Come viaggiare in auto
elettrica felici e contenti senza essere costretti a fermarsi alla stazione di
servizio per ricaricare la batteria. Utopia? No, i primi test sono imminenti
nel Regno Unito, che ha finanziato il progetto con 700 milioni di euro.
Il tallone
d'Achille delle auto elettriche? La ricarica. Non
c'è incentivo all'acquisto che tenga se non c'è una strategia per la diffusione capillare
di stazioni di servizio che permetta ai veicoli di muoversi senza problemi di
autonomia. Ebbene, nel Regno Unito quella visione complessiva c'è. Si
chiama Road Investment
Strategy e prevede, tra l'altro, la presenza di una
stazione di ricarica almeno ogni 32 km sulle autostrade e corsie ''verdi'' di
ricarica con spire annegate nell'asfalto e cabine elettriche a bordo
carreggiata.
Lo studio
di fattibilità commissionato nel 2013 dalla società autostradale Highways England è ormai pronto e il Governo lo finanzierà con 700 milioni di euro. La
sperimentazione è imminente e già nel 2017 saranno
avviati i test pubblici dei primi tratti di strada asfaltata con corsie
dedicate alla ricarica di auto elettriche e ibride plug-in.
La Road Investment Strategy britannica prevede che le corsie
verdi vengano in seguito aperte anche sulle più
importanti strade extraurbane per permettere ai veicoli a zero emissioni,
comprese le ibride con sistemi plug-in, di percorrere lunghe distanze senza
inquinare e senza programmare soste per la ricarica delle batterie. Il Ministro
dei trasporti Andrew Jones vuole che il Regno Unito
diventi il paese leader di questa tecnologia.
Così funzionerà la corsia verde per i veicoli elettrici wireless.
L'ingegnere capo di Highways England,
Mike Wilson, ha detto che entro la fine dell'anno cominceranno i primi
esperimenti su strade chiuse al pubblico, che replicheranno le condizioni
riscontrabili sulle autostrade britanniche. Saranno utilizzati veicoli
elettrici integrati con sistemi di
ricarica wireless.
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