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DI BATTISTA - 11.05.2016 OTTOEMEZZO

11.05.2016 - ALFONSO BONAFEDE (M5S) Unioni civili: tutta la verità in faccia al governo

mercoledì 4 novembre 2015

VENEZIA - M5S devolve il 60% degli stipendi

Jacopo Berti
Il gruppo veneto: «Già raccolti 100 mila euro in un fondo di solidarietà»
Corre sul web la crociata anti-casta del M5S. «È finita l'ora di delegare, restituiamo il potere ai cittadini», è il mantra di Jacopo Berti, il capogruppo regionale dei pentastellati, che in nome della sospirata democrazia diretta lancia il nuovo portale Lex (https://sistemaoperativom5s.beppegrillo.it/), un sistema operativo che debutta in Veneto e al quale si accede previa iscrizione al blog di Beppe Grillo. A che serve? «È lo strumento che consentirà a tutti coloro che lo desiderano di suggerire, modificare e discutere le proposte di legge del Movimento Cinque Stelle a Palazzo Ferro-Fini, al Parlamento nazionale e a quello europeo. Il primo progetto di legge che mettiamo in discussione è quella anti casta, che prevede l’abolizione dei vitalizi, la riduzione delle spese e delle indennità, l’obbligo di rendicontazione delle spese sostenute. Chi accede al portale potrà commentare, proporre variazioni, offrire il proprio punto di vista e tutti questi interventi letti direttamente dal primo firmatario dei testi legislativi». Nel dettaglio, Berti snocciola cifre e previsioni: «Oggi ogni consigliere regionale riceve uno stipendio di 8500 euro netti al mese, noi abbiamo deciso di trattenerne 3400 e di devolvere il resto a un fondo destinato a opere di rilevanza sociale, che dispone già di 100 mila euro. Aldilà di questo, vogliamo porre fine alla vergogna dei vitalizi, che consente privilegi scandalosi agli ex consiglieri, basti pensare che loro prebende costano 13 milioni l’anno alle casse regionali a fronte dei 9 erogati agli amministratori in carica. E poi la questione indennità, le tipologie previste sono una cinquantina, estese un po’ a tutti i consiglieri: 1500 euro mensili aggiuntivi che, a nostro avviso, devono essere riconosciuti esclusivamente al governatore, agli assessori, al presidente dell’assemblee a quelli di commissione»; è tutto? No, c’è anche il fondo spese mensile: «Così com’è concepito, equivale ad un’integrazione del compenso, 4500 euro che non richiedono rendicontazione. Riteniamo giusto coprire le spese vive, a condizione che il tetto sia abbassato e che siano documentate al centesimo, cosa che noi facciamo già, in rete».
Poteva mancare una frecciata altre forze politiche? Certo che no: «La Lega lancia fumogeni, finge di moralizzare e poi rimanda alle calende greche i tagli veri promessi da Zaia. D’altronde, Umberto Bossi e l’ex tesoriere Belsito sono a processo per una truffa allo Stato da 59 milioni proprio sui rimborsi elettorali». Ce n’è anche per il Pd: «Abbiamo proposto loro di firmare la legge anti casta, hanno rifiutato, terrorizzati».
Filippo Tosatto

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