La diffidenza è doverosa. Nel mondo della politica più che altrove. L'uomo
politico è per sua natura inaffidabile. Chi per i soldi, chi per il prestigio.
Gli unici a non chiedere fiducia cieca sono i parlamentari 5 stelle. Si chiama
pulizia di spirito. Ciò già basta. Si chiama onestà. Il bersaglio è altrove.
I tentativi di infiltrazione
mafiosa dove si legifera sono una caratteristica della vita politica di sempre.
Gli unici a non averlo ancora capito sono gli allocchi. Ciò non vuol dire che
debbano essere accettati ma è così.
Nel Comune di Quarto,
l'unica ad avere commesso un live errore è Rosa Capuozzo. In maniera formale,
quel che doveva porre in essere era sia di fare il punto ai suoi vertici
politici, sia alle autorità competenti. Non lo ha fatto.
Ha avuto paura. Errare è
umano. Nella terra dei ciechi meglio un occhio solo. Il grosso dei 5 stelle ne
ha due.
Nel mondo della politica, il
vero capo è l'elettore. Non attivista, egli è l'unico a non poter essere
espulso. Egli è l'unico a dover essere ascoltato. Egli è l'unico ad avere sia
il compito di vigilare sia il compito di ammonire.
Il sospetto nei confronti di
chi dalla politica potrebbe trarre vantaggio è il minimo dovuto. L'elettore non
certificato è l'unico innocente certo. Anche i parlamentari hanno il dovere di
ascoltare. Sono loro al servizio dell'elettore e non il contrario.
Gli errori possono essere
riparati. In Italia, il PD e Forza Italia sono morti. Unica cosa che deve
ancora avvenire nei 5 stelle per stravincere è l'aggiustamento di rotta.
Vanno eliminati gli errori.
I voti più difficili da ricevere sono quelli di adesso. L'elettore avverso è
per sua natura diffidente. E ha ragione.
Per non danneggiare
l'immagine del Movimento, sia in Beppe Grillo, sia in Gianroberto Casaleggio vi
sono comportamenti ben precisi da dover attivare. I video dei comizi di Beppe
Grillo dai palco sono lì. Li possiamo rivedere quando vogliamo.
Per il ben del movimento,
sia Beppe, sia Gianroberto hanno il dovere di non contraddirsi. "La nostra
è una rivoluzione gandhiana...la nostra rovina sono le banche...il signoraggio...diffidate
sempre...a movimento avviato io e Gianroberto usciremo di scena...le banche
sono i troppo ricchi" – e così via -
Sta avvenendo? No...!! Con
il si, di voti in più ne arriverebbero a valanga. Quel che va capito è questo.
L'altro che sta facendo danni è Gianroberto e gli è stato detto:"O esci in
pista e fai politica dal vivo fra la gente, oppure – per il bene del movimento
– devi dire a chiaro e tondo che di politica non te ne intendi".
Moltissimi non voteranno mai i 5 stelle proprio perchè non gli va giù l'idea di
dover essere coordinati da un novello Bhagavan
Su questa forma di
narcisismo di Casaleggio, la parte avversa vi sta 'giocando' e fa danni. Beppe
no perchè serve ancora come megafono, ma Gianroberto, se davvero vuole bene ai
5 stelle si deve fare da parte e lo deve dire in diretta: "Sono un uomo
d'affari che come tecnico informatico ho aiutato Beppe a mettere su un
movimento di una bellezza unica". Punto. Poi null'altro.
Il narcisismo è una brutta
gatta da pelare. L'avvezzo e il disvezzo dura tre giorni. Basta volerlo. Questo
è un compito che spetta al gruppo parlamentare.
Per non danneggiare
l'immagine del movimento, quel che Grillo e Casaleggio non hanno ancora ben
capito è che quando un 'testimone' viene passato non può più essere ripreso.
Il gruppo parlamentare ha
fatto bene ad espellere il sindaco di Quarto per coerenza; la Capuozzo ha fatto
bene a non dimettersi in rispetto ai cittadini che l'hanno votata ma può fare
di più. Potrebbe iniziare a sostenere - ad es. - che bene hanno fatto i vertici
5 stelle ad espellerla per l'immagine del movimento e che lei - per coerenza
sua personale - continuerà a fare il sindaco del paese come se fosse ancora un
5 stelle.
Con la stessa onestà, la
stessa dedizione e la stessa trasparenza. L'essere onesti, l'essere un vero 5
stelle, non è determinato dal dove siamo iscritti, viene determinato dal come
ci stiamo comportando nella vita.
Nessun commento:
Posta un commento