituzione+2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEham2NjgI9h2gYS8e1AnJjU4hrlGAf5sU0TF7riFhAMXSshvsWVwHHMnc-Wx_VhvSlzPKK4mVYvUoGnSDJPJMD_ZLLNOCV-mn5VE45HhWJ7VJf0XbG0oRYnq5oiTUJ8A79bDnmjm1O3GoX9/s200/Costituzione+2.jpg" width="177" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A guardarlo, il libro del professor Settis, mette di buon
umore. E non solo perché s'intitola Costituzione!, con quel punto esclamativo
che sembra un’esortazione. Poi c’è il sottotitolo: “Perché attuarla è meglio
che modificarla”. Dentro i contributi –raccolti e aggiornati –che negli anni
sono apparsi sui giornali o pronunciati in eventi pubblici e che parlano di
lavoro, salute, scuola, paesaggio: beni comuni e diritti a cui l’operare dello
Stato dovrebbe orientarsi. Ma non accade, “perché i governi hanno smontato lo
Stato”.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Professore, partiamo dal sottotitolo: attuarla. </b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Chi insiste nel ripetere che la Costituzione va cambiata
sostenendo che la prima parte non si tocca, non dice mai cosa di quella prima
parte è realmente attuato. L’articolo 32, sul diritto alla salute, è attuato o
no? Da quando, con la riforma del Titolo V, il sistema sanitario è organizzato
su base regionale, come risulta da un’inchiesta del C orrier e, la vita media
degli italiani sta calando. Mi piacerebbe che chi dice di voler cambiare la
Carta, s’impegnasse anche ad applicare le molte parti rimaste inattuate.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>I riformatori risponderebbero che il nuovo sistema corregge
i danni del federalismo, facendo tornare molte materie alla competenza del
legislatore nazionale.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sulla riforma del titolo V del 2001 –di cui mi sono occupato
in particolar modo per quanto attiene alla tutela del paesaggio – sono sempre
stato critico. Questa parte del ddl Boschi – senza entrare nel merito di com’è
fatta, cioè malissimo –ha una qualche ragione d ’essere. L’attuazione dell’art.
32 non dipende solo dal federalismo. Il problema sono i continui tagli e l’imposizione
di ticket che sembrano portarci lentamente verso un sistema di sanità privata.
Mentre gli Usa di Obama cercano di imitare noi, noi cerchiamo di imitare Reagan.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il premier l’ha messa sul personale: si vota o con lui o
contro di lui.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non bisogna cadere nella trappola del referendum-plebiscito.
La vera ragione per cui essere contrari è che la riforma intacca un terzo del
testo costituzionale, diminuendo il prestigio del presidente della Repubblica –
attraverso un meccanismo di elezione ridicolo – e il peso del Parlamento. Con
un Senato, non più eletto dal popolo, ridotto a un dopolavoro per sindaci e
consiglieri regionali. Il principio della sovranità popolare viene indebolito.
Non ho alcun dubbio che siamo solo all’inizio di un percorso...<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Infatti lei parla di un “assalto alla Carta”, che parte ben
prima del governo Renzi.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
C’è una convergenza tra il famoso report di JP Morgan del
2013 che punta il dito contro le Costituzioni del Sud Europa “troppo
influenzate da idee socialiste” e l’agire dei governi, in particolare mi
riferisco al documento Letta: Renzi è stato più cauto. È il segno di una
mentalità che si è fatta strada nei circoli della finanza internazionale e
delle élite politiche europee, penso alla Commissione e alla Banca centrale,
che vuole imporre un ultraliberismo che viene spacciato per nuovo. Ma a me
risulta che il thatcherismo non sia proprio un modello nuovo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Quando si occupa della riforma dell’articolo 81 – con
l'introduzione del pareggio di Bilancio in Costituzione – parla di un precetto
seguito dal governo Monti che la Carta nega: la priorità dell’economia sui
diritti.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In quel momento anch’io ho sottovalutato l’impatto della
riforma. Ma quella è stata una specie di prova generale della maggioranza delle
larghe intese: un progetto molto chiaro del presidente Napolitano per
modificare la Costituzione senza bisogno di un referendum. Il principio che sta
dietro all’articolo 81 è lo stesso che alberga a Taranto, dove il diritto alla
salute viene scambiato con il diritto al lavoro. Certi temi non si affrontano
perché l’economia ne risente. Ma sono i cittadini a rimetterci. Farò un
paragone che può sembrare improprio: perché sul caso Regeni l’Italia ha solo
finto di fare la voce grossa? Perché dietro ci sono interessi economici. Questo
per dire che i diritti di una persona o della persona vengono schiacciati in nome
dell’economia che dovrebbe salvare il Paese, nonostante la lunga stagnazione e
la disoccupazione giovanile al 38%.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>In più punti del libro sottolinea la sospetta confusione,
anche lessicale, della riforma: come se fosse scritta per non essere capita.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Lo sforzo che ho fatto in questo volume è stato articolare
il ragionamento sulla riforma, affrontandone via via i temi nello specifico.
Perciò ho inserito una corposa appendice con tutte le riforme costituzionali
state fatte fino ad oggi, compresa l’ultima. L’articolo 70 – che prima contava
4 parole e ora 434 –è fatto per non essere capito, per confondere le idee e
tenere i cittadini lontano dalla Costituzione. Dicono che il bicameralismo
produce solo danni: avrebbero fatto miglior figura a cancellare il Senato. Non
è vero, tra l’altro, che il bicameralismo è stato abolito. Per quanto riguarda
la cosiddetta semplificazione, ci sono almeno 23 fattispecie di leggi che
devono passare per il Senato. Ecco perché nella lettera dei costituzionalisti –
11 dei quali presidenti emeriti della Consulta – si dice chiaramente che la
riforma non funzionerà. Succederà che si farà ancor più ricorso ai decreti
legge del governo, delegittimando ulteriormente il Parlamento. Quindi
l’esecutivo – per evitare che il Paese si fermi – diventerà ancora più potente
perché, come si usa dire, “non c'è alternativa”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Renzi ha parlato di “archeologi travestiti da costituzionalisti”.
Forse pensava a lei...</b><o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non desidero interloquire a questi livelli. Si deve parlare
del merito della riforma, che è ciò che interessa ai cittadini. Sulla
rottamazione mi permetto di osservare che Renzi ha fatto il patto del Nazareno
con Berlusconi, che non è proprio un giovanotto. Come del resto Verdini. I
vecchi vanno bene se sono amici suoi. Ma dal premier voglio sapere, punto per
punto, come cambierà la nostra democrazia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 13 maggio 2016 - pag. 5</b></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-64381283637915676192016-05-11T08:18:00.005+02:002016-05-11T08:18:58.812+02:00IL SINDACO DI LIVORNO Nogarin, la Procura chiarisce: nessuna nuova accusa<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDGkbzfAacm0IaL6eG2jA6dz7HUgKRkeUDX1Bujfy68EtnJfhBU8msaQ-kHWQKP5bGvaBWjonI-fiN7qm6xcHcup2W9DGIN62ZCLjXr4tgSFbUYaRIBfBJSQZoPiToZal9cYqNjiHsvhL-/s1600/Nogarin.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDGkbzfAacm0IaL6eG2jA6dz7HUgKRkeUDX1Bujfy68EtnJfhBU8msaQ-kHWQKP5bGvaBWjonI-fiN7qm6xcHcup2W9DGIN62ZCLjXr4tgSFbUYaRIBfBJSQZoPiToZal9cYqNjiHsvhL-/s200/Nogarin.jpg" width="137" /></a>Filippo Nogarin è indagato solo per concorso in bancarotta
fraudolenta. È quanto risulta da una comunicazione emessa dalla procura della
Repubblica di Livorno, su richiesta dell’avvocato del sindaco, Sabrina
Franzone. Si può essere indagati senza ricevere un avviso di garanzia, e il
fatto che Nogarin avesse ricevuto l’avviso solo per bancarotta aveva lasciato
aperta la strada all’ipotesi che gli venissero contestati anche altri reati. Era
quanto scritto dal Tirreno, secondo cui il sindaco grillino sarebbe indagato
anche per abuso di ufficio e falso in bilancio, nell’ambito dell’inchiesta
“Città pulita” su Aamps, la municipalizzata dei rifiuti per cui la giunta M5s
ha chiesto il concordato preventivo. In particolare, scrive il quotidiano
livornese, a Nogarin verrebbe contestata la revoca del Cda dell’azienda, il 7
gennaio scorso, e l’approvazione del bilancio 2014, nonostante il parere
contrario dei revisori dei conti. Ma la Procura ha confermato che il sindaco è
iscritto nel registro degli indagati solo per concorso in bancarotta
fraudolenta, per il quale ha ricevuto sabato un avviso di garanzia. Per lo
stesso reato sono indagati anche l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, e
l’ex sindaco Alessandro Cosimi, del Pd.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 11 maggio 2016 – pag. 5</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-1267796425269742872016-05-11T08:17:00.001+02:002016-05-11T08:19:36.970+02:00CHIARA APPENDINO - La candidata del M5s: “Questa è una città povera con una ricca al centro, in cui il bello copre il brutto. Per questo vinco io”<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEincGqIKxK7VUvunGe7mI15V4OAGBa9ArM0vjJfKRZBYwN1RKhZyhfpD0yU4ufhv40JmcV-efpGmzxgyBMYt17MEMPnZFOjRzhaFgQjEhomNFSB7xI26GeBF7GCxKcAeIPsQ96d-BVXtS2N/s1600/Chiara+Appennino.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEincGqIKxK7VUvunGe7mI15V4OAGBa9ArM0vjJfKRZBYwN1RKhZyhfpD0yU4ufhv40JmcV-efpGmzxgyBMYt17MEMPnZFOjRzhaFgQjEhomNFSB7xI26GeBF7GCxKcAeIPsQ96d-BVXtS2N/s320/Chiara+Appennino.jpg" width="182" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>“La Casaleggio srl? Qui ascoltiamo tutti, ma facciamo da soli”</i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non so cucinare, non sono pigra, non sono disonesta, non
seguo uno spartito, non sono moralista, non sono populista”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>È figlia di papà.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La mia famiglia è benestante, questo è vero, ma ho sempre
preteso di far da sola, di riuscire col mio talento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Anche suo marito è benestante.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
È la verità.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Vive nella Torino bene.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non esageri adesso. Circoscrizione 4, ai confini del centro.
E mi sono laureata alla Bocconi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>E l’ha ingaggiata la Juve, un noto potere debole qui.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ho fatto la tesi di laurea nella valutazione economica del
parco giocatori. Non ci sono andata per caso. Comunque non lavoro più lì.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>È ricca e parla sempre dei poveri.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Adriano Olivetti divideva il mondo tra progressisti e
conservatori. Io mi sento progressista. Se parlo dei poveri è perché Torino è
una città povera con al centro una ricca. Torino è come un coperchio: il bello
copre il brutto. Io voglio ripulire il brutto, sostenere chi non ce la fa e
aiutare il bello a espandersi. Ci sono centomila persone che stentano ad
arrivare a fine mese.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Quanti abitanti fa Torino?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sfioravamo un milione, siamo 870 mila. Per la prima volta, a
dimostrare una crisi senza precedenti, anche la popolazione extracomunitaria è
scesa di 15 mila unità.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Lei è pignola.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sì, e la considero una virtù. Mi applico, studio, leggo,
contesto se c’è da contestare, offro un’alternativa, propongo una soluzione. Il
fatto è che questa corte dei miracoli ha dissanguato le casse comunali. Eventi
piccoli e grandi, tutti nel cerchio magico della cintura benestante. Soldi
finanziati con mutui, soldi raccolti attraverso gli spericolati derivati,
strumenti finanziari che hanno assassinato le casse pubbliche. Un buco enorme
che la città paga oltre le sue possibilità. È un’ingiustizia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Torino è più bella.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Vada nelle periferie e vedrà.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Restauri realizzati, opere completate.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Siamo in piazza Carignano: si può negare che sia bella?
Contestiamo il volume dei soldi, l’itinerario seguito, le persone chiamate a
gestirli, gli stessi di sempre, quelli che ne hanno goduto e il confine entro
il quale sono stati spesi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Giovanna d’Arco a Turin</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Fassino mi dà della moralista solo perché tengo molto
all’etica pubblica. Curioso.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Fassino si è spazientito un giorno e le ha detto: quando si
siederà su questa sedia...</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
L’abbiamo inteso come un segno di buon augurio. Fu lui a
dire a Grillo: se vuoi contare fatti un partito. Grillo seguì il consiglio e
bisognerebbe persino ringraziarlo. Quella era la prima profezia, questa sarà la
seconda. Porta bene.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Ha 31 anni e già vuol fare il sindaco.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
È una scelta condivisa dal Movimento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>La chiamano dalla Casaleggio?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Qui facciamo da soli. Confronto e disponibilità all’ascolto
verso tutti, ma facciamo da soli. Abbiamo le forze, le intelligenze, le risorse
come si dice. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>I suoi assessori li sceglie attraverso i famosi curricula.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Li scelgo attraverso le competenze.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>E naturalmente devono essere immacolati.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Neanche una multa pendente.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>E via al primo avviso di garanzia.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se arriva l’avviso ci sediamo a un tavolo, leggiamo,
capiamo. Prima discutiamo e poi decidiamo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Questa è nuova.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A Torino si farà così.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>A Roma sembrava di no. Dopo Livorno non saprei dirle.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Noi siamo a Torino e lei sta parlando di me, nel caso io
faccia il sindaco.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Secondo me perderà. Fassino è più forte, dai...</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Chi glielo dice?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Non sarà un disastro nel caso non vincesse.
Avrà tempo per rifarsi.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Io punto a vincere. Penso - lei non me ne voglia - che sia
meglio vincere.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Quanti soldi ha speso per la campagna elettorale?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Neanche un euro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Braccino corto.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Abbiamo fatto una raccolta di fondi, venduto panettoni a
Natale. In tutto, la campagna costerà 40 mila euro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Umile.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Onesti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Le periferie, gli ultimi, ma anche un bel confronto con
Cirino Pomicino all’unione industriali.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si deve parlare con tutti, far capire il nostro programma,
spiegarlo, illustrarlo. E pensiamo che gli elettori non sono numeri ma persone
e noi, uno a uno, faremo in modo che capiscano quel che vogliamo fare. Senza
distinzione di ceto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>È mamma da tre mesi e non si ferma un attimo. Ha il fisico
del politico professionista.</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ringrazio la mia famiglia che assolve ai compiti
ai quali dovrei far fronte. È soprattutto merito di mio marito se posso
permettermi di fare campagna elettorale.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Prende un aperitivo?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Un bicchiere d’acqua volentieri, ho da fare le poppate.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Non cucina.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Fa tutto Marco.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Lo ha fatto tribolare persino in viaggio di nozze.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma scherza? Siamo stati a Sokotra, un’isola yemenita.
Avventura, spiagge da leggenda, luoghi primitivi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>L’isola dei pirati?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Esatto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Lei ama il rischio.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La noia no.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Secondo me però arriva al ballottaggio.</b><o:p></o:p></div>
<span style="text-align: justify;">Tutto qua? Dovrei esultare?</span><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 11 maggio 2016 - pag. 7</b></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-73470386698871466612016-05-10T06:34:00.001+02:002016-05-10T06:34:13.315+02:00“Ecco la nuova Costituzione” Il libro che fa infuriare i prof <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPV_ttpq5kYCkBDsMUqluYtloxRbnXvxZbDzShjk88GpSFUJyRgsaVG3cbQj4cIL1ln5KvmIgrB9wTna-N87K8_EGUtx5ijxz3aW4e1BE1zw-4KHpaC-wfRCcoUR3Y_3A1irbMLXOy_oMh/s1600/No+allo+scempio+della+Costituzione.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="203" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPV_ttpq5kYCkBDsMUqluYtloxRbnXvxZbDzShjk88GpSFUJyRgsaVG3cbQj4cIL1ln5KvmIgrB9wTna-N87K8_EGUtx5ijxz3aW4e1BE1zw-4KHpaC-wfRCcoUR3Y_3A1irbMLXOy_oMh/s320/No+allo+scempio+della+Costituzione.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Segnalazione urgente: la casa editrice Simone, nella linea
Simone per la scuola, ha pubblicato un compendio che spiega ai ragazzi come
sarà la Costituzione riformata, quella post referendaria. Così, come se la cosa
fosse già fatta, senza tener conto del referendum di ottobre e di quale sarà il
suo esito. L’allarme sui social network è circolato rapidamente: si parlava di
una diffusione gratuita, di una distribuzione propagandistica per il Sì, di una
lettura forzata negli istituti. Esagerazioni, certo. Nelle scuole ancora non
c'è traccia di questo volume dal titolo La nuova Costituzione spiegata ai
ragazzi e nessuno sta costringendo nessuno a comprarlo. Però, sul web è in
vendita. Ed è già nelle mani dei rappresentanti di libri che in questi giorni
vanno di scuola in scuola per convincere i docenti ad adottare, per il prossimo
anno scolastico, i libri che promuovono. Il volume ha 162 pagine, è un
susseguirsi di analisi e commenti degli articoli della Costituzione italiana.
Fino allo scorso anno il titolo del libro era La Costituzione spiegata ai
ragazzi, prima ancora c'era La Costituzione esplicata. Quest'anno è stata
aggiunta la parola “nuova” perché la seconda parte della Carta viene commentata
alla luce della riforma costituzionale, assumendone quindi l'entrata in vigore
e dimenticandosi del referendum di ottobre che potrebbe avere anche esito
negativo. Tanto che riquadri aggiuntivi, in cima, riportano la frase “Come
sarà”.</div>
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<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>L’ALLARME</b> può essere giustificato: “La novità della presente
edizione –si legge nella presentazione e su ogni sito che lo vende – è una
prima introduzione, con opportuni box in calce ai singoli articoli, al testo
della revisione della Parte II della Costituzione”. Il superamento del
bicameralismo perfetto con la trasformazione del Senato in un’assemblea di
rappresentanti delle istituzioni territoriali, la nuova disciplina per il
Titolo V con la cancellazione delle province, la ridefinizione delle competenze
delle Regioni: c'è tutto. “Il testo – si legge – costituisce un valido
strumento didattico e favorisce un primo approccio con la ‘rivoluzione’ che
l’anno prossimo probabilmente investirà il nostro ordinamento costituzionale”.
Rivoluzione. Al telefono risponde Federico Del Giudice, 70 anni, autore del
volume e docente universitario in pensione che ha insegnato diritto pubblico comparato
all'Università Orientale di Napoli. Dimentica di dire che è anche il socio di
maggioranza – con il 93 per cento delle azioni – della casa editrice napoletana
(gli altri quattro soci sono tutti suoi parenti) famosa per i manuali
giuridici-economici e per i compendi per l'università e la preparazione a
concorsi di ogni tipo. “C'è scritto la nuova Costituzione? – dice sorpreso –.
Spero proprio che non ci sia il mio nome su una cosa del genere”. Verificato
che invece il suo nome c’è, chiede di aspettare. “Cerco di capire quale testa
deve cadere”, poi riaggancia. Richiamerà nel pomeriggio per spiegare il
malinteso: “È stato causato dal redattore della sezione scolastica. Sa, le
esigenze di marketing portano a mettere titoli che possano invogliare i docenti
a decidere di adottare il volume. La parola nuovo attrae sempre. E qui hanno
pensato di farlo così”. Poi si dissocia. Dice che non ne sapeva nulla, che è
stata un’iniziativa del settore che si occupa della scolastica. “Sicura - mente
la titolazione è impropria e fuorviante: ne faccio ammenda – dice, difendendo
però l’autonomia della scelta –. Il volumetto non ha, per motivi didattici e adozionali,
alcuna pretesa critica sui contenuti della riforma, ma si limita a illustrare i
valori dell’attuale Costituzione e quello che potrebbe succedere se la riforma
fosse approvata”. Poi, però, si infiamma, si definisce un “an - ti-sistema”, i
suoi discorsi sono tutti in difesa della Carta e della democrazia. Ripete
spesso le parole “premier, amici del premier, distruzione della Costituzione,
parla dell'importanza della democrazia popolare”. Dice che sarebbe bastato
sfogliare i suoi numerosi scritti per comprendere la sua posizione come
costituzionalista e strenuo difensore dei valori della Repubblica: “Mi sono più
volte espresso in maniera critica verso una riforma che penalizza fortemente la
centralità del Parlamento, avviando quella che con un neologismo è definita una
dittatura della maggioranza”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>BISOGNERÀ</b> vedere se questa spiegazione placherà le critiche:
“Sarebbe bastato aggiungere delle note a margine, come stanno già facendo molti
libri di testo - spiega al Fatto Marina Fassina, che insegna diritto nelle
scuole superiori - e magari non scegliere quel titolo”. I professori sanno che l’intenzione
era battere sul tempo gli altri editori. “La casa editrice è intervenuta a
gamba tesa nel bel mezzo della campagna referendaria, dando per scontata la
vittoria del Sì – scrive Caterina Abbate –. Mi auguro che i docenti non cadano
nella trappola e non adottino il testo. E, soprattutto, mi auguro la vittoria
del No. Così il libro della Simone andrà al macero”. A noi, intanto, del
Giudice lo ha promesso: lo ritirerà oggi stesso. Vedremo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 10 maggio 2016 – pag. 4</b></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-5149392653957304752016-05-10T06:32:00.002+02:002016-05-10T06:32:18.449+02:00IL GIOCO SPORCO DI GOVERNO E PD<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqoDFiq9mrArnI7bVjXei91zIy9wHFQHbsIpzJX507Q9XxBiOGp6Fq39VQs3g8mEmKNyOtYo3X2bgLhoJd4yT1mo6fj9lmbj8Q8J-plkMWv75csYu_t0XZi59nj3KPMUM1FsTZe64GSJwf/s1600/Boschi+-+De+Luca.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqoDFiq9mrArnI7bVjXei91zIy9wHFQHbsIpzJX507Q9XxBiOGp6Fq39VQs3g8mEmKNyOtYo3X2bgLhoJd4yT1mo6fj9lmbj8Q8J-plkMWv75csYu_t0XZi59nj3KPMUM1FsTZe64GSJwf/s320/Boschi+-+De+Luca.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>Le istituzioni zittiscono i giudici del No invocando regole
di correttezza che sono le prime a violare</i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Che sarebbe stata una sfida difficile, quella di vincere il
referendum costituzionale e la battaglia contro l’Italicum, lo sapevamo
benissimo. Conosciamo la sproporzione dei mezzi di comunicazione e la
difficoltà di spiegare a un Paese oppresso da problemi di sopravvivenza
l’importanza di non cedere su alcuni diritti fondamentali. Ma forse non avevamo
previsto fino a che punto il governo avrebbe giocato sporco, con metodi poco
dignitosi e scorretti. Il metodo è lo stesso adottato nella discussione in
Parlamento: procedere a testa bassa, senza ascoltare le ragioni degli altri,
insultandoli appena possibile. Ma il gioco sporco rivela anche i nuovi timori
del governo che, per la prima volta da quando ha deciso di giocarsi tutto sulle
regole della democrazia, non è più tanto sicuro di stravincere il plebiscito.
Hanno cominciato Matteo Renzi e il Pd toscano il 2 maggio invitando al teatro
Niccolini di Firenze il partigiano Silvano Sarti, decano dei partigiani
fiorentini, spacciando la sua presenza e le sue poche parole per un’adesione al
Sì. Sarti ha capito e ha dovuto indire una conferenza stampa per precisare: “La
mia presenza al Niccolini è stata strumentalizzata, non ne avevo avvertito la
pericolosità, spero e farò di tutto perché non accada piu, chiedo scusa ai
compagni e alle compagne se è passato un altro tipo di messaggio: la mia
posizione è un convinto No. Noi partigiani siamo la coscienza critica della
democrazia e difenderemo sempre la nostra Costituzione”. Bravo Sarti: ci hanno
provato, gli è andata male. Renzi gioca sporco a ogni ora del giorno, approfittando
degli spazi riservati al governo dai mezzi di comunicazione, senza che mai il
giornalista di turno balbetti due paroline per ricordare che manca il
contraddittorio. Qualunque sia il contesto, non manca mai l’appello al Sì nel
Decisivo Appuntamento di ottobre. Poi però il governo e il Pd protestano se
qualche magistrato osa esprimersi per il No. Non devono parlare, sono cittadini
senza diritti. Zitti stiano, semmai aiùtino il Sì. Le istituzioni invocano
regole che non rispettano. Parla addirittura il presidente Mattarella, e non in
Italia, ma dagli Usa, per dire che voterà Sì. E lo fa capire Giuliano Amato,
giudice costituzionale: lui che dagli anni della “Grande Riforma” di Craxi non
vede l’ora di mettere le mani sul Parlamento, rendendolo un po’meno autonomo e
un po’ più suddito. Renzi annuncia che la sua Costituzione sarà spiegata nelle
scuole: i nostri giovani, a cui nessuno ha insegnato la Costituzione del ’48,
impareranno quella di Renzi-Boschi-Verdini. Ce lo siamo meritati, non avendo
fatto abbastanza per imporre nei licei lo studio di quella splendida pagina
della nostra storia, come in tutto il mondo civile. Il potere gioca sporco: la
Boschi va a Perugia per lanciare la campagna del Sì, viene contestata da
sparuti gruppetti di leghisti e di Casa Pound, mentre pochi aderenti al
Comitato del No distribuiscono volantini. E si permette di dire: “Fa un po’
strano che nel fronte contrario alle riforme costituzionali ci siano anche
pezzi della sinistra che incarnano certi valori a difesa della Carta e votano
insieme a Casa Pound al referendum”. Una “vergognosa grossolanità che dà
un’idea del tono con cui i vertici del governo e del Pd intendono condurre la
campagna referendaria”, ha commentato Mauro Volpi del Comitato del No. Ora
circola con insistenza una voce: il governo ha pronto un manifesto di
Berlinguer che dice qualcosa sul monocameralismo (nei tempi della legge
elettorale proporzionale!), da distribuire in tutta Italia, totalmente fuori
contesto. Il potere gioca sporco e sarà un crescendo fino a ottobre. Un’altra
ragione, se non bastassero quelle che già abbiamo, per votare No e lavorare con
la determinazione e l’onestà di cui siamo capaci nei momenti decisivi della
nostra storia.</div>
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<b>Il F.Q. del 10 maggio 2016 – pag. 4</b></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-40582066204743165112016-05-10T06:30:00.001+02:002016-05-10T06:30:32.355+02:00Ma nel M5S respirano: “Bene il primo test nelle urne”<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFWH2QhC7RumzV1rKbpKll_wn87erhK6WRuGw-SeQz66T1W-B5vdsCjVH0S8KIILgasnoEgTlroexvaaTbZo02wStsOZQKDLog_dgoskhDZZdzWUiDs5b8tVgkPZq6VmCXX5TzWhLbOLLx/s1600/Luigi+Di+Maio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFWH2QhC7RumzV1rKbpKll_wn87erhK6WRuGw-SeQz66T1W-B5vdsCjVH0S8KIILgasnoEgTlroexvaaTbZo02wStsOZQKDLog_dgoskhDZZdzWUiDs5b8tVgkPZq6VmCXX5TzWhLbOLLx/s1600/Luigi+Di+Maio.jpg" /></a>È stato solo un primo test, però vale già un sospiro di
sollievo: “A Bolzano abbiamo preso sei consiglieri, l’effetto Nogarin nelle
urne non c’è stato”. Pensano positivo dentro i Cinque Stelle. Però sperano che
il caso del sindaco di Livorno sparisca presto dai titoli. Perché è vero,
vertici e parlamentari stanno dalla parte dell’ingegnere, e anche la base pare
in grande maggioranza con Nogarin, a leggere il web. Tuttavia, meglio non
esporsi troppo, perché c’è un’indagine aperta e sui motivi dell’avviso di
garanzia non ci sono certezze. Se Nogarin fosse effettivamente indagato per
l’assunzione di 33 precari della municipalizzata dei rifiuti, “benedetta” dai
vertici, il M5S rimarrebbe con lui. Ma se spuntassero altri elementi, il quadro
potrebbe mutare. Soprattutto sotto campagna elettorale. Quindi si rimane sulla
linea annunciata dallo stesso sindaco sabato: “Nogarin si dovrà dimettere se
emergesse dagli atti della procura una condotta contraria alla legge ma, ancora
prima, ai principi del M5S”. E proprio il riferirsi ai princìpi del M5S prima
che alla legge ordinaria è la possibile crepa su cui insiste il Pd. “Relegano
la legge italiana in secondo piano” accusano i dem. E qualcosa smuovono, perché
il M5S replica con un post di Di Maio (in trasferta a Parigi, ma consultato da
Roma): “Renzi ha ammesso che nel Pd c’è una questione morale, ma qualcosa non
torna se poi il Pd stesso ci accusa M5S di far prevalere i nostri codici di
autoregolamentazione. Non era ciò che intendeva dire chi per primo denunciò la
questione morale, Enrico Berlinguer?”. Chiara la mossa, ritorcere ancora contro
gli ex rossi il loro totem. Su Aamps invece risponde il capogruppo a Livorno,
Alessio Batini, con l’intento di mostrare un gruppo locale compatto attorno a
Nogarin. Perché è lì che si potrebbe spostare la linea del fuoco dem, sulle
possibili tensioni tra i consiglieri. Da Roma lo sanno. E monitorano, tifando
silenzio.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 10 maggio 2016 – pag. 7</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-76167342618066523802016-05-07T07:10:00.001+02:002016-05-07T07:10:37.102+02:00#5giornia5stelle del 6 Maggio 2016 - #lacartadellonestà<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlefeT867638obqmv8B49fdjVsQYCNL9ncnP1zdUjxgfrmk3GrVhOtKje0oS7PtZ4gWipJCa36xzsxG0DRyJpeqWsp9D3PhZwtW16TisJapmN37rGKSelTmiLSwfb1nOtdgyzD_JmKvUNI/s1600/Snapshot_3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlefeT867638obqmv8B49fdjVsQYCNL9ncnP1zdUjxgfrmk3GrVhOtKje0oS7PtZ4gWipJCa36xzsxG0DRyJpeqWsp9D3PhZwtW16TisJapmN37rGKSelTmiLSwfb1nOtdgyzD_JmKvUNI/s320/Snapshot_3.jpg" width="320" /></a></div>
Continua la raffica di arresti tra i politici del PD, e
si avvia a superare ormai la media di uno al giorno. E’ passata da un pezzo
l’ora di una legge contro la corruzione, per questo il M5S ha presentato in
Parlamento la sua Carta dell’Onestà: come spiega Alessandro Di Battista,
la corruzione toglie risorse al lavoro ed alle imprese. E’ giusto quindi
applicare una Daspo non solo ai politici corrotti, ma anche alle aziende che
praticano la corruzione a svantaggio della concorrenza onesta.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In Aula alla Camera arriva Renzi. Il nostro capogruppo
Michele Dell’Orco ne approfitta per chiedergli, per l’ennesima volta,chi sono i
finanziatori del suo partito visto che il governo approva solo leggi a
favore di petrolieri e banchieri. La risposta di Renzi? Minaccia di fare causa
al M5S che ha osato l’oltraggiosa domanda. Carlo Sibilia ribadisce che Renzi
non ha fatto leggi a favore dei cittadini perché costoro non hanno ormai più
nulla da dare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Da Bruxelles, la nostra portavoce Tiziana Beghin ci racconta
delle clamorose rivelazioni a seguito dei leaks sul TTIP, il Trattato
Transatlantico tra Europa e Usa. Nel testo è scritto nero su bianco che gli
Stati Uniti puntano a favorire le loro esportazioni a svantaggio delle nostre,
in particolare per quello che riguarda agricoltura e prodotti alimentari. Il
rischio concreto è quello di un’invasione di prodotti OGM e ormoni e
dell’abolizione del marchio DOP. Riccardo Fraccaro, alla Camera, invita i
cittadini a partecipare alla manifestazione contro il TTIP che si terrà
sabato 7 maggio a Roma.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tiziana Ciprini e Claudio Cominardi, della Commissione
Lavoro alla Camera, sono stati in visita ad una delle nuove bellissime realtà
che si stanno diffondendo in Italia: aziende decotte e destinate alla chiusura
che vengono rilevate dagli operai costituiti in cooperativa e
riportate in produzione. Tiziana e Claudio intervistano gli operai e si fanno
raccontare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Al Senato, Enrico Cappelletti interviene sulla legge per
contrastare il fenomeno del negazionismo storico. La legge è importante,
ma noi crediamo che in primo luogo occorra un cambiamento culturale.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il consumo di suolo arriva ancora in aula alla
Camera, una legge che è stata stravolta dalla maggioranza al punto da diventare
quasi un aiuto ai cementisti. Il nostro Massimiliano Bernini sottolinea come in
Italia ormai il consumo di terreno agricolo abbia raggiunto livelli
insostenibili, e come la cementificazione non rappresenti solo un danno
ambientale ma ci esponga anche ad un grave rischio sull’approvvigionamento
alimentare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per finire, buone notizie da Bruxelles sulla questione TAV.
Il M5S, ci racconta Marco Valli, è riuscito a portare in Parlamento e a far
approvare una proposta che impone trasparenza sui finanziamenti al TAV.
Daniela Aiuto riferisce che ufficialmente le informazioni sui finanziamenti non
sono rese disponibili “per non turbare l’ordine pubblico”. In realtà, abbiamo
scoperto che esiste un veto di Italia e Francia per non far sapere la verità ai
cittadini. Il M5S non demorde: come sempre, vogliamo risposte.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><b><i><a href="http://m5s.info/5g5s_6maggio" target="_blank">Clicca qui!
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che succede in Parlamento, e che la TV non dice!</a></i></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><b><br /></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/JnUoq0zwLTg" width="480"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-15724831094072013382016-05-05T06:59:00.001+02:002016-05-05T06:59:24.999+02:00M5S Roma, guerra per il vice La Raggi sceglie il fedelissimo<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZjU7BKZ0D178k9ADsxtogR2DZQq082b5IjSg9maqOeojcjtkVKIXwIO7H9OLZpW8uo0NuzM5WpQTeuYdxgoVxFUe6nLsUEf0QxDpUexUYkCuLyAK0YbCGrdV84-qXquFpad58GH_-EzXD/s1600/Raggi-De+Vito-Frongia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZjU7BKZ0D178k9ADsxtogR2DZQq082b5IjSg9maqOeojcjtkVKIXwIO7H9OLZpW8uo0NuzM5WpQTeuYdxgoVxFUe6nLsUEf0QxDpUexUYkCuLyAK0YbCGrdV84-qXquFpad58GH_-EzXD/s1600/Raggi-De+Vito-Frongia.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Gli allora Consiglieri Raggi - De Vito e Frongia</i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>La candidata M5S e il ticket con Frongia: salta “l’accordo”
con il secondo classificato</i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La battaglia campale, la presa di Roma, impone understatement.
E Marcello De Vito, in queste settimane, sta dando prova di incredibile
autocontrollo. È uno dei quattro ex consiglieri comunali del M5S in
Campidoglio: quello sconfitto da Virginia Raggi nella corsa online per la
candidatura a sindaco. Già volto dei grillini alle amministrative di tre anni
fa, De Vito contava di fare il bis nel 2016. Invece le comunarie di Roma hanno
deciso per la telegenica (copyright Silvio Berlusconi) avvocatessa, mesi fa
“benedetta” anche dalla casa madre di Milano, la Casaleggio Associati.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma a Roma tutti sanno che il verdetto del web a De Vito e al
suo sponsor, la deputata Roberta Lombardi, non è mai andato giù. E infatti dal
voto di febbraio entrambi si sono trincerati dietro un silenzio pressoché
totale. Rumoroso soprattutto nel caso di Lombardi, che prima della votazione
sfornava un comunicato al giorno su Roma. La deputata, si dice da settimane, è
ai ferri corti con Raggi. Un gelo che Davide Casaleggio, il figlio dello
scomparso Gianroberto, ha cercato di attenuare convocando a Milano la candidata
sindaco, lo scorso 18 aprile. “Devi far lavorare anche Roberta sui territori”,
le ha chiesto il figlio del guru. La mediazione è servita a ben poco: la Raggi
va avanti dritta e ormai è certo che, se dovesse vincere, il suo vice non sarà
De Vito. Prima delle comunarie, un tacito accordo tra le fazioni in campo
stabiliva che allo sconfitto sarebbe stato riservato il ruolo da numero due.
Soluzione invocata anche da Alessandro Di Battista, il primo sponsor della
Raggi, in un’assemblea dei portavoce M5S romani: “Proponiamo che il vincitore
nomini il secondo in graduatoria come vicesindaco”. Lei aveva subito svicolato
(“Vedremo”) nonostante avesse battuto il suo sfidante per soli 88 voti di
scarto. La casella di vicesindaco, infatti, ha già un favoritissimo: Daniele
Frongia, anche lui ex consigliere comunale. Al primo turno web conquistò 935
voti (la Raggi superò i 1500) ma inspiegabilmente decise di ritirare la sua
candidatura a sindaco, rimanendo nella lista dei possibili consiglieri
comunali. Eppure, da sempre, Frongia è considerato uno dei più preparati tra
gli attivisti romani. Laurea in Statistica, ricercatore all’Istat, durante la
giunta Marino è stato presidente della commissione di Revisione della Spesa.
Nemmeno lui uscì indenne dalla guerra di dossier che si consumò alla vigilia
del voto della Rete. Sentì parlare di “parenti con problemi giudiziari” e si
autodenunciò: “Mio fratello ha commesso un errore legato alla marijuana”. Ora
per molti attivisti il “sacrificio” di febbraio assume un significato diverso.
Se non dovesse andare in porto l’ipotesi di vicesindaco, infatti, è pronto un
ruolo da capo di gabinetto, altrettanto centrale nella squadra di governo.
Della partita sarà sicuramente anche Salvatore Romeo, funzionario del Comune di
Roma, che per alcuni è l’ipotesi b proprio per il ruolo di vice.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La prima opzione rimane Frongia, che in questi mesi, ha
scritto un libro (E io pago, con Laura Maragnani per Chiare lettere). Un testo
che è praticamente il programma economico della prossima consiliatura. Sprechi,
tagli, investimenti: Frongia usa l’esperienza dei due anni e mezzo in
Campidoglio per spiegare come far cambiare passo alla Capitale. Una “lezione”,
tanto che Frongia sta tenendo un ciclo di incontri con i candidati per
illustrare i “margini di risparmio” del prossimo bilancio comunale. Nei meet up
cittadini il ticket con la Raggi è pubblico e acclarato. Ma ciò non placa i
malumori, già forti per il programma elettorale. Perché le idee elaborate nei
tavoli di lavoro tematici sembrano aver trovato poco spazio nelle bozze di
programma in circolazione. “Virginia va troppo per conto proprio”, sussurrano
molti parlamentari romani, che tengono continue riunioni sulla campagna per il
Campidoglio. Oggi la candidata presenterà le sue ricette su mobilità e
trasporti in Senato. Da protagonista, che rischia di rimanere troppo sola.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 5 maggio 2016 – pag. 8</b></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-48988665665827167312016-05-05T06:56:00.002+02:002016-05-05T06:56:52.365+02:00E vissero felici e immuni. Ecco il Senato “alla Boschi”<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwyfT_Wn-VTGjRV7_U-o2At-uiorH42Td_oe41UYXoTekYtshQFpaGkp4wAnReTQU9DS_hNyVIzw-UvjqlVZHGdAk11bil8qI7b4d3BZzrGETSUq6rgdjs1roizX617ryCq832mPFuYVNw/s1600/Boschi+-+De+Luca.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwyfT_Wn-VTGjRV7_U-o2At-uiorH42Td_oe41UYXoTekYtshQFpaGkp4wAnReTQU9DS_hNyVIzw-UvjqlVZHGdAk11bil8qI7b4d3BZzrGETSUq6rgdjs1roizX617ryCq832mPFuYVNw/s320/Boschi+-+De+Luca.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>Consiglieri regionali, governatori e sindaci. Tra loro,
secondo la riforma Boschi, saranno scelti i senatori. L’unico modo per
impedirlo è il No al referendum di ottobre.</i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>PIEMONTE </b>- Il consigliere Daniele Valle (Pd) ha patteggiato
sei mesi per le liste elettorali irregolari. Giovanni Corgnati è imputato con
il sindaco di Vercelli, Maura Forte (Pd), per falso ideologico.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>LOMBARDIA</b> - Il governatore Roberto Maroni (Lega) è imputato
per presunte pressioni in favore di due collaboratrici per un viaggio a Tokyo a
spese di Expo. Il consigliere Mario Mantovani (Forza Italia) è indagato per
corruzione e altri reati legati alla Sanità. Sempre la Sanità ha portato in
carcere il leghista Fabio Rizzi (sospeso dal Consiglio). Tra i rinviati a
giudizio per spese pazze: Raffaele Cattaneo e Alessandro Colucci (Ncd), Stefano
Galli, Massimiliano Romeo e Angelo Ciocca (Lega nord), Luca Gaffuri (Pd),
Elisabetta Fatuzzo (Pensionati). Luca Daniel Ferrazzi (Maroni presidente) è a
processo per consulenze fantasma. Arrestato il sindaco di Lodi Simone Uggetti
(Pd) per turbativa d’asta, a Como Mario Lucini (Pd) è indagato per le paratie
sul lungolago.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>LIGURIA </b>- Rinviati a giudizio per spese pazze i consiglieri
leghisti Edoardo Rixi e Francesco Bruzzone, nonché Matteo Rosso (Fd’I). Per
l’alluvione 2014 Raffaella Paita ha ottenuto l’abbreviato. Nell’inchiesta sulla
centrale di Vado Ligure sono indagati: Paita, Pippo Rossetti, Giovanni
Barbagallo (centrosinistra) e Angelo Vaccarezza (centrodestra).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>EMILIA ROMAGNA </b>- Rimborsi gruppi in Regione: Galeazzo
Bignami ed Enrico Aimi (FI) indagati per peculato. A Bologna il sindaco
Virginio Merola (Pd) indagato per omissione d’atti d’ufficio per uno sgombero
non fatto. Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi (Pd) indagato per associazione a
delinquere e truffa nel caso Aeradria.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>TOSCANA </b>- Il sindaco di Siena, Bruno Valentini, è indagato
per concorso in falso e omessa denuncia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>UMBRIA </b>- Il vicegovernatore Fabio Paparelli sta affrontando
un processo per abuso d’ufficio. Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo è
indagato nell’inchiesta sulla discarica di Vocabolo Valle.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>MARCHE </b>- Per le spese pazze sono indagati gli attuali
consiglieri dem Gianluca Busilacchi, Enzo Giancarli, Gino Traversini e Angelo
Sciapichetti. Indagato anche l’assessore Moreno Pieroni, eletto con “Uniti per
le marche”. Indagati Luca Marconi dell’Udc e Mirco Carloni di Ap. Nel processo
per le spese pazze è indagato il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>LAZIO </b>- Il consigliere Mario Abbruzzese (Forza Italia) è
indagato per le spese pazze. Michele Baldi (Zingaretti) è a processo a Perugia
per firme false alle regionali 2010. Marco Vincenzi (Pd) è accusato di aver
favorito finanziamenti alle coop di Salvatore Buzzi. Giancarlo Righini (FdI) è
stato condannato in primo grado a 4 anni per associazione a delinquere
finalizzata alla turbativa d’asta. Francesco Storace condannato a sei mesi in
primo grado per vilipendio al capo dello Stato (Napolitano). Il sindaco di
Latina, Giovanni Di Giorgi (Fdi) rischia il processo per corruzione. Simone
Petrangeli (Sel), sindaco di Rieti, è indagato per concorso in falso e
turbativa d’asta.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>MOLISE </b>- Il consigliere Massimiliano Scarabeo (Pd) è indagato
per truffa e frode fiscale.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>PUGLIA</b> - Il consigliere Michele Mazzarano è rinviato a
giudizio per finanziamento illecito ai partiti. Donato Pentassuglia è imputato
nel processo sull’Ilva con l’accusa di favoreggiamento. Fabiano Amati è
condannato in appello a sei mesi per tentato abuso d’ufficio ed Ernesto
Abaterusso condannato in primo grado ad un anno e sei mesi per truffa all’Inps.
Mauro Vizzino è accusato di aver intascato 1.192 euro di ticket per prestazioni
sanitarie mai eseguite.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>BASILICATA </b>- Il governatore Marcello Pittella (Pd) è
indagato per corruzione elettorale; è rinviato a giudizio per i rimborsi come i
consiglieri Paolo Castelluccio e Michele Napoli (Fi), Franco Mollica (Udc),
Nicola Benedetto (Cd).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>CAMPANIA </b>- Luigi Bosco (De Luca) è indagato per turbativa
d’asta. Il governatore Vincenzo De Luca è rinviato a giudizio per abuso
d’ufficio. La consigliera Maria Grazia Di Scala (Forza Italia) è indagata ed è
stata raggiunta nei mesi scorsi da un provvedimento cautelare per una vicenda
di pressioni al titolare di un albergo di Ischia. Aniello Fiore (Campania
Libera) è a giudizio per il Crescent e indagato per piazza della Libertà.
Alberico Gambino (Fd’I) è condannato in primo grado per concussione. Carlo
Iannace (De Luca) è condannato in primo grado a sei anni: da chirurgo avrebbe
truccato cartelle cliniche per camuffare interventi estetici. Vincenzo Maraio
(Psi) è indagato per Crescent e piazza della Libertà. Tra i rinviati a giudizio
per Rimborsopoli: Nicola Marrazzo (Pd) e Carmine Mocerino (Caldoro Presidente).
Pasquale Sommese (Ncd) è indagato per turbativa d’asta con l’aggravante del
metodo mafioso.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>CALABRIA</b> - Rimborsopoli vede coinvolti i consiglieri Carlo
Guccione (candidato a sindaco di Cosenza), Vincenzo Ciconte e Antonio Scalzo
(Pd). Scalzo è stato rinviato a giudizio nel processo sull’Arpacal assieme a
Giuseppe Graziano. Pino Gentile (Ncd, fratello del sottosegretario Tonino) è
indagato nel l’inchiesta sull’edilizia sociale cosentina, mentre Orlandino
Greco (Partito democratico) è indagato per corruzione elettorale e voto di
scambio politico-mafioso. Il consigliere Michelangelo Mirabello è stato
rinviato a giudizio per concorso in bancarotta. Mimmo Tallini (Forza Italia) è
indagato nell’inchiesta Multopoli, in cui è coinvolto anche il sindaco di
Catanzaro Sergio Abramo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>SICILIA</b> - Il consigliere Mario Alloro (Pd), Paolo
Ruggirello, Santi Formica, Baldo Gucciardi, sono accusati di abuso di ufficio.
Francesco Cascio (Ncd) è indagato per voto di scambio politico mafioso, e
Salvatore Cascio è indagato per le visite in carcere a Totò Cuffaro. Nino Dina
e Roberto Clemente sono finiti ai domiciliari per voto di scambio politico
mafioso. Federico Pino è indagato per voto di scambio. Giuseppe Picciolo è
indagato per simulazione di reato. Giovanni Di Mauro per omissione di atti
d’ufficio. Nino D’Asero (Ncd) per le promozioni facili al Comune di Catania.
Per i corsi d’oro della formazione professionale a Messina è imputato il
consigliere Francesco Rinaldi, insieme al cognato Fracantonio Genovese (Fi).
Giovanni Lo Sciuto è indagato per truffa. A Pippo Nicotra la Finanza ha sequestrato
beni per 90mila euro nell’ambito di una truffa ai danni dello Stato. Marcello
Greco è a giudizio per truffa e falso. Gaetano Cani è indagato per estorsione e
ricettazione. Giuseppe Laccoto per falso e abuso di ufficio. Filippo Panarello,
Bruno Marziano, Salvatore Lentini sono indagati per le spese pazze in Regione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>SARDEGNA </b>- Giovanni Satta (Uds), accusato di traffico di
droga, ha fatto il suo ingresso in Consiglio ieri. Satta ha condiviso la cella
con il vice presidente del Consiglio Antonello Peru (Fi), arrestato per
presunte tangenti. Indagati il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau (Pd,
per la realizzazione di un centro commerciale), i consiglieri Roberto Deriu
(Pd, per l’alluvione) e Ugo Cappellacci (Fi, vicenda P3). Spese pazze: Franco Sabatini
e Gavino Manca (Pd), Oscar Cherchi e Alberto Randazzo (Fi), Mario Floris (Uds),
Giorgio Oppi e Christian Solinas (Psd’az).</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 5 maggio 2016 – pag. 4</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-11853895185581279382016-05-02T11:45:00.001+02:002016-05-02T11:45:15.164+02:00#5giornia5stelle del 29 Aprile 2016 - #spystory<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXYuinwuOZuS6TmyjeqbY24PSscvRjinq3ElY00dh5lR_DujX0U_wsDy4c_eAiZEiFeuELi2t6A0FomOITy1xRc9Qv3s4ZonDljFD0DdvjVSfgAbhQPxejnsfPjvDKAnW1U6h3hT6WoLqk/s1600/Snapshot_3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXYuinwuOZuS6TmyjeqbY24PSscvRjinq3ElY00dh5lR_DujX0U_wsDy4c_eAiZEiFeuELi2t6A0FomOITy1xRc9Qv3s4ZonDljFD0DdvjVSfgAbhQPxejnsfPjvDKAnW1U6h3hT6WoLqk/s320/Snapshot_3.jpg" width="320" /></a></div>
A Genova, pochi giorni fa, un nuovo disastro “fossile”.
Il petrolio sfuggito da un oleodotto inquina il fiume e arriva al mare, creando
una chiazza di dieci chilometri. Alice Salvatore, portavoce in Regione Liguria,
ci mostra le zone colpite mentre i parlamentari Alberto Zolezzi e Carlo
Martelli raccontano cosa c’è dietro al business locale degli impianti
petroliferi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Matteo Mantero ricorda le proposte del M5S per
superare la dipendenza dal fossile, e infine Alessandro Di Battista e Davide
Crippa parlano in piazza ai cittadini: dobbiamo riuscire a superare il modello
di sviluppo basato sul fossile, ma possiamo farlo solo tutti insieme.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Intanto il DEF arriva nelle aule parlamentari. Laura
Castelli e Barbara Lezzi denunciano come il contenuto reale sia molto diverso
dalla propaganda televisiva, dove il governo non fa che dipingere come rosea
una situazione economica che è invece drammatica per il Paese. Per questo il
M5S vota No al documento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Da Bruxelles, Laura Ferrara ci porta una buona notizia: è
stata una settimana importante, in cui il Parlamento Europeo ha approvato unarelazione
M5S sulla trasparenza costruita passo passo dai portavoce insieme a
tantissimi cittadini, sulla piattaforma Rousseau. Finalmente in Europa
avremo più trasparenza durante i negoziati e nei trattati, un registro per
tenere traccia dei lobbisti, la tutela dei whistleblowers. Insomma: basta porte
chiuse!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Continuano gli scandali che vedono il PD indiscusso
protagonista. In aula al senato Nunzia Catalfo denuncia i fatti di Caserta:
corruzione, scambio voti, concorso esterno, turbativa d’asta, appalti illeciti,
la fedina penale del Partito Democratico si allunga sempre più. E tra gli
esponenti indagati, addirittura il Presidente del PD in Campania. I cittadini
devono sapere, e soprattutto il parlamento non faccia ancora orecchie da
mercante sull’ennesimo scandalo del partito di maggioranza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Spy story a Roma. Il nostro Angelo Tofalo, membro Copasir,
ci racconta gli intrighi renziani di cui sono oggetto i servizi segreti:
scelte delicatissime e poltrone importantissime che diventano oggetto di giochi
di Palazzo. Renzi infatti si ostina a voler nominare a tali decisive posizioni
il suo vecchio amico Carrai, quello diventato famoso perché gli prestava casa a
Firenze. Anche se Carrai non ha un curriculum adatto, Renzi vuole conferirgli
una poltrona di consulenza strapagata sulla cybersecurity. Siamo alla
privatizzazione dei servizi segreti, e ai segreti del Paese consegnati a
chissachi?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Continua la campagna per le amministrative, e i nostri
candidati sindaco presentano i loro programmi ai cittadini. Questa
settimana è toccato a Matteo Brambilla a Napoli e a Gianluca Corrado a Milano.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Infine, il M5S non dimentica lo scandalo dei derivati.
Alessio Villarosa denuncia come tali azzardi finanziari abbiano fatto perdere
all’Italia ben 22 miliardi solo negli ultimi 4 anni, mentre la procura nega ai
parlamentari l’accesso alle informazioni relative a tali strumenti. Daniele
Pesco chiede: i cittadini italiani hanno o no il diritto di sapere come
sono stati usati i loro soldi, sperperati al tavolo della finanza speculativa
dai partiti insieme alle banche d’affari? <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://m5s.info/5g5s_29aprile" target="_blank"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;"><i>Clicca qui!
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<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/b06XCQao-Mg" width="480"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-1914004854414695742016-04-26T05:46:00.000+02:002016-04-26T05:46:34.677+02:00Il nuovo M5S: via Grillo dal blog, soldi dalla base<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnANlaZenRwtkZj38I_G23OqYogH5BOlgj8eIOmRg8vJzufP0uUWECyVUcOhzUvnP-Mq1DBZTYqp3Sbv2BRACSrwTkyaZFh97_h4obqhs7Jx9HUYb9ehCemJfjOBo8HGMtxpp99KBPslrt/s1600/grillo-e-casaleggio-al-consolato-americano-di-milano-566294_tn.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnANlaZenRwtkZj38I_G23OqYogH5BOlgj8eIOmRg8vJzufP0uUWECyVUcOhzUvnP-Mq1DBZTYqp3Sbv2BRACSrwTkyaZFh97_h4obqhs7Jx9HUYb9ehCemJfjOBo8HGMtxpp99KBPslrt/s1600/grillo-e-casaleggio-al-consolato-americano-di-milano-566294_tn.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>Nasce il “Portale delle Stelle”, on line il testamento
politico di Casaleggio</i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Giorno della Liberazione, rivoluzione a Cinque Stelle.
Pensata e descritta dal guru Gianroberto Casaleggio in una lettera che è un
testamento politico. La miccia del futuro, per il M5s che brucia un simbolo e
dice addio all’era dei diarchi, per darsi una struttura autonoma. Via dal blog
il nome di Beppe Grillo, che compie un altro passo di lato, e spazio al portale
“delle Stelle”. Ed ecco un’associazione, Rousseau che poi confluirà in una
fondazione intitolata a Gianroberto Casaleggio, “con il coinvolgimento di
esponenti del Movimento”. Sarà la nuova associazione a raccogliere fondi
tramite bonifici e donazioni sul web.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
SOLDI per finanziare il blog e l’omonima piattaforma web,
quella Rousseau che è già parzialmente operativa. Un’agorà riservata agli
iscritti a 5Stelle, dove votare le decisioni rilevanti, costruire i disegni di
legge, scambiare idee. La spina dorsale del nuovo Movimento, in cui il
Direttorio detterà la linea politica, consultando però la base sui passaggi
fondamentali. Mentre Casaleggio junior gestirà le piattaforme web, il lascito
del padre. Da erede che non vuole essere leader, ma che manterrà un ruolo e un
peso. E che andrà ascoltato: anche da Luigi Di Maio, il candidato premier
naturale. Infine, in campo rimane l’associazione Movimento 5Stelle, la pietra
fondativa del M5s, che ha come presidente Beppe Grillo e come altri soci suo nipote
e un commercialista di Genova. È sempre l’associazione fondatrice a controllare
il simbolo del Movimento. Ma da qui a qualche settimana potrebbero entrarvi i
big del Direttorio. E allora da una parte ci sarebbe l’ente di Casaleggio jr a
gestire le piattaforme, dall’altra l’associazione a 5Stelle a rappresentare
anche giuridicamente l’ala politica. Un’ipotesi. Mentre è una certezza il post
ieri di Casaleggio jr sul blog. Sillabe dirette e dolenti: “Mio padre voleva
che il suo progetto gli sopravvivesse, negli ultimi tempi mi chiese di
attivarmi perché Rousseau e il Movimento 5 Stelle crescessero anche senza di lui.
Creammo l’associazione Rousseau, che potesse operare senza scopo di lucro e
ricevere donazioni da chi voleva sostenere il progetto”. Ammette il manager:
“Il mio dispiacere è non essere riuscito a pubblicare Rousseau, il blog delle
Stelle e ad annunciare in tempo l’associazione, anche se lui sapeva che tutto
era pronto. Oggi sento la necessità di intestargli questa entità”. E allora,
ecco l’associazione Rousseau “fondata con mio padre per i mesi necessari a
creare e far riconoscere la fondazione Gianroberto Casaleggio in cui farò
confluire le attività dell’associazione”.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
POI SPAZIO a una lettera del papà, “che avrebbe voluto
pubblicare quando tutto fosse stato pronto”. Così è Casaleggio senior ad
annunciare “la nascita del blog delle Stelle, di tutti noi, di tutti voi” al
posto di quello di Grillo (ma l’indirizzo ieri era ancora www.beppegrillo.it,
ndr). Con Casaleggio in vita, l’artista aveva già tolto il suo nome dal
simbolo. “Rimarrò il garante” ripete Grillo. Ma tanto sta cambiando. Ed è la
lettera di Casaleggio a spiegare perché: “Oggi sono decine le voci autorevoli
del M5s ed è necessaria un’evoluzione di una rivoluzione, portare il cittadino
a decidere del suo destino”. Da qui il nuovo blog e Rousseau, “primo passo
verso un’organizzazione degli strumenti di democrazia diretta”. Casaleggio
chiosa sui fondi (“con la pubblicità sul blog non si ripagano i costi”). E
assicura “votazioni più frequenti sui temi più importanti”. Potrebbe arrivarne
presto una sullo iussoli, l’acquisizione del diritto di cittadinanza nel Paese
in cui si è nati. Domenica sera, a Che tempo che fa, Di Maio ha detto: “Chi
nasce in Italia, conosce la nostra lingua e la nostra cultura ha diritto di
essere italiano”. Parole pesanti, dal primus inter pares di un M5s che spesso
ha tenuto la barra verso destra sul tema. Esemplare il caso del reato di
immigrazione clandestina, con due senatori, Buccarella e Cioffi, che ne
proposero l’abolizione, provocando l’ira di Grillo e Casaleggio. Poi però, era
il gennaio 2014, si votò sul blog, e gli iscritti appoggiarono la cancellazione
del reato. Un’era dopo, Di Maio apre a una proposta quasi di sinistra. I
parlamentari ne hanno discusso un paio di settimane fa, in un’assemblea
congiunta. Va ancora elaborata una proposta dettagliata. Ma a dire la parola
definitiva dovrebbero essere gli iscritti, sul blog.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 26 aprile 2016 – pag. 9</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-57927566868614260742016-04-24T16:50:00.002+02:002016-04-24T16:50:23.668+02:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpFbyv79ZPVcfz6rZ3zwRd7UX6svOJRUaQpwioJ1tYbk2StiIr4gGEqeHPE5ZerBNKhIIVr2EfkdExuxIWwj6a5yXxj-pGnIKE13p5NiYTMebQiQ_WL8V3gRFKrfoI9IIHMOhDbrTIQGXJ/s1600/piercamillodavigo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpFbyv79ZPVcfz6rZ3zwRd7UX6svOJRUaQpwioJ1tYbk2StiIr4gGEqeHPE5ZerBNKhIIVr2EfkdExuxIWwj6a5yXxj-pGnIKE13p5NiYTMebQiQ_WL8V3gRFKrfoI9IIHMOhDbrTIQGXJ/s320/piercamillodavigo.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il
giudice <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Piercamillo_Davigo" target="_blank"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;">Piercamillo Davigo</span></a>, consigliere
presso la Cassazione e nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati,
è diventato lo spauracchio del governo dopo la sua <a href="http://www.corriere.it/politica/16_aprile_22/davigo-politici-continuano-rubare-ma-non-si-vergognano-piu-86ad1ea2-07f3-11e6-baf8-98a4d70964e5.shtml?refresh_ce-cp" target="_blank"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;">intervista al Corriere</span></a> in cui
attacca i corrotti e la corruzione. E' una curiosa coincidenza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il bombaminkia di Rignano, che forse non hai mai aperto un
libro di storia, <a href="http://www.corriere.it/politica/16_aprile_23/irritazione-renzi-davigo-chi-f0766abc-08cc-11e6-bb7c-24926a577cc5.shtml" target="_blank"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;">ha reagito</span></a> con un originalissimo "Davigo chi?",
ignorando il fatto che Davigo facesse parte del <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Mani_pulite" target="_blank"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;">pool di Mani
Pulite</span></a> quando lui era noto solo per essere un
boyscout che <a href="http://www.corriere.it/politica/14_febbraio_16/quando-renzi-giornale-liceo-voleva-mandare-casa-forlani-0cf39f80-96dc-11e3-bd07-09f12e62f947.shtml" target="_blank"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;">le sparava grosse</span></a>.</div>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa ha detto Davigo, persona equilibrata, mai sopra le righe
e degna della stima di tutti i cittadini onesti per far saltare i
nervi al governo?</div>
<br />
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<ul>
<li>Ha detto che "prendere i corrotti è difficilissimo. Nessuno li
denuncia, perché tutti hanno interesse al silenzio: per questo sarei favorevole
alla non punibilità del primo che parla. Il punto non è aumentare le pene; è
scoprire i reati. Anche con operazioni sotto copertura, come si fa con i
trafficanti di droga o di materiale pedopornografico: mandando i poliziotti a
offrire denaro ai politici, e arrestando chi accetta." Il M5S <a href="http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2015/03/03/corruzione-no-ad-agenti-provocatori_868c569e-cdbd-4144-87cc-11fd555661d4.html" target="_blank"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;">aveva proposto</span></a> l'istituzione di agenti provocatori ma il Pd
aveva bocciato l'emendamento dimostrando che non ha mai avuto nessuna
intenzione reale di combattere la corruzione con tutti i mezzi disponibili</li>
<li>Ha detto che i partiti come sistema hanno
ostacolato il lavoro della giustizia e della magistratura per farsi i loro interessi: "La destra abolì il falso
in bilancio, attirandosi la condanna della comunità internazionale. La
sinistra, stabilendo che i reati tributari erano tali solo se si riverberavano
sulla dichiarazione dei redditi, introdusse la modica quantità di fondi neri per
uso personale. E nessuno obiettò nulla"</li>
<li>Ha spiegato come funziona ora il sistema corruttivo: "Si ruba in modo meno
organizzato. Tutto è lasciato all’iniziativa individuale o a gruppi temporanei.
La corruzione è un reato seriale e diffusivo: chi lo commette, tende a
ripeterlo, e a coinvolgere altri. Questo dà vita a un mercato illegale, che
tende ad autoregolamentarsi: se il corruttore non paga, nessuno si fiderà più
di lui. "</li>
<li>Ha ribadito, se mai ce ne fosse bisogno, che "Non hanno smesso di
rubare; hanno smesso di vergognarsi. Rivendicano con sfrontatezza quel che
prima facevano di nascosto. Dicono cose tipo: “Con i nostri soldi facciamo
quello che ci pare”. Ma non sono soldi loro; sono dei contribuenti"</li>
</ul>
Sono parole sacrosante e condivisibili da tutti i cittadini onesti. Dalle sue parole è
chiaro che il giudice non è contro il governo, è contro i corrotti. Se le cose
coincidono la colpa non è di Davigo.<br />Più Davigo, meno corrotti!</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.beppegrillo.it/2016/04/chi_ha_paura_del_giudice_davigo.html"><b>dal Blog di Beppe Grillo</b></a></div>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-86482472718550925562016-04-24T16:00:00.001+02:002016-04-24T16:00:36.571+02:00#5giornia5stelle del 22 Aprile 2016 - #acquanonsivende<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8KEhhVDpwFjQro8m4EftIqthaY9w_mUqJQcTg5f4kTJDR6ce-_39K0aozXR2kG9cArvvcVibGteN5Af8Fp4jDYBVpZ5KljeqrehIA5ndW6tcUx-19iDqNSh3lX0wCKjBRKCHD29QuDO6L/s1600/Snapshot_3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8KEhhVDpwFjQro8m4EftIqthaY9w_mUqJQcTg5f4kTJDR6ce-_39K0aozXR2kG9cArvvcVibGteN5Af8Fp4jDYBVpZ5KljeqrehIA5ndW6tcUx-19iDqNSh3lX0wCKjBRKCHD29QuDO6L/s320/Snapshot_3.jpg" width="320" /></a></div>
Questa
settimana abbiamo detto addio alla "Legge popolare per la
ripubblicizzazione dell'acqua". La prima firma era del MoVimento 5 Stelle,
Federica Daga, ed era una legge per rispettare una volta per tutte la volontà
referendaria di 27 milioni di cittadini.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Di
quella volontà non è rimasto nulla: la maggioranza ha tolto l'articolo 6, cuore
della legge, lasciando via libera ai privatizzatori. Come denunciano in aula i
nostri portavoce D’Incà, Fico, Di Battista, De Rosa, l'acqua sarà
ri-privatizzata a forza e per esclusiva volontà di governo e maggioranza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Siamo
stati anche dal Presidente della Repubblica Mattarella, con i nostri
portavoce Michele Dell’Orco e Nunzia Catalfo. Gli abbiamo portato le
preoccupazioni dei cittadini per lo scandalo "Trivellopoli" che si
allarga ogni giorno di più, e un Governo che risulta sempre più compromesso con
le lobby e con i condannati in maggioranza. Gli abbiamo anche parlato della
legge sul Reddito di Cittadinanza, ancora ferma al Senato.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Alla
Camera, i portavoce Fico, Crippa, Cioffi, Martelli e Girotto hanno presentato
il Programma Energetico Nazionale elaborato dal M5S. E’ un programma
che punta sulle rinnovabili e sull’uscita dal petrolio entro il 205, perché noi
crediamo che “modernizzare” non significhi, come sostiene il governo, aiutare
ancora le trivelle, ma aiutare l’Italia ad uscire da un paradigma vecchio di
cento anni e orientarla ad una transizione energetica oramai inevitabile.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’
stata finalmente discussa in aula la sfiducia che il M5S ha chiesto
per il governo Renzi. Nunzia Catalfo, in un discorso appassionato, spiega che
sarà bocciata a causa di Verdini, rinviato a giudizio x la sesta volta, che
salverà un governo corrotto. Il Paese è costretto ad assistere ad uno
spettacolo indegno, tra delinquenti politici e penali, conclude Nunzia. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Da
Bruxelles Tiziana Beghin racconta come i nostri portavoce si siano concentrati
sulla strategia commerciale europea, in 5 punti principali: la difesa del
manifatturiero, delle PMI, i diritti umani per lavoro e ambiente, la
trasparenza e la lotta alla contraffazione. Ora è il turno dei cittadini, che potranno
dare il loro contributo sulla piattaforma <a href="https://rousseau.movimento5stelle.it/lex.php?id=13" target="_blank"><span style="color: windowtext; text-decoration: none; text-underline: none;">Rousseau/Lex
Europa</span></a>.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Alla
Camera, poi, è stato presentato l’emendamento M5S a prima firma Sergio Battelli
per togliere il monopolio alla SIAE: un carrozzone all’italiana ed una
“Società Impegnata Ad Estorcere” come la definiscono molti cittadini.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Infine, un
messaggio dal sindaco di Livorno, che racconta come stanno davvero le cose
riguardo le indagini della magistratura: “Siamo stati noi a portare i libri in
tribunale. Ci siamo rifiutati di far pagare ai livornesi i debiti lasciati dal
PD. Abbiamo assunto i 33 precari che vivevano sotto ricatto occupazionale. In
questo momento abbiamo bisogno del sostegno di tutta la comunità 5 stelle.”</div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://m5s.info/5g5s_22aprile" target="_blank"><b><i>Clicca qui! Scarica,
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succede in Parlamento, e che la TV non dice!</i></b></a></div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/o3EVWXON_NM" width="480"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-17646666498363419922016-04-22T05:43:00.002+02:002016-04-22T05:43:35.165+02:00Ecco la nomina di Carrai: sarà consulente del Dis<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHK74ukxh3ck12SIJCEDF63sl1vIWhy14lFUwX-Sjs2A5rcT7tNrzpRNJWNRXUwUGYt6BNhRvzcbz2lnIih2stMf3dKNNz5i3XEGzx5WfPDHOUXGU4PIwRKrUhMBexWQgprCh5p1i5PQFT/s1600/Carrai+e+Renzi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="184" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHK74ukxh3ck12SIJCEDF63sl1vIWhy14lFUwX-Sjs2A5rcT7tNrzpRNJWNRXUwUGYt6BNhRvzcbz2lnIih2stMf3dKNNz5i3XEGzx5WfPDHOUXGU4PIwRKrUhMBexWQgprCh5p1i5PQFT/s320/Carrai+e+Renzi.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Marco Carrai e Matteo Renzi</i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>Un incarico da circa 70 mila euro per la cyber-security (con
conflitto d'interessi)</i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una consulenza per Marco Carrai firmata dal Dipartimento
informazioni per la sicurezza (Dis). È di questo che si discute da giorni, tra
la presidenza del Consiglio e il vertice del Dipartimento, per sistemare la
partita che vede Renzi spingere, ormai da mesi, per affidare al suo amico un
incarico nei servizi segreti italiani. La firma del direttore del Dis,
Gianpiero Massolo, secondo i programmi, dovrebbe arrivare la prossima settimana
per un incarico da circa 70 mila euro. E in queste ore il Dis, di concerto con
Palazzo Chigi, sta studiando che tipo di consulenza affidare a Carrai,
stabilendo se secretarla oppure no.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tramontata l’idea di piazzare Carrai alla guida della
cyber-security italiana, il 3 aprile, intervistato da Lucia Annunziata nella
trasmissione In mezz’ora, Renzi aveva annunciato: “Carrai lavorerà con me a
Palazzo Chigi, non ci vedo nulla di male, e il progetto della cyber-security andrà
avanti ugualmente”. Evidentemente Renzi aveva in mente proprio il Dis, che
dipende dalla Presidenza del Consiglio. Oggetto dell’incarico, ancora una
volta, la cyber-security così cara all’amico del premier. Consulenza che gli
viene affidata anche in virtù dei suoi ottimi rapporti con Israele, con la
quale potrà collaborare ai futuri progetti di sicurezza informatica Il Fatto
Quotidiano, con un ’inchiesta pubblicata poche settimane fa, ha rivelato un’intricata
matassa societaria che vede al centro Carrai e altri importanti uomini legati
al premier, come il finanziere londinese Davide Serra, o il leopoldino Fabrizio
Landi, poi nominato nel cda di Finmeccanica. E un progetto, quello appunto
della cyber-security, che nasce già nell’estate 2012 quando Renzi scende in
campo per la prima volta, candidandosi alle primarie del Pd, che lo vedranno
soccombere a Bersani. In quell’estate Carrai vola in Lussemburgo per creare la
Wadi Ventures management capital sarl, con il lobbista israeliano Jonathan
Pacifici e Marco Bernabé. Poi in Italia crea la Cambridge management consulting
labs, società che si occupa di consulenza per le aziende, mentre nelle società
lussemburghesi iniziano gli aumenti di capitale, grazie agli ingressi di Serra
e Leonardo Bellodi, già responsabile delle relazioni istituzionali di Eni, poi
di Landi e Michele Pizzarotti, patron del quarto gruppo di costruzioni
italiano, infine Reuven Ulmansky, veterano della unità 8200 dell’esercito
israeliano, equivalente alla Nsa americana. Ecco, dopo l’inchiesta del Fatto, e
i conseguenti malumori del Quirinale, Renzi abbandonò l’idea di affidare a
Carrai l’intero comparto della cyber-securiry. In queste ore torna alla carica,
con una consulenza firmata dal Dis, ma il problema resta identico: sarebbe il
caso che Carrai, prima di essere nominato, lasci tutte le società e faccia
chiarezza sui suoi rapporti privati.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
D’altronde, è lo stesso Carrai ai vertici elle fondazioni
che hanno finanziato, attraverso la ricerca di fondi, l’ascesa politica di
Renzi. Ed è lo stesso Carrai che, a Firenze, metteva un appartamento a
disposizione dell’ex sindaco e presidente di Provincia. Lo stesso Carrai poi
nominato alla guida degli aeroporti toscani. E nel 2014, proprio nell’anno in
cui Renzi diventa premier, fonda la CYS4, la cyber-security company, con tre
sedi in Italia e una a Tel Aviv. Anche da consulente del Dis, insomma, Carrai
si troverebbe in conflitto di interessi. Ma questo non sembra scoraggiare né
lui, né Renzi, che aspetta nella prossima settimana di poter finalmente vedere
l’ingresso del suo fidato amico all’interno dei servizi segreti. Se non è
potuto entrare platealmente dall’ingresso principale, con la guida di un’intera
agenzia, che possa farlo da un ingresso secondario, con una semplice
consulenza.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 22/04/2016 – pag. 6</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-77845023433605306052016-04-22T05:41:00.001+02:002016-04-22T05:41:23.560+02:00Toschi, Matteo non convince il Colle<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhi6ehSf9NaG-HDYGOdm4oNtG5wxafLa2zYIs5gHZuBzQl8IAR0uOjzkAoreI1iBklAA7n8eVpkjnofubh32JwpRg67ctxJJAzk-nF1kX3EcZ1u2USbdqDnoM_poqwkRe1LuouVx__K4KK7/s1600/Generale+Toschi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhi6ehSf9NaG-HDYGOdm4oNtG5wxafLa2zYIs5gHZuBzQl8IAR0uOjzkAoreI1iBklAA7n8eVpkjnofubh32JwpRg67ctxJJAzk-nF1kX3EcZ1u2USbdqDnoM_poqwkRe1LuouVx__K4KK7/s1600/Generale+Toschi.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Il Gen. Div. (GdF) Andrea Toschi</i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>Il premier ripropone il generale come capo della Gdf. Ma il
Quirinale resta perplesso</i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il Governo ha fretta. Vuole chiudere la partita delle
nomine. Anche a prescindere dai consigli ricevuti dal Colle. Così nei giorni
scorsi il premier Matteo Renzi è tornato alla carica sulla nomina del generale
Giorgio Toschi a capo della Guardia di Finanza, un desiderio imprescindibile
per il presidente del Consiglio. Ma le indiscrezioni che filtrano dal Quirinale
sembrano confermare che, nei giorni scorsi, il nome di Toschi sia stato
sottoposto all’inquilino del Colle per la seconda volta. E anche che, per la
seconda volta, la situazione si sarebbe bloccata. Possibile che le maggiori
riserve su Toschi siano principalmente legate a due fattori: il suo forte
legame con il generale Michele Adinolfi, di cui è stato per molti anni numero
due anche in Toscana, e la posizione del fratello Andrea Toschi, arrestato
insieme ad altri il 9 maggio 2014 nell’inchiesta Sopaf per la presunta
appropriazione indebita di 79 milioni sottratti alle casse di previdenza di
ragionieri, medici e giornalisti. Le accuse sono a vario titolo associazione
per delinquere, truffa, appropriazione indebita, corruzione e frode fiscale.
Nell’ordinanza si legge, fra l’altro, che Andrea Toschi “sfruttava la propria
rete di relazioni esterne per agevolare la realizzazione di operazioni illecite
e conseguire i relativi guadagni”. Va detto che negli atti il nome del fratello
generale non figura e che è stata proprio la Guardia di Finanza a compiere
l’arresto.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Basterebbe questo a comprendere il motivo che sembrerebbe
spingerebbe il Quirinale a consigliare prudenza e una riflessione anche su
altri nomi. A rafforzare la problematicità di una sua scelta, anche la
vicinanza di Toschi al generale Adinolfi, legatissimo al Giglio Magico e allo
stesso Renzi. Le intercettazioni della procura di Napoli nell’inchiesta sulla
metanizzazione di Ischia hanno rivelato chiaramente i rapporti di confidenza. È
con Adinolfi che Renzi nel gennaio 2014 si lascia andare a giudizi negativi su
Enrico Letta, definendolo “un incapace”. Ma forse più rilevanti sono i colloqui
tra Adinolfi e Nardella e gli sms scambiati tra il generale e Luca Lotti: tutti
“sconcertati” per la conferma, decisa dal governo Letta, del generale Saverio
Capolupo a capo della Gdf. Incarico che, secondo quanto ricostruito dagli
inquirenti, interessava Adinolfi , che per questo si muoveva con gli amici
fiorentini. Sostituire ora Capolupo con Toschi, per anni vice di Adinolfi,
secondo molti non sembrerebbe la migliore delle scelte. Perde quota anche l’al
tr o nome del premier dopo Toschi, il generale Vincenzo Delle Femmine. Ieri il
Sole24Ore ha confermato, con altri dettagli, quanto rivelato il giorno prima
dal Fat to: la “combriccola” legata a Gianluca Gemelli, compagno dell’ex
ministro Federica Guidi, partecipò a una cena con l’attuale numero due dell’Aisi,
Vincenzo Delle Femmine. Cena organizzata al circolo della Marina sul
Lungotevere per la quale, nelle intercettazioni, Nicola Colicchi e Paolo
Quinto, braccio destro di Finocchiaro, confermano che “Vincenzo” ci sarà. Delle
Femmine non poteva sapere che stava frequentando i futuri indagati
dell’associazione per delinquere, come non lo sapeva quando incontrava
Ponzellini, banchiere della Bpm oggi sotto processo. A quanto pare Renzi non ha
gradito scoprire dal Fatto che il suo candidato frequentava il giro di persone
che ormai da un mese stanno mettendo in imbarazzo il suo governo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 22/04/2016 – pag. 6</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-68085939638635817072016-04-22T05:38:00.001+02:002016-04-22T05:38:25.090+02:00M5S, Virginia Raggi lancia la lista e morde l’ex An: “Solo una riciclata”<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzVvZj-TGmR_-_nQFJJ0tsxGReOzWuBv7DMShOAGtkRwD-9_u-jO4BBMjO1Fux_esgVqdAShbqiyPkpVTsJ5AX9TomcUtyggIUO19HCn643KEcnbaSrxo7i6MFakzNZoKTuw5E6fNiuMyR/s1600/Virginia+Raggi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzVvZj-TGmR_-_nQFJJ0tsxGReOzWuBv7DMShOAGtkRwD-9_u-jO4BBMjO1Fux_esgVqdAShbqiyPkpVTsJ5AX9TomcUtyggIUO19HCn643KEcnbaSrxo7i6MFakzNZoKTuw5E6fNiuMyR/s200/Virginia+Raggi.jpg" width="193" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>La candidata 5Stelle incontra Grillo e alza i toni con la
stampa</i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La 5Stelle di cui parlano tutti lancia la lista (modificata)
e pranza con Grillo. E per la prima volta mostra i denti, all’avversaria:
“Della Meloni non temo niente, è una riciclata”. Nel giorno in cui la leader di
Fratelli d’Italia lancia la sua campagna per il Comune di Roma, la candidata
sindaco del M5s Virginia Raggi va di contraerea. Perfino lei, prima nei
sondaggi, “sente” che la Meloni potrebbe essere l’ostacolo maggiore sulla
strada per il Campidoglio. Conseguenza indiretta dei timori nel Pd, dove temono
di non arrivare al ballottaggio. Soprattutto, effetto dell’ingrossarsi delle
truppe della Meloni. Sta di fatto che i 5Stelle, finora lepri, si guardano alle
spalle. Così ecco il varo della lista, notizia di sbarramento. L’hanno composta
in ordine decrescente, in base ai voti presi alle Comunarie.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il capolista è Marcello De Vito, ex consigliere comunale, ex
candidato sindaco, in gelidi rapporti con la Raggi. Seguono altri due ex
consiglieri: Daniele Frongia, potenziale vicesindaco, ed Enrico Stefano. Poi
gli altri 45. Hanno tutti presentato il casellario giudiziario, il certificato
dei carichi pendenti e “la documentazione per verificare se sono sottoposti a
indagini da parte della magistratura”. Rispetto alla lista delle consultazioni
web però ci sono quattro nomi diversi. Tre candidati hanno rinunciato, una è
stata fermata per un’incompatibilità. “Dovevamo sostituirla, è la legge”
spiegano dal M5s. La signora però l’ha presa male, e avrebbe minacciato
ricorsi. Intanto i cronisti circondano l’Hotel Forum. Dentro c’è Beppe Grillo,
a Roma per il suo spettacolo. All’ora di pranzo arriva la Raggi, e i due si
siedono a tavola. Parlano di energie alternative, di nuove tecnologie. Grillo
dà consigli, ma salvo sorprese, domenica non sarà alla biciclettata per
lanciare la campagna. L’avvocatessa esce e si ferma con i cronisti. Vuole
mordere. Parte dal candidato dem Roberto Giachetti: “È la nuova faccia del
vecchio”. Ma l’obiettivo è la Meloni: “È stata con Alemanno, con Berlusconi,
ora con Salvini: vogliamo un leghista a governare Roma?”. Quindi, all’Ansa: “La
Meloni e il centrodestra stanno facendo un balletto vergognoso. Continuano a
parlare di poltrone, ma proposte non ce ne sono”. L’ex An ribatte sulfurea: “Ho
visto da parte della Raggi maggiore recrudescenza verso di me. Buon segno,
quando è andata a farsi dare le indicazioni dall’erede di Casaleggio e quando
ha pranzato con Grillo le avranno detto che deve essere più cattiva perché
siamo in partita”. Schermaglie, prima della battaglia.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 22/04/2016 – pag. 10</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-48313223938500510492016-04-20T06:00:00.001+02:002016-04-20T06:00:31.499+02:00L’incontro si tiene al circolo della Marina - La cricca dei petroli a cena con il capo dei Servizi Segreti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl66pSZCm8SqSx-scGZEwXRybQEEpkR34qhaOmKTfw_yH6pC6r6FzTtzbPeOeDxXpQeqaD2zN1YL5ySa5wOT1bdjkS7DVkaRJc0QUYEbTfEbk47Ivv_l1H-dRQXiov_bQB6g5e7t7RGiW2/s1600/I+commensali+al+circolo+di+Marina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl66pSZCm8SqSx-scGZEwXRybQEEpkR34qhaOmKTfw_yH6pC6r6FzTtzbPeOeDxXpQeqaD2zN1YL5ySa5wOT1bdjkS7DVkaRJc0QUYEbTfEbk47Ivv_l1H-dRQXiov_bQB6g5e7t7RGiW2/s320/I+commensali+al+circolo+di+Marina.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>Ospiti della brigata il generale Delle Femmine e il n° 2
della Polizia Piantedosi</i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il clan ci teneva davvero tanto ad avere a tavola i numeri
due di Servizi segreti e polizia. Più che una cena sarebbe stata una riunione
degli Stati generali, quella sera al circolo della Marina sul Lungotevere, dove
si discusse anche di alcune nomine. Tra gli invitati c’era anche l’attuale
numero due del l’Aisi, il generale della Guardia di Finanza Vincenzo Delle
Femmine, oggi in corsa per guidare l’intera Guardia di Finanza o dirigere i
servizi segreti interni. All’incontro - si apprende da ambienti vicini al
generale - Delle Femmine partecipò sapendo di essere assieme a persone delle
istituzioni. Non poteva immaginare che stava frequentando gli indagati dell’associazione
per delinquere, finalizzata al traffico di influenze. Un caso che si aggiunge a
quello di Ponzellini, banchiere della Bpm, oggi sotto processo, che Delle
Femmine - risulta dagli atti della procura di Milano - aveva frequentato
durante le indagini.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma torniamo alla cena. E alla sua organizzazione. È il 3
giugno 2015. Il giorno prima Nicola Colicchi - ex presidente della Compagnia
delle Opere di Roma - invia un sms all’ammiraglio Enrico Vignola: “Caro Enrico
posso provare a organizzare la cena domani sera al circolo? Però solo se mi dai
la tua parola che me la sbrigo da solo (...)”. Colicchi non sa che gli
investigatori della Squadra mobile di Potenza lo stanno intercettando. Non sa
che da mesi stanno seguendo, passo dopo passo, le sue mosse per spingere la
Legge Navale, i suoi costanti contatti con il capo di Stato Maggiore della
Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi. E ancora, le sue telefonate con Paolo
Quinto, braccio destro della senatrice Anna Finocchiaro. E poi i rapporti con
Gianluca Gemelli, compagno dell’ex ministra del Mise Federica Guidi, e con Ivan
Lo Bello, numero due di Confindustria. Oggi Gemelli, Colicchi e Lo Bello sono
indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico di influenze.
Quinto, che per il momento non risulta indagato, è stato denunciato in procura
con la stessa accusa. Tra i loro obiettivi, secondo i procuratori Francesco
Basentini e Laura Triassi, c’era il progetto di costruire un centro di
stoccaggio del petrolio nel porto di Augusta. De Giorgi è invece accusato di
abuso di ufficio. Dopo aver intercettato l’sms inviato all'ammiraglio Vignola,
la Squadra mobile annota: “I due - Colicchi e Quinto, ndr- parlano della cena
cui prenderanno parte una serie di personaggi fra i quali l’onorevole
Finocchiaro e l’ammiraglio De Giorgi”. “Senti”, dice Quinto a Colicchi, “noi ci
vediamo domani sera, no?”. “Domani sera tutto confermato, giusto?”, risponde
Colicchi. “Perfetto”, prosegue Quinto, “tutti e tre vengono i tipi (...) sono
(…) Matteo (...) Vincenzo (...) e l’amico tuo! ”. “L’amico tuo”, stando alla
risposta di Colicchi, è l'ammiraglio De Giorgi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma chi sono, invece, Matteo e Vincenzo? Al Fatto Quotidiano,
che ha incrociato la versione di diverse persone che parteciparono sia alla
cena, sia alla sua organizzazione, risulta che si tratta di Matteo Piantedosi,
giovane e stimato prefetto, numero due della Polizia di Stato. E del numero due
dell’Aisi, il generale della Guardia di Finanza, Vincenzo Delle Femmine, già
all'epoca in corsa per un futuro ruolo a capo del servizio interno. Una delle
fonti – che preferisce come altre restare anonima –riferisce: “Ricordo la
presenza a cena di Piantedosi, Delle Femmine, Lo Bello, Quinto, Finocchiaro,
Colicchi e De Giorgi, che però arrivò in ritardo, perché aveva un impegno
istituzionale precedente”. Il che conferma un altro passaggio
dell’intercettazione, quello in cui Quinto risponde a Colicchi: “Perfetto. Poi
viene Ivan (…) Anna (...) io (...) e basta!”. C’è invece un altro invitato che
si rifiuta di partecipare alla cena. “Il dottor Viola non vuole venire”, dice
Quinto, “m’ha detto che preferisce di no con tutti”. E Colicchi ribatte: “Sì,
ma forse c’ha ragione, perché in effetti, sai, magari (...) tutta gente che
poi, no? Cioè o glielo spieghi, glielo dici, ma altrimenti farli trovare al
tavolo senza averglielo detto, spiegato, non è simpatico”. Il Fatto Quotidiano
è in grado di rivelare che il dottor Viola in realtà non esiste: è lo
pseudonimo che Colicchi e Quinto utilizzano per riferirsi a Vincenzo Armanna,
ex dirigente Eni, indagato a Milano per una maxi tangente da 200 milioni di
euro che il colosso italiano avrebbe versato al governo africano. Il dottor
Viola insomma, a quella cena, nonostante il parterre sia di grande livello, non
intende partecipare.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
“Ricordo un appuntamento formale”, dice la senatrice
Finocchiaro, “potrebbe però risalire a prima del 3 giugno: fui invitata
dall’ammiraglio De Giorgi a visitare il circolo, peraltro davvero molto bello,
e in quell’occasione ricordo di aver incontrato Piantedosi e Delle Femmine,
c’era Quinto, ma non ricordo Lo Bello e Colicchi. Non posso escludere che si
trattasse del 3 giugno, ma era un mese infernale per via delle riforme, in quel
periodo non partecipavo facilmente a delle cene”. Pochi minuti più tardi, dopo
aver consultato la sua agenda, la senatrice aggiunge: “Il 3 giugno, non ho
avuto lavori in notturna. Quindi - lo ricostruisco in modo induttivo - è
verosimile che la cena di cui parliamo sia stata quella sera”. Lo staff del
vice capo della Polizia considera possibile la ricostruzione della cena e dei
suoi partecipanti. D’altronde Piantedosi, come Delle Femmine, non poteva
immaginare di essere stato invitato da una futura e presunta associazione per
delinquere.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 20/4/2016 – pag. 4</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-26000682589415676322016-04-20T05:58:00.001+02:002016-04-20T05:58:23.510+02:00Di Maio a Londra, il Pd attacca: “Propaganda a spese della Camera?”<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixlshTpXELQiRwJ-tbLk9S5mC-1yHMVervZhlzNJVdBscV97C7BLs7nhooymW9xQ_FD9BBgwrzc8qvR2MgqYDqADmrxKpd8CbPdwZJaxhYGJAX2_IOD2TZOQp8RmfF57CC1sTKlkejgVRT/s1600/Luigi+Di+Maio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixlshTpXELQiRwJ-tbLk9S5mC-1yHMVervZhlzNJVdBscV97C7BLs7nhooymW9xQ_FD9BBgwrzc8qvR2MgqYDqADmrxKpd8CbPdwZJaxhYGJAX2_IOD2TZOQp8RmfF57CC1sTKlkejgVRT/s1600/Luigi+Di+Maio.jpg" /></a>Ieri sera Luigi Di Maio, deputato dei Cinque Stelle e
vicepresidente della Camera, è partito per Londra, per una “missione
istituzionale”. Quale, lo spiega lo stesso Di Maio sul suo profilo Facebook:
“Sarò a capo di una delegazione della Camera per incontrare i membri del
governo e del Parlamento britannico. Andremo in aereo in classe economy, nessun
volo di Stato. Staremo lì un giorno e mezzo per studiare i meccanismi di controllo
del Parlamento sul governo. Ascolteremo i diretti interessati, i tecnici e i
politici di maggioranza e opposizione”. Ma la trasferta del grillino, di cui si
è parlato molto in questi giorni, provoca le proteste della deputata del Pd
Silvia Fregolent: “Di Maio usa i fondi della Camera per andare all’estero a
intessere rapporti, reperire fondi e fare campagna politica per il suo partito,
come ha scritto ieri anche il Corriere della Sera, non smentito? Saremmo di
fronte a un atteggiamento grave e inaccettabile, all’utilizzo dei fondi
istituzionali della Camera per fini partitici. È opportuno che la Presidenza di
Montecitorio verifichi i comportamenti del vicepresidente Di Maio e chieda
spiegazioni”.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 20/4/2016 – pag. 5</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-16296184134582634922016-04-20T05:57:00.000+02:002016-04-20T05:57:24.749+02:00CASERTA - Il privato pagava i funzionari della Difesa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6YIxzJFeIHEgdQKVISHlTWHCBoVccQn_XgNiSqPJrDX9S2PPxBaV6L0TfRvBJyyrTnl0Vizv8YcxiTHSU2H7tMSi9lzlssb5KATJHcXQaY50mAiNBGouDi6t0rJtT-PLGiGAv1NFJk-VG/s1600/Arresti+a+Caserta+Esercito.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6YIxzJFeIHEgdQKVISHlTWHCBoVccQn_XgNiSqPJrDX9S2PPxBaV6L0TfRvBJyyrTnl0Vizv8YcxiTHSU2H7tMSi9lzlssb5KATJHcXQaY50mAiNBGouDi6t0rJtT-PLGiGAv1NFJk-VG/s200/Arresti+a+Caserta+Esercito.jpg" width="157" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>Esercito, appalti taroccati Arrestati sei pubblici ufficiali</i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sette arresti per corruzione e turbativa d’asta delle gare
d’appalto al ministero della Difesa per i lavori nelle caserme tra Napoli e
Caserta. È lo sviluppo di un’importante inchiesta della Procura di Santa Maria
Capua Vetere (Caserta) che poggia su centinaia di intercettazioni disarmanti
per la sfacciataggine delle conversazioni captate dagli investigatori della
polizia giudiziaria. In manette per la seconda volta in tre mesi un imprenditore,
Caprio, e due ufficiali dell’Esercito, Mautone e Crisileo. Accompagnati
stavolta dall’ex comandante del X Reparto Infrastrutture, Carannile, e dai
commissari di gara degli appalti truccati. “Le intercettazioni si sono rivelate
uno strumento di prova fondamentale” ha spiegato il procuratore capo Maria
Antonietta Troncone in conferenza stampa. Secondo gli inquirenti,
l’imprenditore otteneva gli appalti regalando denaro e ristrutturazioni edili
agli ufficiali dell’Esercito “che non si accontentano mai”. Le offerte per
vincere le gare venivano ritoccate “a penna”.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. del 20/4/2016 – pag. 9</b><o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-48916058745170177412016-04-19T09:27:00.001+02:002016-04-19T09:27:34.339+02:00“La Costituzione è perfetta Basterebbe farla applicare”<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjukHx2hXe9GK8rLK1yZfuKGk-12c0CHrDHr0-dWpk3xVOEX6ETCtdYciccn9ZqCGBWRZGv1scdF1nuf77aS8RauR0bb3N7mwtE-pdYll6ov3ZF9aNM2IHfIYU5Tp9tL0hfHGRrWd6b_YPI/s1600/Maurizo+Landini.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjukHx2hXe9GK8rLK1yZfuKGk-12c0CHrDHr0-dWpk3xVOEX6ETCtdYciccn9ZqCGBWRZGv1scdF1nuf77aS8RauR0bb3N7mwtE-pdYll6ov3ZF9aNM2IHfIYU5Tp9tL0hfHGRrWd6b_YPI/s320/Maurizo+Landini.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>Maurizio Landini: “La riforma mira a ridurre la
partecipazione dei cittadini e aumenta gli spazi di gestione autoritaria. Dico
No”</i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Cosa rappresenta per lui e per tutto il sindacato nemmeno lo
domandiamo. “La Carta – spiega Maurizio Landini, segretario dei metalmeccanici
della Cgil – è il manifesto della Repubblica che ha il lavoro come fondamento”.
E aggiunge: “Se penso alla vicenda della Fiom con la Fiat che ci voleva
escludere dalla contrattazione, la nostra partecipazione è stata garantita
dalla Carta costituzionale e dalla Corte costituzionale”. Dunque, la Carta al
centro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Avete paura di perdere? Informare i cittadini e far capire
l'importanza del referendum non sarà semplice: la materia è ostica.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Alla luce delle intercettazioni che hanno svelato gli affari
attorno a Tempa Rossa, manderei un messaggio molto preciso e semplice: il
problema non è la Costituzione, il problema è la corruzione. La riforma Boschi
mira a ridurre gli spazi di partecipazione dei cittadini e aumenta gli spazi di
gestione autoritaria. Bisognerebbe con forza affermare che sempre la Corte
costituzionale ha anche giudicato illegittima la legge elettorale con cui è
stato eletto il Parlamento attualmente in carica. Il quale ha ben pensato di
procedere a una riforma costituzionale, nonostante la dichiarazione d’illegittimità
della Consulta.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Questo ci racconta una certa spudoratezza.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma questo è anche il Parlamento dei record di cambi di
casacca! Una legislatura che va avanti a colpi di fiducia. Stiamo vedendo solo
un antipasto di quello che ci verrà servito se passa la riforma. Il punto non
può essere Renzi o chiunque altro: le persone passano. Dobbiamo domandarci cosa
– quale Paese – l asciamo a chi verrà dopo di noi. Io penso che la Costituzione
andrebbe applicata, non modificata.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Renzi dice che il no si spiega solo con l’odio nei suoi
confronti e che se non passa il referendum se ne va.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questo è un messaggio da rispedire con forza al mittente.
Deve smetterla: oltretutto non ha mai sottoposto ai cittadini un programma ,
governa con i voti di Bersani. E a proposito di questo: per redigere la Costituzione
fu votata dai cittadini italiani un’assemblea che aveva questo esplicito
mandato, cioè regolare il patto di convivenza, su quali principi si dovesse
fondare il nostro vivere insieme come comunità. Tra l’altro quell’assemblea fu
eletta con un sistema proporzionale. Lo sottolineo perché l’intenzione era
quella di affermare al massimo il principio di rappresentanza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Secondo lei a cosa è funzionale questa riforma?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I provvedimenti presi dagli ultimi governi sono quelli
indicati dalla Bce nella famosa lettera al governo Berlusconi: pensioni,
possibilità di licenziamento, processo di privatizzazione, cancellazione dei
contratti nazionali. Vorrei ricordare anche quel report di JP Morgan, banca
d’affari, che nel 2013 si premurò di spiegare che il problema europeo sono le
Costituzioni dei Paesi del Sud Europa, troppo influenzate da idee socialiste.
Applicare la costituzione vuol dire cercare di allargare gli spazi di
partecipazione dei cittadini e dei lavoratori alla vita democratica. Non il
contrario. Avanza l’idea di una Repubblica fondata sullo sfruttamento del
lavoro e sul superamento della cittadinanza nei luoghi di lavoro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>In gennaio alla presentazione del Comitato per il No,
Stefano Rodotà ha detto: “Il 2016 rischia di essere l'anno del congedo dalla
Costituzione, mentre si preparano le celebrazioni per i 70 anni della
Costituente”.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Io spero e credo che il 2016 sia l’anno in cui le persone
devono essere messe di nuovo in condizione di poter decidere e partecipare.
Inoltre, dal 9 aprile la Cgil ha cominciato una raccolta di firme per abrogare
le leggi sbagliate che sono state fatte sul lavoro e per estendere i diritti a
tutte le persone che lavorano.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Come legge i risultati del referendum sulle trivelle?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ieri sono andate a votare 15,8 milioni di persone. E, di
queste, 13,3 milioni hanno votato sì. In realtà, se mettiamo insieme i voti
presi alle elezioni europee del 2014 del Pd e del Ncd - i partiti che ci stanno
governando - sono meno di 12 milioni e mezzo. Questo dimostra che non è affatto
scontato che il governo sulle scelte di politica economica e sociale che sta
facendo abbia la maggioranza del Paese. Si è scontato il fatto che questo è
stato un referendum nascosto dai mezzi d’informazione. Alla fine, sono scesi in
campo anche il premier e un ex presidente della Repubblica per farlo fallire.
Chi invita all’astensione incassa già il fatto che ormai quasi la metà degli
italiani aventi diritto non votano, ciò determina situazioni paradossali. In
Emilia Romagna, per il referendum è andato a votare il 34%. Due anni fa per
l’elezione del presidente sono andati a votare il 37% degli aventi diritto.
Anche Bonaccini non ha superato il “quorum”, ma è lo stesso governatore
dell’Emilia. Il problema generale che si pone è che meno i cittadini esercitano
gli strumenti democratici messi a loro disposizione, più aumenta il potere
delle lobby e la distanza con la rappresentanza politica. Credo che i quasi 16
milioni di voti di ieri dicano che c’è richiesta di un nuovo modello di
sviluppo, che oggi non ha rappresentanza, ma che non va lasciata cadere.<o:p></o:p></div>
<b style="text-align: justify;">Il F.Q. 19 aprile 2016 – pag. 9</b><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-65204317027676172382016-04-19T09:24:00.004+02:002016-04-19T09:27:41.683+02:00SERVONO 500 MILA FIRME - Il comitato per il No deposita il quesito referendario contro la legge Boschi.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjtGsjHV2bIG3n_ECw5NX-7UTy6e0nGaqbD2uwBb698FTM-3i6o54fYBgPn_uIpb-sLnmStJvy7W3dnxnDc8SAEC99aXk8wEIOWQIk9xZvFLGMt3jhesnpkBsGRprRp5fV1b_0t4mm0ZcH/s1600/Maria+Elena+Boschi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjtGsjHV2bIG3n_ECw5NX-7UTy6e0nGaqbD2uwBb698FTM-3i6o54fYBgPn_uIpb-sLnmStJvy7W3dnxnDc8SAEC99aXk8wEIOWQIk9xZvFLGMt3jhesnpkBsGRprRp5fV1b_0t4mm0ZcH/s1600/Maria+Elena+Boschi.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i>Obiettivo: una grande
mobilitazione popolare “contro lo scempio del testo del ‘48”</i></b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Parte la sfida in difesa della Carta L a sfida per salvare
la Carta è partita. La riforma costituzionale è in Gazzetta Ufficiale e ieri
una delegazione del Comitato per il No nel futuro referendum sulla legge che
porta il nome di Maria Elena Boschi – guidata dal presidente, il
costituzionalista Alessandro Pace – e del Comitato contro l’Italicum ha
depositato in Cassazione il quesito con la richiesta della consultazione. Che è
abrogativa e senza quorum (si vota a ottobre). La lista dei firmatari conta
illustri nomi, o “professoroni” come li apostrofò a suo tempo la giovane
ministra per le Riforme: giuristi come Pace, Massimo Villone, Luigi Ferrajoli e
l’ex giudice costituzionale Paolo Maddalena, il giudice Riccardo De Vito, i
vice presidenti dei due Comitati, Alfiero Grandi e Anna Falcone. Con quella
all’Italicum, questa è la sfida alla madre di tutte le riforme e il premier
l’ha trasformata in un referendum sulla sua persona. “Queste deformazioni della
Costituzione – spiega Grandi – insieme all’Italicum ipermaggioritario” tentano
“il ribaltamento dell’assetto costituzionale del 1948 che ha messo al centro i
cittadini”: “È una svolta preoccupante nella direzione dell’accentramento del
potere e di un Parlamento definitivamente subalterno all’esecutivo ”. Il
referendum “sa rà una grande occasione per fermare lo scivolamento del sistema
nato dalla Resistenza”.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>L’OBIETTIVO: </b>raccogliere le 500.000 firme richieste, facendo
così in modo che l’indizione del referendum “sia frutto di una mobilitazione di
base dei cittadini che vogliono opporsi allo scempio della Costituzione” e non
un’iniziativa del governo. Nasce, insomma, il comitato per il No. Qualcosa peraltro
si muove anche sul fronte opposto, con risultati non memorabili. Domenica, la
presidente del comitato “sivotasì”, Maria Medici, è stata protagonista di una
figuraccia in tv. Intervistata a In onda (La7) ha sbagliato tutte le risposte
sulle novità della riforma, collezionando lunghi silenzi imbarazzati: “Restano
i senatori a vita”; “non cambia il numero di firme per le leggi di iniziativa
popolare”; “Regioni e Comuni avranno più potere e si realizza un federalismo”.
Tutto falso. E poi buio pesto sui criteri di elezione dei senatori e del
presidente della Repubblica e sulle modifiche ai referendum. Non un
bell’inizio.<o:p></o:p></div>
<b style="text-align: justify;">Il F.Q. 19 aprile 2016 – pag. 9</b><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-12073652128531300282016-04-19T09:23:00.001+02:002016-04-19T09:27:49.600+02:00LA CANDIDATA A ROMA - Raggi da Casaleggio jr: mal di pancia tra i parlamentari<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihAsoI2k6RkcUlM6GoRdGsWsz-WQR7G6yTBBGzTuhy-jqEYK7f1bB82Uy6o4e1q1B4KyjppGImGOsW3nwb2T33LG6PUL5XnM0HN_UQs0BpVbbzQJX_H7Qxq-nC1DbXc7OWpoIe4Mim-UiA/s1600/Virginia+Raggi2.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihAsoI2k6RkcUlM6GoRdGsWsz-WQR7G6yTBBGzTuhy-jqEYK7f1bB82Uy6o4e1q1B4KyjppGImGOsW3nwb2T33LG6PUL5XnM0HN_UQs0BpVbbzQJX_H7Qxq-nC1DbXc7OWpoIe4Mim-UiA/s200/Virginia+Raggi2.png" width="200" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Casaleggio Junior l’ha convocata a Milano, e lei è corsa,
senza avvisare prima i parlamentari romani: che si sono irritati. Ha suscitato
qualche mal di pancia la visita lampo di Virginia Raggi, la candidata del M5s a
Roma, a Davide Casaleggio, il figlio dello scomparso Gianroberto, e ora alla
guida della Casaleggio associati e del suo blog. I parlamentari romani, che
seguono passo passo la sua campagna, l’hanno appreso a cose fatte. E più di
qualcuno ha rumoreggiato. Nel pomeriggio la Raggi ha incontrato gli eletti alla
Camera. Hanno discusso della cosa, ma senza particolari tensioni, assicurano
dal M5S. E a Milano? La candidata ha innanzitutto adempiuto a compiti
burocratici, firmando documenti. Lei e Casaleggio hanno poi discusso della
campagna elettorale. Giovedì la Raggi potrebbe fare qualcosa con Beppe Grillo,
a Roma per il suo spettacolo (si parla anche di un video assieme). Infine,
l’avvocatessa ha fatto a Casaleggio jr i nomi di qualche potenziale assessore.
Lui ha ascoltato, e preso nota. Ma qualcuno dal M5S fa notare: “Convocandola,
ha mostrato che lui ha un suo peso nel Movimento. E che intende mantenerlo”.<o:p></o:p></div>
<b style="text-align: justify;">Il F.Q. 19 aprile 2016 – pag. 7</b><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-3484102694548777322016-04-19T09:21:00.005+02:002016-04-19T19:49:49.654+02:00Rifiuta l’etichetta di sconfitto: “Ha perso la democrazia”. <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOTnBexaI5-2OZkFlRgJRmFDYwaLMWrQ5tPCjQayL54aPomSIRaCx-MlkrwhyRO1Ca2QGepDoOsvId0DTfJ06nSFJdBpdOJ1ksWzMXG5235q8o64fgNvSFvisQtz3jXF8uQl5zZPfsEKQU/s1600/Roberto+Figo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOTnBexaI5-2OZkFlRgJRmFDYwaLMWrQ5tPCjQayL54aPomSIRaCx-MlkrwhyRO1Ca2QGepDoOsvId0DTfJ06nSFJdBpdOJ1ksWzMXG5235q8o64fgNvSFvisQtz3jXF8uQl5zZPfsEKQU/s320/Roberto+Figo.jpg" width="265" /></a></div>
<b><i>Se la prende con Renzi e le sue “balle”. Ma soprattutto critica
Sergio Mattarella: “Dispiace vedere un presidente della Repubblica che vota a
sera inoltrata”.</i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Roberto Fico, deputato dei Cinque Stelle, presidente della
Vigilanza Rai, risponde dalla Sicilia.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Domenica il quorum non è arrivato. Matteo Renzi ha vinto, e
voi 5Stelle avete perso, nettamente.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E perché dovremmo sentirci sconfitti? Se non si arriva al
quorum in un referendum a perdere è la democrazia. Quanto a Renzi, la sua
conferenza stampa di domenica sera è stata una vergogna. L’ha usata per
accusare correnti interne del Pd, come fosse una riunione di partito, ignorando
che stava parlando in qualità di presidente del Consiglio. Ha scarsa cognizione
di cosa sia una Repubblica.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Renzi accusa: “Hanno fatto sprecare 300 milioni con il
referendum, e noi non avremmo potuto accorparlo alle Comunali, perché lo vieta
la legge”. Ha torto?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
È una balla. La legge non vieta l’accorpamento, semplicemente
non lo prescrive. Sarebbe bastata una norma ad hoc per unire le due votazioni.
Quando servono a loro, le leggine se le fanno di notte. Stavolta non c’era
l’intenzione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Ma ci credevate davvero in questo referendum? Non siete
stati un po’ tiepidi?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Noi crediamo in tutte le battaglie che facciamo. E girando
per il Paese ho capito che gli italiani non sono certo a favore delle trivelle.
Detto questo, ciò che dispiace davvero è vedere il presidente della Repubblica
che va a votare dopo le 20,30. Non so quante volte sia accaduto.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Perché è andato così tardi?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
È come se avesse voluto sottrarsi al referendum, alla
partecipazione. Ma io penso che la partecipazione sia alla base della buona
politica. E che è molto bello vedere un presidente della Repubblica che va a votare
alle 7 del mattino.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il quorum comunque è rimasto lontano. E molti accusano
l’informazione, compresa quella pubblica. Il conduttore di un programma della
Rai ha detto che si sarebbe votato solo in nove regioni.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Trovo l’ignoranza di quel conduttore gravissima. I
conduttori dell’informazione pubblica devono sapere come funzionano i
meccanismi democratici.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>La Rai ha dato un’informazione completa sul tema?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non c’è dubbio che la Rai possa fare molto meglio. Però va
ricordato che la Vigilanza a marzo ha varato una delibera per riservare il
giusto spazio per la consultazione, e l’emittente pubblica lo ha pienamente
rispettato. Abbiamo avuto tribune televisive sul tema nelle fasce di maggiore
ascolto, e non era mai successo. Peraltro, tutte le tribune hanno avuto un
ottimo share.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Lei promuove il servizio pubblico.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La delibera ha funzionato, la copertura ‘prescritta’ c’è
stata. Poi si poteva fare di più, soprattutto nei programmi di approfondimento.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il M5S è reduce dalla morte di Gianroberto Casaleggio. Si
parla molto del vostro futuro, e c’è chi l’ha dipinta antagonista di Luigi Di
Maio, e referente degli scontenti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non me ne frega niente, c’è chi scrive senza cognizione di
causa. Il dolore per la morte di Gianroberto ci ha resi ancora più determinati e
uniti, tutti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Lei è favorevole a Di Maio come premier?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Io e Luigi siamo unitissimi. Sappiamo bene che agiamo dentro
il Movimento. E che fuori di esso non saremmo nulla nella politica.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Lei è responsabile per i meetup. Conferma che arriveranno
regole più severe, per i gruppi territoriali?<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In questo momento no. Nelle prossime settimane ci
dedicheremo alla certificazione delle liste e a far rispettare le regole
esistenti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il vostro assessore al Bilancio del comune di Livorno è
indagato, ma non vuole dimettersi. Lei che ne pensa?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ora devono parlare i diretti interessati. Vedremo, teniamo
la situazione monitorata.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Per le vostre regole non dovrebbe lasciare?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il nostro regolamento prevede le dimissioni in caso di
rinvio a giudizio (facoltative, ndr). In caso di avviso di garanzia, si valuta
di volta in volta. E così faremo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Si parla di malumori interni per la visita di Virginia Raggi
a Davide Casaleggio, a Milano.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Falso, va benissimo che Virginia vada a trovare Casaleggio.
E nessuno ha discusso di questo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il figlio di Casaleggio avrà anche un ruolo politico? Sarà
un referente del Direttorio?</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Io parlo con Davide da dieci anni. Da tanto tempo si dedica
gratuitamente al M5S con le sue competenze tecniche. E continuerà a farlo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Il F.Q. 19 aprile 2016 – pag. 6</b><o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-53042734854965666842016-04-16T13:42:00.006+02:002016-04-16T13:43:07.938+02:00Di Maio non si nasconde più “Pronto a fare il premier" <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUn2YtV2v0jqRFJOf21E66m3hySq5vplWT6rLopmx8CXVo77mWMgkyW7Wh2dSeZF9nX-g-H6Rp-TsTcifG-yswC0MT4IHIG_Z-95mCWFuJlL-xGCaCNEASS6Lib9cc5vJJIaSzn4y4cXX2/s1600/Luigi+Di+Maio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUn2YtV2v0jqRFJOf21E66m3hySq5vplWT6rLopmx8CXVo77mWMgkyW7Wh2dSeZF9nX-g-H6Rp-TsTcifG-yswC0MT4IHIG_Z-95mCWFuJlL-xGCaCNEASS6Lib9cc5vJJIaSzn4y4cXX2/s1600/Luigi+Di+Maio.jpg" /></a>Dopo le lacrime, ecco la politica. Ecco il nuovo leader,
Luigi Di Maio, che lo dice dritto: “Se gli iscritti mi voteranno sulla Rete
come candidato premier, sono pronto a prendermi questa responsabilità”. Al Tg1
delle 20, tre giorni dopo la morte di Gianroberto Casaleggio, la guida
politica, Di Maio si espone come mai si era esposto. Serve lo sfidante di
Renzi? Pronto. Certo, poi assicura che non cambierà nulla: ovvero che Beppe
Grillo “sarà il garante”, e che Casaleggio junior gestirà “i sistemi di
informazione e comunicazione ” (il blog di Grillo). Infine, “le decisioni
politiche si prenderanno in rete e nelle sedi istituzionali” (si voterà sul web
e nelle assemblee parlamentari). Chiosa: “Credo che le Politiche saranno nel
2017”. E lui già si scalda. I parlamentari invece si telefonano, discutono
sulle chat. In giornata Roberto Fico aveva precisato: “Non ci sarà nessuna
elezione on line a breve termine per il leader”. Vero. Ma la strada è quella,
Di Maio all’assalto di palazzo Chigi. E primus inter pares nel Direttorio.
Leader politico ufficioso ma evidente. Da qui alle prossime settimane però sarà
fondamentale il garante, Grillo: chiamato a fare da mastice nella prima,
delicatissima fase post-Casaleggio. Mercoledì i capigruppo Michele Dell’Orco e
Nunzia Catalfo incontreranno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella
al Colle, per chiedergli di prendere posizione su Trivellopoli e sui “conflitti
d’interesse” nel governo. Il giorno dopo, il 21, il fondatore sarà a Roma, per
il suo spettacolo Grillo vs Grillo. Probabile che tenga un’iniziativa
elettorale assieme alla candidata al Campidoglio, Virginia Raggi, nel giorno
del Natale di Roma. Ma da qui a breve non sarà solo campagna da urne. Ci sono
nodi da sciogliere. Per esempio, sul blog.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Casaleggio era l’ideatore e il motore del portale di Grillo.
Suggeriva i temi dei post, smistava le proposte degli eletti. Il fidatissimo
Pietro Dettori, dipendente della Casaleggio associati, metteva tutto nero su
bianco. Ma la bollinatura era (quasi) sempre del guru. Ora l’azienda e il blog
passeranno a Davide Casaleggio, il primogenito. L’ultima parola sui post
dovrebbe dirla lui. Ma sui temi più pesanti potrebbe consultarsi con il
Direttorio. E non solo. Altro tema centrale sarà il riordino dei meet up, i
gruppi territoriali. Arriveranno nuove regole: divieto di meet up doppi nella
stessa città, foglio di via per gli iscritti che non partecipano a iniziative e
riunioni. Se ne occuperanno Roberto Fico e Alessandro Di Battista, adoperando
anche Rousseau, la piattaforma interna, dove i gruppi avranno un’area apposita.
Ma non sarà indolore. Ci sono decine di meet up in ebollizione da tempo, come
visto nelle Comunarie, con un tale caos da spingere i vertici a non presentare
liste in cinque città. Un nodo anche in prospettiva Politiche. Vicinissime,
secondo Di Maio. Se si votasse nel 2017, tra qualche mese bisognerebbe
stabilire chi ricandidare degli attuali parlamentari. E va deciso come. Però un
percorso pare delinearsi. Per confermare o meno i parlamentari, gli iscritti
voteranno sul web. Ed è probabile che vengano chiamati a esprimersi in base a
precisi parametri: l’attività svolta da ogni eletto e la sua lealtà alla linea,
in un gigantesco recall. Facile a dirsi, potenzialmente traumatico. Infine, il
sindaco di Parma, il “ribelle” Federico Pizzarotti, che invoca più democrazia
interna. Casaleggio l’avrebbe espulso già due anni fa, ma il Direttorio
tamponò. Di Maio ha più volte provato a ricucire, per poi mollare Pizzarotti a
novembre, quando si presentò in Senato per sollecitare fondi per il Festival
Verdi, assieme all’ex 5Stelle Mussini. L’anno prossimo a Parma si vota, e il
sindaco vuole ripresentarsi. Il M5s gli confermerà appoggio e simbolo? Quasi
impossibile. Ma non si sa mai,<o:p></o:p></div>
<b style="text-align: justify;">Il F.Q. Sabato 16 Aprile
2016 – pag. 8</b><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/15647159947703269587noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3614405263496833194.post-7551578729986466922016-04-15T18:49:00.001+02:002016-04-15T18:50:56.130+02:00#5giornia5stelle del 15 Aprile 2016 - #grazieGianroberto<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhajTyqBi_J5GJSNfQI0U0RemeN46XMPOuCgpQH_j_nvpsDUyB7cyLCGweNLqN_9neK9tgPYO41A6D1ZxpydipN_wCMXOhGEPoiRHIFtkeGfxxbFLsphFaH2Hpq3cIesN5x7t3SNaFTSGTW/s1600/Snapshot_3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhajTyqBi_J5GJSNfQI0U0RemeN46XMPOuCgpQH_j_nvpsDUyB7cyLCGweNLqN_9neK9tgPYO41A6D1ZxpydipN_wCMXOhGEPoiRHIFtkeGfxxbFLsphFaH2Hpq3cIesN5x7t3SNaFTSGTW/s320/Snapshot_3.jpg" width="320" /></a></div>
La settimana del 12 aprile è stata la più triste per il M5S,
quella in cui il nostro fondatore Gianroberto Casaleggio ci ha lasciato
all'improvviso. Ma non ci ha lasciato smarriti e senza bussola, il suo sogno,
il suo messaggio sono scolpiti profondamente nella nostra memoria e nei nostri
intenti: "E'
difficile vincere contro chi non si arrende mai". Il MoVimento
non si arrenderà mai, i portavoce non si arrenderanno mai, e per questo anche
in una difficile settimana non hanno smesso di lavorare per il futuro e per
quel sogno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Alla Camera sono arrivate infatti al capolinea le riforme costituzionali tanto
volute da Renzi e da Maria Etruria Boschi, riforme decise da una maggioranza
illegittima e formata da inquisiti, lobbisti e amici degli amici al centro
dello scandalo Trivellopoli. I portavoce M5S sono usciti dall'aula per non
avallare neppure con la loro presenza un tale scempio, e Luigi Di Maio, Michele
Dall'Orco e Nunzia Catalfo hanno spiegato la nostra mozione di sfiducia ad
un governo che deve solo andare a casa il prima possibile, altro che toccare la
Costituzione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma questa è anche la settimana del referendum contro le
trivelle, e il MoVimento non dimentica la sua stella dell'Energia. Al
Senato si è approvata a larga maggioranza la nostra mozione sulla detrazione fiscale del 65% per
la riqualificazione energetica degli edifici, come spiega Gianni Girotto,
mentre alla Camera Michele Dell'Orco interviene con un'interrogazione sul caso
del Sottosegretario
De Vincenti, ennesimo personaggio legato al governo e coinvolto nello
scandalo Trivellopoli. </div>
<div style="text-align: justify;">
Anche i nostri portavoce a Bruxelles stanno combattendo insieme a noi la
battaglia per il Sì al referendum, una "battaglia di civiltà" come la
definisce Piernicola Pedicini, che invita tutti ad andare a votare. Basta una
matita, basta votare per il Sì e si può cambiare la politica energetica del
Paese, ci ricorda Dario Tamburrano. E se qualche amico non ha ancora
capito perché si deve votare Sì? Gli spiega tutto il portavoce in Sicilia
Giampiero Trizzino, con una bella infografica che non lascerà più spazio a
dubbi. Fatela girare!</div>
<o:p></o:p><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Al Senato, poi, è stata approvata la nostra mozione contro
la piaga della sottrazione
dei bambini da parte di genitori originari di un altro Paese. La
nostra proposta prevede l'istituzione di un coordinamento tra i ministeri per
contrastare tale fenomeno, come spiega Enza Blundo.<o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Infine, buone notizie da Livorno: ce le racconta Gianni Lemmetti,
Assessore al Bilancio. E' stato infatti approvato il Bilancio di Previsione
fino al 2018, che è risultato solido e che grazie alla soppressione del Patto
di Stabilità consentirà di investire ben 20 milioni di euro in opere pubbliche,
di non aumentare tasse e imposte ma anzi abbassare in futuro la TARI. Ottimo
lavoro!</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: windowtext; mso-bidi-font-weight: normal; text-decoration: none; text-underline: none;"><b><i><a href="http://m5s.info/5g5s_15aprile" target="_blank">Clicca
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quello che succede in Parlamento, e che la TV non dice!</a></i></b></span></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/KtWf0T-ravw" width="480"></iframe><br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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