Riporto di seguito la lettera scritta da un pensionato di Modena, Antonio Bellavia, al premier Matteo Renzi e pubblicata da Affari Italiani
"Caro presidente
del Consiglio,
so che
purtroppo non mi risponderà, temo. Ma ho deciso di scrivere questa lettera ad
Affaritaliani.it, che ringrazio in caso di pubblicazione, per esprimere tutta
la mia rabbia su come è lo stato di questa nostra povera Italia.
Nel 2013 ho votato convintamente Partito
Democratico.
Ero certo della vittoria di Bersani, che stimavo molto. Ora mi trovo un governo
non eletto, un premier che parla di accordi con gli italiani che non è stato
eletto da nessuno. Se ha un briciolo di coraggio faccia come Tsipras, si
dimetta e vada al voto. Ma temo non lo farà mai. Lei e i suoi amici alfaniani
siete troppo attaccati alle vostre poltrone comode.
Credevo
nella sinistra. Sempre votato Pci, Pds, Ds e poi Pd. Ho visto i diritti che abbiamo
acquisito negli anni delle lotte distrutti con il suo Jobs Act. I sindacati che
strappavano le vesti con Berlusconi premier hanno fatto solo finta di
contestarla.
Sulle tasse
è un disastro. Lei taglia i diritti e tagli agli enti locali che poi aumentano la
pressione fiscale ai cittadini, esattamente come facevano i democristiani.
Roma è stata
sfregiata nel mondo con i funerali di Casamonica ma lei o non ha la forza o non ha il coraggio di
far dimettere il sindaco vergognoso.
Sull'immigrazione
assistiamo a una gestione assurda, porte aperte a tutti perché tanti mangiano
soldi (come ha insegnato Mafia Capitale) e guerra tra i poveri. Dove li mettete
i cosiddetti profughi? nei quartieri alti e dei ricchi? No nei quartieri
popolari, con la Chiesa complice e il Vaticano che blatera e non ne ospita
nemmeno uno.
In Europa lei è
il cameriere della Merkel. Sui temi caldi la
Mogherini, sbandierata come grande vittoria, non esiste. E lei è fuori da tutti
i tavoli che contano, sia sull'Ucraina sia sulla Grecia sia sull'immigrazione.
Ci ha raccontato
che l'Italia era fuori dalla crisi ma la disoccupazione grida vendetta. Mio figlio è senza lavoro e
vive con la mia pensione pur avendo 31 anni ed è laureato.
Mi
chiamo Antonio Bellavia, ho 68 anni, ex operaio di Modena. Ho contribuito a
risollevare quest'Italia negli anni difficili, oggi se vado all'estero mi
vergogno di essere italiano. Ho
stracciato la tessera del Pd in mille pezzi e
alle prossime elezioni voterò Grillo o Salvini e tanti come me lo faranno.
Se ne vada,
torni a Firenze. Sta semplicemente distruggendo l'Italia".
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