Nella Legge di Stabilità il governo cancella con un colpo di
spugna quello che fino a oggi è stato un argine fondamentale ai traffici della criminalità
organizzata.
L'art.46 comma 4 va ad abrogare la norma contenuta nel
decreto legge n.133 del 2014 che prevedeva per tutti i soggetti della filiera
dei trasporti l'utilizzo
di strumenti elettronici di pagamento, indipendentemente dall'importo.
Un sistema prezioso, questo, per assicurare la tracciabilità dei flussi
finanziari e tenere sotto controllo, prevedendoli, i traffici illeciti della
criminalità organizzata, dal commercio di armi al traffico di droga e di esseri
umani, solo per fare gli esempi più eclatanti.
Il Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento soppressivo per
fare in modo che la norma del 2014 rimanga così com'è e non venga stravolta.
Contemporaneamente, questo governo fa tagli al fondo per il
miglioramento della giustizia, alle dotazioni tecnologiche nella Pa e al
comparto sicurezza. Quest'ultimo, ha subito tagli
complessivi pari a 491.307.031 milioni di Euro, di cui 1 milione e
895 mila euro solo per le spese di funzionamento della Direzione Investigativa
Antimafia.
La direzione verso cui si muove l'azione del governo è
questa: ritrarsi per lasciare i cittadini in balìa delle criminalità organizzate e
delle mafie.
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