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domenica 14 febbraio 2016

Firme false, in Piemonte patteggiano 9 eletti Pd su 10

Sergio Chiamparino
Corrono a patteggiare nove dei dieci militanti, politici ed eletti del Partito democratico di Torino indagati per le firme false delle liste a sostegno di Sergio Chiamparino alle elezioni regionali del 2014. Venerdì mattina hanno espresso le loro richieste al gup Paola Boemio: le pene andrebbero da un minimo di cinque mesi e venti giorni al massimo di dodici mesi. Solo il 2 marzo si saprà se i sostituti procuratori Stefano Demontis e Patrizia Caputo e il giudice Boemio sono d’accordo. Intanto, però, monta la polemica politica. Secondo l’ex presidente leghista Roberto Cota, decaduto nel 2011 proprio per delle firme false di una lista sostenitrice, c’è stata una “straordinaria sincronizzazione” tra il tribunale torinese e il Consiglio di Stato che giovedì ha respinto i ricorsi della Lega contro Chiamparino. Inoltre Cota nota “la mitezza del trattamento sanzionatorio invocato in rapporto a quello del caso Giovine, che non aveva niente a che fare con la Lega, giudicato molto severamente per un episodio molto meno grave”. Per il Movimento 5 Stelle“ è chiaro che il Partito democratico ha truccato le firme” perché “nove indagati su dieci hanno chiesto il patteggiamento, ammettendo implicitamente la colpa”. Per questa ragione ora chiedono al tribunale civile di velocizzare il trattamento della querela per falso che potrebbe minare la maggioranza facendo decadere fino a otto consiglieri regionali del Pd, tra cui il capogruppo Davide Gariglio e il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus. Inoltre i grillini invocano le dimissioni del consigliere regionale Daniele Valle, uno degli indagati che ha chiesto di patteggiare una pena di sei mesi. Soltanto uno degli indagati, presidente della Circoscrizione 5 della città, ha scelto il rito ordinario puntando a dimostrare la sua innocenza.

Commento personale all'articolo:
Onorevole SERRACCHIANI... la democrazia non è nel DNA del Partito Democratico, non lo è mai stata e non lo sarà mai quindi eviti di pronunciare questa parola in TV (Canale 5 - TG5, edizione delle 20.00 di ieri, 13 febbraio 2016).

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