Il Vice Presidente della Camera, Luigi DI MAIO |
Governo. Non c' è altra parola d' ordine che i Cinquestelle
abbiano ripetuto più spesso lungo tutto l' anno che si chiude stanotte. L'
hanno lanciata durante il raduno nazionale di Imola. L' ha brandita con cadenza
regolare Luigi Di Maio, fresco di articolo sul Financial Times e di sorpasso
sul premier Renzi nella fiducia nei leader rilevata dai sondaggi.
Ma al momento di maggiore efficacia dello storytelling del
Movimento, corrisponde quello più basso nella pratica amministrativa sui
territori. Almeno a giudicare dallo stato di coesione di alcune delle sedici
giunte Cinquestelle.
Il Sindaco di Gela, Domenico Messinese |
Innanzitutto dal prossimo anno dovrebbero essere quindici. A
Gela il sindaco M5S è già praticamente fuori, messo alla porta da quattro
consiglieri su cinque che gli hanno girato le spalle. La storia è quella di
tanti Comuni italiani che ospitano aziende dal grande impatto ambientale. In
questo caso si tratta dell'Eni, che ha lì una raffineria nella quale sono
previsti pesanti tagli di organico.
Il sindaco Domenico Messinese è accusato dai suoi di tenere
un atteggiamento troppo morbido nei confronti dell'azienda. Per lui, che su due
piedi ha licenziato tre assessori ed è sostenuto ora da un unico consigliere,
si ipotizza il ritiro del simbolo o l' espulsione votata dagli iscritti sul
blog di Grillo già nelle prossime ore.
Viviana Andreotti - M5S Venaria (TO) |
Poi c'è il caso di Venaria Reale. Nel Comune alle porte di
Torino una consigliera Cinquestelle, Viviana Andreotti, ha lasciato la
maggioranza per accasarsi tra i Moderati di Portas. L'addio, deciso dopo il
rifiuto di votare la delibera con la quale il Comune è uscito dall'osservatorio sulla Tav, ha già «mandato sotto» il sindaco in qualche voto
consiliare. La posta in gioco non è solo locale. Cadere a Venaria, o finire in
un' impasse politica, rischia di compromettere le chance di vittoria di Chiara
Appendino, candidata del Movimento per la poltrona di sindaco di Torino.
In provincia di Napoli, a Quarto, il M5S ha addirittura un
consigliere accusato di voto di scambio e tentata estorsione aggravata ai danni
del suo stesso sindaco, Rosa Capuzzo.
Giovanni De Robbio M5S Quarto (NA) |
E poi c'è l' eterno caso-Parma. Federico Pizzarotti, da
sempre voce critica e criticata nel M5S, chiede a ogni occasione l' istituzione
di un meet up nazionale. Un'istanza formale per coordinare i vari livelli del
Movimento. E magari mettere ordine nel disomogeneo corpo politico del M5S,
soprattutto se alle prossime amministrative i Cinquestelle dovessero davvero
moltiplicare il numero di Comuni nei quali sono al governo. Idea però
incompatibile con la teoria orizzontale, diretta e disintermediata che
Casaleggio, molto più di Grillo, ha voluto infondere nella sua creatura
politica al momento della fondazione.
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