“Voglio essere giudicato per il mio curriculum. Il principio della trasparenza è fondamentale”. Parola di Carlo Freccero, neo consigliere di amministrazione della Rai votato dai parlamentari del Movimento 5 Stelle in commissione di Vigilanza. Un curriculum che parla da sé. Trent'anni di televisione alle spalle, in Italia e all'estero, nella TV pubblica e privata.
Idee politiche chiare ma netta indipendenza da tutti i partiti. Freccero è stato votato dai portavoce 5stelle, ma nessun filo lo ha legato, né lo legherà, mai al M5S. Un profilo competente che non farà né il curatore fallimentare per alimentare conflitti d’interesse né il portatore di interessi di partito. Sì perché i consiglieri scelti da PD e Forza Italia ricalcano esattamente queste caratteristiche: c’è l’uomo
che ha curato la prima campagna elettorale di Renzi, e poi altre 18 campagne sempre a sinistra; c’è l’assistente di un senatore PD; c’è il giornalista che pochi mesi fa lanciava una lista di appoggio a Caldoro come presidente della Campania; c’è l’ex capo ufficio stampa dell’Udc; c’è l’ex presidente
del sindacato dei giornalisti che ha battagliato contro i precari e c’è un ex deputato di Forza Italia. Uno dei peggiori consigli di amministrazione di sempre (Freccero a parte), che non risponde nemmeno ai requisiti formali della stessa Gasparri. La legge che definisce quelle che dovrebbero essere le caratteristiche dei consiglieri: “persone – recita la legge – di riconosciuto prestigio e competenza professionale e di notoria indipendenza, che si siano distinte in attività economiche,
scientifiche, giuridiche, della cultura umanistica o della comunicazione sociale, maturandovi significative esperienze manageriali”.
La bulimia lottizzatrice del Nazareno scavalca a piè pari ogni regola.
Nessun commento:
Posta un commento