Storico sorpasso del M5S ai
danni del PD. Secondo gli ultimi sondaggi politici per il TG La7 del
2 novembre 2015 Grillo sarebbe davanti a Renzi in caso di ballottaggio.
Ecco tutti i dati.
Negli ultimi sondaggi politici dell’istituto EMG per il TG La7 del
2 novembre 2015 per la prima volta nella storia delle rilevazioni di
questo tipo si registra il sorpasso del M5S sul PD. In
caso di ballottaggio fra i primi due partiti, infatti, il movimento di Grillo e
Casaleggio supererebbe il partito di Matteo Renzi.
Ecco
tutti i dati rilevati nei sondaggi politici dell’istituto EMG per il TG La7 del
2 novembre 2015.
Le intenzioni di voto nei
partiti
Negli
ultimi sondaggi politici dell’istituto EMG per il TG La7 del 2 novembre
2015 si sono registrate le seguenti intenzioni di voto nei partiti politici (tra parentesi le
variazioni percentuali rispetto alla settimana precedente):
PD 32,2% (- 0,3%);
M5S 27,3% (+0,2%);
Lega Nord 14,1% (- 0,2%);
Forza Italia 11,7% (+
0,1%);
Fratelli d’Italia - AN 5,0%
(+ 0,1%);
SEL 3,3% (+ 0,1%);
NCD-UDC (cartello «Alleanza
Popolare») 3,1% (+ 0,3%);
Altri partiti 3,3% (-
0,3%).
La
situazione registrata nelle intenzioni di voto ai partiti degli ultimi sondaggi
politici rimane dunque stabile. Confermati anche i trend delle ultime
settimane: tra i maggiori partiti sale in modo significativo solo il M5S, ormai
stabilmente sopra i livelli registrati nel corso delle ultimi elezioni
politiche nazionali del 2013.
Trend in calo, invece, per PD e
Lega, nonostante entrambi i leader Matteo Renzi e Matteo Salvini continuino a
registrare buoni livelli di consenso nelle rilevazioni sulla fiducia nei leader
politici.
Centrodestra al
ballottaggio
La
grande sorpresa degli ultimi sondaggi politici dell’istituto EMG per il TG La7
del 2 novembre 2015 è la situazione che si verrebbe a creare in caso di ballottaggio.
In caso di ballottaggio tra
M5S e PD, infatti, per la prima volta nella storia delle rilevazioni effettuate
a partire dal 2009, il movimento guidato da Beppe Grillo sarebbe sopra al PD.
Ecco
le percentuali di voto registrate dall’istituto EMG:
M5S 50,6% (+1,1%);
PD 49,4% (-1,1%).
Come
si spiega questo clamoroso risultato? Secondo i sondaggisti, lo spostamento dei
consensi sul M5S in caso di ballottaggio si spiega con i flussi di voto del centrodestra,
molto più mobili rispetto a quelli del centrosinistra.
Qualora,
invece, il centrodestra dovesse allearsi in un listone unico nazionale, allora
la situazione potrebbe essere diversa.
In quest’ultimo caso, infatti, il centrodestra verrebbe dato sopra 30% al di
sopra quindi anche del M5S.
Nel
caso in cui, quindi, il ballottaggio dovesse riguardare PD e listone unico del
centrodestra gli ultimi sondaggi politici dell’istituto EMG per il TG La7 del
2 novembre 2015 rilevano i seguenti risultati:
PD 52,9% (- 0,6%);
LISTONE UNICO CENTRODESTRA
(FI + LEGA + FdI) 47,1% (+ 0,6%).
Di
conseguenza, in questa seconda ipotesi il partito del premier Matteo Renzi
vincerebbe, apparentemente, a mani basse.
La partecipazione attesa
Negli
ultimi sondaggi politici dell’istituto EMG per il TG La7 del 2 novembre
2015 si sono registrate le seguenti percentuali di partecipazione attesa (tra parentesi le variazioni
percentuali rispetto alla settimana precedente):
Indecisi 17,1% (- 0,8%);
Bianca 2,0 (- 0,2%);
Astensione 42,2 (- 0,1%).
Ancora
una volta, quindi, il «primo partito italiano» risulta essere quello del «non
voto».
La fiducia nei leader
politici
Negli
ultimi sondaggi politici dell’istituto EMG per il TG La7 del 2 novembre
2015 si sono registrate le seguenti percentuali di fiducia nei leader politici (tra parentesi le
variazioni percentuali rispetto alla settimana precedente):
Sergio Mattarella 47%
(+1%);
Matteo Renzi 31 (=);
Matteo Salvini 24% (=);
Luigi Di Maio 24% (=);
Silvio Berlusconi 18% (+
1%);
Giorgia Meloni 18% (+ 1%);
Alfano 12% (+ 1%);
Vendola 9% (=).
Nella
fiducia registrata nei confronti dei leader politici quindi la situazione
rimane stabile. Da segnalare gli ottimi livelli di fiducia registrati da Renzi e Salvini, nonostante il sensibile calo
dei rispettivi partiti. Segno che l’epoca dei partiti fortemente personalistici
non è cessata con la fine (vera o presunta?) del berlusconismo.
Nessun commento:
Posta un commento