Matteo Renzi e MarcoCarrai |
Apprendo con grande stupore
di notizie circa la probabile nascita di un’Agenzia per la sicurezza
informatica (> http://goo.gl/SxqBZd). Addirittura sembra sia pronto già un
decreto ad hoc. Eppure al #Copasir,
il Comitato parlamentare per la #sicurezza della
Repubblica del quale faccio parte insieme ai colleghi Vito Crimi e Bruno Marton, non è
arrivata nessuna informativa. Stiamo parlando di un’Agenzia che dovrà occuparsi
di hacker e phishing, di #CyberSecurity,
un’Agenzia che avrà quindi fortissimi poteri e che se dovesse essere messa in
mani sbagliate potrebbe sbilanciare irrimediabilmente l’equilibrio democratico
del nostro Paese.
Da quando il MoVimento 5 Stelle è
entrato in Parlamento ha spinto per un serio potenziamento del servizio di
Intelligence. Testimonianza è il fatto che durante la Legge di Stabilità mentre
il Governo investiva prevalentemente le risorse del Paese nell'acquisto di
armamenti e in incentivi per l’industria bellica, il M5S, con i senatori
Marton, Vincenzo
Maurizio Santangelo-Portavoce 5 Stelle e Crimi, chiedeva, con
un emendamento (27.216), finanziamenti per sviluppare il servizio di
Intelligence, in particolare relativi proprio alla cyber-security. Emendamento
bocciato incomprensibilmente al Senato e poi fatto dal governo alla Camera.
Evidentemente non si voleva semplicemente dare meriti al M5S di questa idea
buona e giusta.
Siamo inoltre riusciti, con
un altro emendamento a prima firma Roberta
Lombardi, a blindare 15 dei 150 milioni di euro destinati alla
cyber, per la Polizia Postale.
Ora sembrerebbe che il
governo si sia attivato per la creazione di un’ulteriore Agenzia specifica per
la sola cyber-security, e si sa che, come per l’AISI e l’AISE, ogni agenzia ha
un suo direttore.
Chi sarà questo direttore?
Incredibilmente spunta il nome di Marco Carrai…
Ma chi è realmente Marco
Carrai? (Riporto un pezzo del post di Alessandro Di Battista)
“…in poche parole stiamo
parlando del Gianni Letta di Renzi, il “Cardinal Mazzarino” di Firenze, il
fuoriclasse delle raccolte fondi a sostegno delle campagne elettorali del
Presidente del Consiglio. Uno che sa lavorare molto bene nell’ombra, che ha
parenti importanti (in Toscana suo cugino Paolo è stato fondatore e presidente
della Compagnia delle Opere, il braccio imprenditoriale di Comunione e
Liberazione immischiato nello scandalo EXPO) e ottimi agganci a Tel Aviv.
Carrai soprattutto è un
amico. Il suo nome infatti è salito agli onori della cronaca per quello che è
diventato il classico favore tra imprenditoria e politica: il pagamento
dell’affitto di casa di Renzi a Firenze.”
Trovate altre informazioni
in questo post che vi invito a leggere > http://goo.gl/epMbx7
Carrai è inoltre presidente
degli Aeroporti toscani, ha promesso a tutti una nuova pista entro il 2017.
Manca però la Via (la Valutazione di impatto ambientale). Ed ecco che arriva un
emendamento governativo alla legge di Stabilità che toglie l’obbligo della Via
per l’aeroporto di Firenze. Il M5S insorge e l’emendamento viene ritirato.
Marco Carrai è anche e
soprattutto socio fondatore e presidente di Cys4, una società tutta dedicata
alla sicurezza informatica. Sorgerebbero quindi gravissimi problemi di
conflitto di interessi. Questo il sito della start up di sicurezza informatica
ancora in costruzione: https://cys4.com/
Risulta che Carrai ha
preteso anche la qualifica di “agente segreto” richiedendo quindi le
prerogative e il raggio di azione dei servizi di spionaggio e controspionaggio.
Nessuna smentita da Palazzo
Chigi e ricapitolando, da quanto si evince, sembrerebbe che Renzi stia
lavorando ad una super Agenzia segreta che si occuperà di cyber-security e che
avrà come vertice un suo carissimo amico, lobbista del mondo della “sicurezza
informatica”.
Può un agenzia privata
diventare organo dello Stato?
Il M5S è stato decisivo per
stimolare e dare la spinta propulsiva, dopo anni, ad un serio dibattito in
Parlamento sull'importantissima tematica della cyber-security.
Ricordo che parliamo di una
problematica, quella della "non sicurezza cibernetica", che crea un
danno al nostro Paese stimato in oltre 9 miliardi di euro all’anno.
Il M5S non permetterà che
il governo Renzi distribuisca i 150 milioni di euro agli amici degli amici e
soprattutto, cosa ben più grave, dia incarichi delicati ad imprenditori senza
competenze specifiche ed in palese conflitto di interessi!
Quanto prima chiederemo la
convocazione del Presidente del Consiglio in Copasir per approfondire ogni
aspetto di questa ambigua vicenda.
La democrazia del nostro Paese è messa adesso a dura prova.
Se questa assurda operazione
dovesse andare in porto significherà trasformare i Servizi segreti italiani in
un pericoloso strumento personale, uno strumento di controllo in mano a poche
persone, scelte tra intimi amici, e verrà minacciata in maniera irreversibile
la tenuta democratica del nostro Paese!
Questo non lo possiamo
permettere!
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