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martedì 8 settembre 2015

Il sindaco De Magistris Secondo l’ex magistrato in città “non esiste un’emergenza sicurezza”

“Serve più polizia e Renzi taglia le risorse”


A Napoli non c’è un’emergenza sicurezza, ma queste bande vanno fermate, innanzitutto con più agenti sulle strade. Il Pd, invece di speculare contro di me, dovrebbe ricordarsi che è Renzi a tagliare risorse alle forze dell’ordine”. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris è sotto pressione. La scia di omicidi e agguati ha scatenato le critiche della destra locale, ma anche quelle dei dem. E la Napoli violenta è tornata sulla stampa nazionale, a meno di un anno delle prossime amministrative.

Sindaco, perché questo sangue? La camorra ha rialzato la testa?
In questi anni i clan hanno subito duri colpi: magistratura e forze dell’ordine li hanno disarticolati. Ora abbiamo bande di giovani e giovanissimi che si contendono lo spaccio di droga e il controllo del territorio. Circolano anche in pieno giorno sulle moto, con le armi in pugno, per dimostrare che comandano loro. Imitano i boss alla Gomorra . Ma il loro stile non è certo quello della camorra classica: le mafie non vogliono il clamore nelle strade.
 Come si fermano?
Innanzitutto, con più agenti e carabinieri nelle strade, per posti di blocco e pattugliamenti. E poi serve un lavoro sociale e pedagogico: molti di questi ragazzi sono minorenni.
Lei si è lamentato per i tagli alla sicurezza. Il ministro dell’Interno Alfano le ha risposto annunciando l’invio a Napoli di altri 50 tra polizia e carabinieri. E’ soddisfatto?
È una prima risposta che giudico positiva. Anche perché riconosce la bontà del lavoro fatto in questi anni assieme al prefetto e alle forze dell’ordine. Ma serve anche altro.
Ossia?
La polizia municipale è sotto organico. Servirebbero almeno altri cento agenti, come deterrente alla microcriminalità, e per liberare agenti e carabinieri su altre zone. Noi abbiamo i soldi per assumerli, ma sono bloccati dai vincoli per il patto di stabilità.
Le opposizioni, dalla destra al Pd, le rimproverano di aver spesso rivendicato il calo dei reati in città.
Potrei rispondere che la prevenzione e la repressione della criminalità non rientrano nei poteri di un sindaco. E che il calo dei reati, dal 2013 ad oggi, è certificato dal Viminale. Dopodiché ai pezzi del Pd che mi attaccano, ricordo che al governo del Paese ci sono loro. Perché non ci aiutano ad allentare i vincoli per la stabilità per ottenere più sicurezza?
Un sindaco ha comunque una responsabilità politica.
E infatti da tempo chiedo più risorse per l’ordine pubblico a Napoli, e in primavera avevo già ottenuto l’invio di altri agenti. Ma una cosa è chiara: stiamo cambiando la città, togliendo alla camorra i legami con la politica. Qui non c’è Mafia Capitale.
Quindi?
Il Pd sa di avere responsabilità sul pregresso, come sa che Napoli è molto migliorata. Sono tornati gli investimenti. Avendo difficoltà politiche, strumentalizzano questi crimini. Fanno proprio quello che fa Salvini sull’immigrazione: sciacallaggio.
Sul Mattino , Arturo Scotto di Sel la accusa di autoisolarsi.
Scotto è un parlamentare: io ho un assessore di Sel bravissimo (Ciro Borriello, al Decoro, ndr) e un ottimo rapporto con il partito locale. E comunque non mi sono isolato, ho solo fatto una scelta di autonomia che mi ha avvicinato ai cittadini. Certo, la campagna elettorale si avvicina. E c’è chi prova a dettare condizioni per eventuali accordi.
E Renzi?
Rimanete distanti. Si vanta di ridurre le ferie ai magistrati ma intanto taglia le risorse per la sicurezza.
Di camorra e mafia il premier parla raramente. Ma serve davvero discuterne?
Io apprezzo molto che ne parli Sergio Mattarella, mentre trovo grave che Renzi non ne parli mai. Il suo governo sta facendo davvero poco contro i rapporti tra mafie e politica.

Twitter @lucadecarolis

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