"Buongiorno a tutti.
Mi dimetto dalla carica di Sindaco.
Il calcolo avrebbe voluto che questo avvenisse quando mi è stato chiesto dal
direttorio, uscita in grande stile, molte polemiche in meno ed una
ricandidatura tra gli applausi. A me non interessa tutto questo, faccio scelte
di principio e non di convenienza. Scelta di convenienza che ha fatto il
Movimento e che, in questo momento, alla luce delle mie dimissioni, si deve
assumere, nei confronti di tutta la città di Quarto, la sua responsabilità.
Scelta dovuta al clamore
mediatico, visto che la posizione del Movimento nei mie confronti è cambiata
così tante volte durante i 15 giorni dallo scoppio del caso Quarto, senza che,
in realtà sia cambiato nulla rispetto nella questione giudiziaria.
Prima gli 8 punti con cui
si dimostra che i voti di De Robbio non sono decisivi e che possiamo continuare
ad amministrare la città. Poi arriva il 6 gennaio e l'attacco mediatico. Io
rimango ancora, e lo sono a tutt'oggi, parte lesa nell'indagine ma il
direttorio, il 9 gennaio, mi comunica con una telefonata che devo dare le
dimissioni.
A quel punto, chiedo un
incontro perchè ritengo di avere pieno diritto che mi venga almeno detto di
persona quanto deciso e perchè. L'incontro avviene il 10 gennaio, prima del
fashmob indetto dai cittadini di Quarto. In quella sede, Roberto Fico, Luigi Di
Maio e Carlo Sibilia, mi propongono di dimettermi il piazza con il loro
appoggio e la loro presenza ma io mi rifiuto, prima di tutto perchè non lo
ritengo giusto nei confronti dei cittadini onesti di Quarto che hanno affidato
a me il loro voto, ed inoltre perchè non avrei avuto modo decidere insieme ai
miei consiglieri, anche loro espressione della volontà dei cittadini, che non
meritavano di apprenderlo in quel modo.
In piazza, durante il flashmob,
in presenza di molti dei consiglieri comunali del M5S della Campania, che erano
lì per sostenermi, sul blog di Beppe Grillo appare un comunicato con cui si
chiedono ufficialmente le mie dimissioni perchè sono accusata di omessa
denuncia, da chi? Dalla magistratura? No! Dal Movimento, anzi, dal direttorio!
Omessa denuncia di una situazione di cui lo stesso direttorio era a conoscenza.
Fino al nuovo cambio di versione delle motivazioni dell'espulsione di cui vengo
a conoscenza solo dinanzi alla Commissione antimafia, in cui mi viene detto che
anche un solo voto della camorra al M5S è fondamentale per chiedere le
dimissioni.
Ed allora chiedo
formalmente da parte mia e da parte dei cittadini di Quarto offesi da questo
voltagabbana continuo, di spiegare perchè i voti che i consiglieri regionali
hanno preso a Quarto sarebbero diversi dai miei.
Perché la coerenza morale non la si può chiedere solo agli altri, la si deve
adottare in primis verso se stessi.
Ed ora veniamo a cosa ha
prodotto tutto questo, a quali sono le conseguenze di questo comportamento
irresponsabile del Movimento.
L'amm.ne del M5S Quarto va
a casa. Dopo il flashmob, ho chiesto ai miei consiglieri se se la sentissero di
combattere una battaglia difficile contro un sistema di potere che ha devastato
Quarto per troppi anni. 15 consiglieri, 15 uomini e donne, hanno detto che
avrebbero lottato con me: li ho guardati negli occhi e ci ho creduto, ma ci ho
creduto solo io a quanto pare.
È iniziato lo stillicidio delle dimissioni dei consiglieri, con motivazioni
ridicole per chi, aggiungo, aveva assunto su di sè la responsabilità di
amministrare un paese. Io ho fatto un giuramento e l'ho rispettato finché ho
potuto. Gli altri credevano di andare a fare una gita fuori porta.
Arriviamo a ieri l'altro,
mi sottopongo alle domande della Commissione Parlamentare antimafia, che si
aggiungono a quelle della Procura in cui sono parte lesa. Una giornata
durissima ma sempre convinta di farlo per ristabilire la dignità alla citta di Quarto
ed a questa amministrazione.
Ieri arrivo in Comune ed
apprendo che anche il presidente del consiglio vuole dimettersi. E' davvero
troppo.
Per tutto quello che vi ho detto ho deciso di lasciare, lascio dopo 7 mesi che
mi sono sembrati anni. Sono stati difficilissimi. La mia non è una resa, è un
gesto di responsabilità e di amore per Quarto che non può continuare ad essere
strumentalizzata e denigrata in questo modo.
A questo punto, ringrazio
le persone che mi hanno accompagnato in questo viaggio con onestà intellettuale
e morale. Le dimenticanze non sono tali.
Ringrazio Andrea Perotti, vicesindaco ed assessore all'ambiente che ha lavorato
e creduto instancabilmente in questo progetto forse anche più di me. Ringrazio
Donatella Alessi, assessore agli affari generali e legali, professionista
capace ed esperta ed amica speciale.
Ringrazio Francesco Pisano,
assessore alla legalità che ha insegnato a molti cosa vuol dire essere una
persona di parola.
Ringrazio i mie consiglieri
Anna Perotti, Giorgio Fontana, Giovanni Lo Sardo, Salvatore di Mare, Daniela
Monfrecola, Vincenzo Di Pinto, Roberta Buiano, Marco Pavia e Gianluca
Carotenuto. A loro che sono rimasti compatti al mio fianco per il bene di
Quarto senza cedere, va il mio ringraziamento più sincero: devono uscire da
quest'aula consiliare a testa alta per aver resistito su una barca in tempesta
senza scappare come topi.
Ringrazio l'opposizione
presente in aula.
Ricordo, inoltre, che nei
prossimi giorni partiranno i lavori per l'illuminazione di due strade e della
Villa Comunale. A Quarto nei prossimi mesi sarebbero dovuti arrivare i primi
risultati del Paes, il patto dei Sindaci, che potrebbe portare a Quarto 40
milioni di euro entro il 2020.
Spero che continuino i
tavoli di lavoro per il dissesto idrogeologico anche senza una guida politica e
amministrativa e così spero che vadano avanti anche i progetti delle nuove
strutture sportive tra cui la tensostruttura ed il progetto sport sociale che
tanti problemi ci ha creato sul territorio e che ha contribuito a tutto questo.
Ora vi saluto."
Rosa
Nessun commento:
Posta un commento