Il vicecancelliere Gabriel (Spd): ne accoglieremo milioni Gara di solidarietà ed efficienza nei Länder
Il giorno dopo aver dichiarato che “non si può andare avanti
così”, il vicecancelliere socialdemocratico Sigmar Gabriel ha ufficializzato
che, per qualche anno, “la Germania può accogliere 500.000 profughi”. Annelore
Kraft, vicepresidente dello stesso partito e governatrice del Nord Reno
Westfalia, il Land destinato a ospitare oltre un quinto dei profughi, ha
chiesto risorse per regioni e comuni, sopraffatti dall'emergenza. Kraft è
andata oltre: “Siamo tutti consapevoli che quest'anno il flusso non si fermerà
a quota 800.000”, cioè il quadruplo degli arrivi rispetto al 2014 stimato dal
governo e rivisto al rialzo appena tre settimane fa. L’Unhcr prevede che circa
400.000 persone in fuga attraverso il Mediterraneo faranno richiesta d’asilo in
Europa quest’anno (oltre 366.000 i rifugiati arrivati nel sud Europa da
gennaio). Nel 2016 si potrebbe arrivare a 450.000. Gli amministratori locali
fanno i conti con i bilanci e, soprattutto all'est, anche con una più evidente
insofferenza. Oltre agli applausi e al sostegno concreto con i quali i tedeschi
hanno accolto i treni dei richiedenti asilo arrivati nel fine settimana un po'
dovunque, sono stati segnalati due nuovi roghi a strutture per l'accoglienza.
Un incendio certamente doloso a Ebeleben (Turingia) dove sono bruciati simultaneamente
i tetti di tre abitazioni e l'altro di origini incerte a Rottenburg
(Baden-Württenberg) con cinque feriti. Il partito Alternative für Deutschland
(AfD) ha chiesto la chiusura delle frontiere e la sospensione del Trattato di
Schengen. Le autorità cercano di individuare soluzioni dignitose per ospitare
l'ultima e imprevista ondata di arrivi – 20 mila in un solo fine settimana – durante
il quale la Germania ha esibito il suo volto migliore. Migliaia di volontari si
sono mobilitati per aiutare, animando un’incredibile serie di iniziative dal
“basso”. Angela Merkel, praticamente un'altra donna rispetto a quella che
spiegava alla giovane palestinese che “non possiamo accogliere tutti” (per
parlare con la ragazza e la famiglia bisogna ora passare per un legale), si è
dichiarata orgogliosa del loro atteggiamento.
Quella della Germania è una
mobilitazione silenziosa, fatta di abbracci a sconosciuti, di parole di
conforto, gesti familiari e di regali. La redazione del tg della Ard, prima
rete pubblica federale, propone una mappa interattiva di alcune delle
iniziative più insolite: dal calcio che unisce a Lörrach e a Trier all'impegno
per ricongiungere i nuclei familiari di Nordholz, ai corsi di tedesco di
Treuchtlingen, di Thannhausen, di Passau, di Leverkusen e di Alsdorf (visita
oculistica inclusa). A Dortmund, la capacità del centro di prima accoglienza è
stato portato a 1.350 posti (prima erano mille) e raddoppiata la potenzialità
per il disbrigo delle pratiche di richiesta di asilo: da 300 a 600 al giorno. Landshut
si è risvegliata orgogliosa del servizio del Guardian sull’ospitalità riservata
ai profughi, trasformando il grande tendone per la festa della birra in un
ricovero, tanto che adesso il sito internet del Comune è irraggiungibile, sopraffatto
dal volume di traffico. Qualcuno offre ospitalità a casa propria, almeno per
regalare qualche scampolo di normalità. Naturalmente non tutto è perfetto. Ad
Amburgo un servizio ha svelato le condizioni disumane dei profughi, costretti
anche a dormire sui pavimenti e nel sottoscala. E le norme ancora non prevedono
che le famiglie debbano necessariamente stare unite. Il ministro delle Finanze Schäuble
ha assicurato al Bundestag che la Germania saprà far fronte alla situazione.
Nel bilancio preventivo erano stati inseriti appena 312 milioni, ma saliranno a
6 miliardi. Kraft ha già fatto sapere che solo la “s ua” regione spenderà
quest'anno 1,7 miliardi. Per ora, là dove la politica non è ancora arrivata, è
arrivata la straordinaria generosità dei tedeschi, essi stessi “sorpresi” dal
proprio calore umano.
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