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DI BATTISTA - 11.05.2016 OTTOEMEZZO

11.05.2016 - ALFONSO BONAFEDE (M5S) Unioni civili: tutta la verità in faccia al governo

Reddito di cittadinanza


Come fa ancora qualcuno a parlare del reddito di cittadinanza come di una manovra assistenzialistica? Il reddito di cittadinanza è l'unica soluzione possibile per garantire un'esistenza dignitosa a centinaia di migliaia di italiani nell'attesa di un nuovo lavoro. Il reddito di cittadinanza è l'unica soluzione per non costringere un pensionato minimo a rovistare nelle mondezza (succede ormai in tutte le città italiane, anche in quartieri da sempre benestanti). 
Il reddito di cittadinanza è la più grande medicina per sconfiggere un cancro italiano: il voto di scambio. Chi vive dignitosamente non vende il proprio voto per un buono di benzina. Il reddito di cittadinanza è una delle manovre economiche del M5S!

Il Reddito di cittadinanza è il primo punto del programma del Movimento 5 Stelle.
Negli ultimi mesi, grazie alle continue battaglie del MoVimento, la povertà e la nostra proposta sul reddito di cittadinanza sono diventate protagoniste del dibattito pubblico. Finalmente si parla dei problemi dei cittadini, quelli che fanno sempre più fatica ad arrivare alla fine del mese, quelli che non riescono nemmeno più a comprare le medicine o a pagare il mutuo perché hanno perso il lavoro. Persone sempre più ricattabili dalla mafia, cittadini che non sono più liberi e che sono stati abbandonati completamente dallo Stato .
Il Reddito di cittadinanza aiuta i cittadini che stanno rimanendo indietro ed è una vera e propria manovra economica. Fa aumentare i consumi dei beni primari e, quindi, influisce direttamente sulle piccole e medie imprese che vedono aumentare i propri profitti innescando un circolo virtuoso per lavoratori e imprese.

UN REDDITO PER OLTRE 9 MILIONI DI CITTADINI
FAMIGLIE, GIOVANI E PENSIONATI. ECCO COME FUNZIONA
Se la nostra proposta di legge verrà approvata, ben 9 milioni di cittadini avranno diritto al reddito di cittadinanza, cioè coloro che non hanno alcun reddito o hanno redditi molto bassi. E questo vale per:
  • Famiglie in momentanea difficoltà;
  • Disoccupati in cerca di lavoro;
  • Giovani in cerca di lavoro;
  • Pensionati con la minima;
  • Chiunque improvvisamente perde il lavoro e si trova in difficoltà.

Il Reddito di Cittadinanza è una vera e propria manovra economica del M5S. Rilancia la domanda interna, investe sui centri per l’impiego disinnescando le agenzie interinali e, insieme al micro-credito, investe sulle PMI e sulle start up innovative.
Restituisce dignità ai cittadini come succede in ogni paese civile d’Europa eccetto in Grecia, Ungheria e Italia. Rimette il cittadino e la famiglia al centro della visione politica cercando di dare a tutti la possibilità di progettare o riprogettarsi un futuro.

ESEMPI CONCRETI: QUANTO PERCEPIRO’? 
Una famiglia di tre persone, con genitori disoccupati a reddito zero e figlio maggiorenne a carico: il reddito di cittadinanza per la famiglia sarà pari a 1.560 euro al mese.
Una coppia di pensionati con pensioni minime da 400 euro al mese ciascuno: il reddito di cittadinanza sarà pari ad altri 370 euro al mese, per la coppia, come integrazione al reddito.

POSSO AVERE IL REDDITO ANCH’IO?
Per poter chiedere il reddito di cittadinanza, sono sufficienti questi requisiti:
  • Avere più di 18 anni;
  • Essere cittadino italiano (o cittadino residente proveniente da Stati con cui l’Italia ha trattati bilaterali);
  • Essere disoccupato o inoccupato;
  • Percepire un reddito di lavoro inferiore alla soglia di povertà;
  • Percepire una pensione inferiore alla soglia di povertà
  • (la soglia di povertà, in Italia, per nuclei familiari composti da un unico individuo è di 780 euro al mese. Detta soglia varia in funzione del numero di persone che compongono il nucleo familiare). 

COSA DOVRO’ FARE DOPO?
Se hai diritto a percepire il reddito, per conservarlo ti verrà richiesto di adempiere ad alcune regole:
  • Iscriverti presso i Centri per l’impiego e renderti subito disponibile a lavorare;
  • Iniziare un percorso per essere accompagnato nella ricerca del lavoro dimostrando la reale volontà di trovare un impiego;
  • Offrire la propria disponibilità per progetti comunali utili alla collettività (8 ore settimanali);
  • Frequentare percorsi per la qualifica o la riqualificazione professionale;
  • Effettuare ricerca attiva del lavoro per almeno 2 ore al giorno;
  • Comunicare tempestivamente qualsiasi variazione del reddito;
  • Accettare uno dei primi tre lavori che ti verranno offerti. 

E SE IO HO GIA’ UN LAVORO? 
Se hai un lavoro a tempo pieno ma sei sottopagato, avrai diritto all’integrazione del reddito. La nostra legge ha pensato a te: prevede infatti anche l’introduzione di un salario minimo orario. Nessuno potrà più essere pagato meno di 9 euro l’ora!
Se invece hai un lavoro part time, il tuo salario sarà integrato fino ad arrivare a 780 euro al mese.

E PER LE IMPRESE?
  • Incentivi per le aziende che assumono chi ha reddito di cittadinanza;
  • Laboratori per la creazione di nuove imprese nei Centri per l’impiego;
  • Concessione di beni demaniali per le start up innovative;
  • Concessione delle terre demaniali abbandonate per progetti di recupero agricolo.

LE NOSTRE COPERTURE
Le coperture ci sono! La nostra proposta di legge prevede un costo di quasi 17 miliardi di euro di cui 15,5 miliardi da destinare al sostegno economico (dato avvalorato dall’ISTAT) e 1,4 miliardi per incrementare il fondo per l’abitazione, rafforzare i Centri per l’Impiego e per la creazione di nuova impresa e di start up innovative. Alcune delle nostre coperture sono: Tagli alla spesa della P.A., Taglio alle spese miliari, Aumento tassazione di banche ed assicurazioni, Riduzione pensioni d’oro, Tassazione gioco d’azzardo.
(Fonte: ISTAT Modello di micro-simulazione sulle famiglie. Link:

http:/www.istat.it/it/files/2014/05/Rapporto-annuale-2014.pdf (pag. 228)


Intervista al Prof. Mauro VOLPI


Mauro Volpi è uno dei più autorevoli costituzionalisti del nostro Paese. Professore ordinario all'Università degli Studi di Perugia, studioso delle forme di Stato e di governo di fama riconosciuta e in passato membro del Consiglio Superiore della Magistratura, ha insegnato a lungo diritto costituzionale italiano e comparato in Italia e all'estero.
Abbiamo chiesto al Prof. Volpi un suo parere tecnico sulla nostra proposta di reddito di cittadinanza, ed in particolare,cosa pensa delle affermazioni del Presidente del Consiglio, che non solo rifiuta di considerare la proposta del M5S, ma ha dichiarato di ritenerla addirittura "incostituzionale".
Abbiamo chiesto al Prof. Volpi anche di commentare le recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio, dello scorso 18 luglio all'Assemblea del Pd, il quale facendo riferimento alla riforma costituzionale e della pubblica amministrazione si è espresso così: "Se noi facciamo le riforme, e questo "se" è il punto architrave del sistema, nel 2016 potremo intervenire con una sforbiciata alle tasse".
Ma perché le riforme dovrebbero essere scambiate con la promessa riduzione delle tasse? Quale sarebbe il nesso tra l'approvazione delle riforme oggi per poter intervenire, solo dal 2016, sull'agevolazione delle tasse?
Ascoltate l'intervista del Professore.

2 commenti:

  1. Fabio, ci sono italiani che ancora non hanno capito che è un progetto fattibile, perche così gli è stato detto dai vari politici

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    1. Sono pienamente d'accordo con te. Dobbiamo fare informazione, dobbiamo far conoscere e far partecipare alla vita politica chi oramai è stufo e non ne vuole più sentir parlare. Occorre partecipare alle manifestazioni, informarsi su internet, partecipare ai meet up organizzati nel proprio paese... Dobbiamo cambiare questa Italia e finalmente ne abbiamo l'opportunità. Finalmente ci sono delle persone in Parlamento capaci di battersi per noi cittadini e non per pensare solo a fare i propri interessi. Ti ringrazio per aver commentato questo articolo. Condividilo ai tuoi amici, parlatene.... diffondiamo il pensiero "Pentastellato". Buona notte

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