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Una seduta del Consiglio Comunale di Catania |
Continua
ad essere teso e burrascoso il rapporto tra l’amministrazione comunale egli
esponenti del Movimento 5 Stelle. Dopo essersi scagliati contro l’operato del
presidente della commissione bilancio Vincenzo Parisi per la mancata
pubblicazione dei documenti richiesti sul sito del comune, adesso l’ira dei
grillini si concentra sull'amministrazione e sui ritardi legati alla presentazione
del preventivo 2015. Un iter effettivamente lunghissimo, quello che sta
coinvolgendo il processo di presentazione e che rischia di diventare un consuntivo
se presentato, come si prospetta nel periodo natalizio. “Non bisogna
dimenticare- recita la nota divulgata alla stampa da M5S - che la relazione
della Giunta municipale al consuntivo 2014 appare come una elencazione di
valori e di tabelle inseriti in uno schema “standard” (di quelli che di solito
predispongono gli ordini professionali, l’ANCREL…), con frasi stereotipate. Di
conseguenza è carente delle valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla
base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti,
senza una minima analisi degli scostamenti principali intervenuti rispetto alle
previsioni e senza alcuna motivazione sulle cause che hanno determinato questi
scostamenti, come richiesto dall’art. 231 del Testo Unico degli Enti Locali (D.
Lgs. 267/2000). Ed è proprio per questo che i revisori, nella loro relazione,
suggeriscono all’Ente di “provvedere a massimizzare la relazione con i
contenuti disposti dall’art. 231 del TUEL .Merita anche di essere sottolineato
che l’amministrazione è reticente riguardo ai residui attivi, alcuni dei quali
risalgono addirittura al 1990 (è quindi lecito nutrire forti dubbi sulla
possibilità della loro riscossione), e tace sulla mancata riconciliazione delle
posizioni debitorie/creditorie con gli organismi partecipati dal Comune,
circostanza che ha costretto i revisori, nella loro relazione (pagina 20), a
dare un ultimatum all’amministrazione: “Si evidenzia che la mancata concordanza
obbliga a compiere una precipua analisi volta ad identificare le cause
determinanti le divergenze dei risultati, adottando senza indugio e comunque
non oltre la data dell’esercizio finanziario in corso i provvedimenti necessari
ai fini della riconciliazione delle partite debitorie e creditorie, apponendo,
ove necessario, appositi fondi rischi ed oneri al fine di evitare l’eventuale
insorgere di passività potenziali”.
E
sull’argomento i consiglieri prendono posizioni diverse. Diplomatico e
risolutivo il consigliere Sebastiano Anastasi, che parla di ritardi burocratici
da non condannare troppo duramente: “Nutro profonda stima per questo movimento,
coerente con le sue idee, e molto partecipe all’attività politica cittadina.
Detto questo però, credo che si sia fatta troppa caciare su una vicenda
riconducibile semplicemente a ritardi burocratici. Nessuna omissione. Nessuna
magagna. E sinceramente credo, che tutta questa enfasi mostrata nei confronti
di una questione facilmente risolvibile, rischi di far perdere di credibilità
il Movimento 5 Stelle. Gridare a lupo a lupo può diventare controproducente.”
Della
stessa opinione Niccolò Notarbartolo: “ La falla c’è, il problema di fondo
pure. Ma non si tratta di chissà quale gioco politico. Il preventivo è
semplicemente vittima di alcuni ritardi burocratici, strutturali e particolari.
C’è una doppia responsabilità in questo caso: amministrazione e enti comunali
godono di scarsa capacità di realizzazione progettuale. Ma nulla che non si
possa risolvere con un po’ di pazienza.”
Più severo e perentorio il capogruppo Manlio Messina, che dichiara: “Oramai non
ci stupisce più nulla di questa Disamministrazione, ed anche sul bilancio di
previsione 2015 non perdono occasione per fare proclami per poi fare magre
figure. Ricordo proprio le parole dell’Assessore Girlando quando annunciò con
toni trionfalistici “approveremo il Bilancio di previsione 2015 non oltre il
mese di Marzo dello stesso anno”. Ed invece di parla di Natale o addirittura di
Sant’Agata 2016. Farebbero bene a non chiamarlo bilancio di previsione ma
Consuntivo dato che oramai il 2015 è abbondantemente finito e non si capisce
cosa dovrebbero prevedere. Ma è ovvio che questo ritardo è esilarante da un
verso, ma profondamente preoccupante dall’altro perchè è evidente che la
Disamministrazione Comunale non sa come venirne a capo e soprattutto non sa
come risolvere i grandi nodi dei debiti fuori bilancio e soprattutto il grande
problema delle partecipate e delle conciliazioni, vedi Sidra e questo debito
che pare superi i 30 milioni di euro. Purtroppo la realtà è chiara a tutti
ormai e cioè che la città sprofonda sotto i colpi incessanti di questa giunta
incapace di amministrare una città in grande difficoltà come Catania.”
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