VIDEO 5 GIORNI A 5 STELLE

DI BATTISTA - 11.05.2016 OTTOEMEZZO

11.05.2016 - ALFONSO BONAFEDE (M5S) Unioni civili: tutta la verità in faccia al governo

giovedì 18 febbraio 2016

Manifestanti davanti al Brancaccio, dove era in corso lo show di Grillo

La comunità gay accusa i 5Stelle: “L’unico ‘vaffa’ l’avete dato ai diritti”
Altro che cattodem, la comunità gay ha espresso il suo giudizio di condanna inappellabile: da martedì sera i 5 stelle sono bersagliati dai messaggi di protesta per la loro decisione sul canguro della legge Cirinnà. Il Movimento assaggia sulla sua pelle (non è la prima volta) l’onda d’urto dell’amata rete, con i social network dei parlamentari e dei fondatori riempiti di insulti e contestazioni.
IL “vaffa day” di grillina memoria si trasforma in “Vaffa gay day”: l’associazione Gay Center minaccia di portare in piazza i suoi attivisti per protestare contro i 5 Stelle. Il primo tentativo è andato in scena ieri sera a Roma, fuori dal teatro Brancaccio, dove è in programma lo spettacolo di Beppe Grillo. Al presidio ha partecipato un centinaio persone, con il portavoce Fabrizio Marrazzo che ha invitato il comico a spiegare la strategia del Movimento sulla Cirinnà: “Ci dica perché il suo ‘vaffa’ alla politica è diventato un ‘vaffa’ alle legge sulle unioni civili”. Il sit-in del Brancaccio è l’ultimo atto di una giornata non memorabile, per i pentastellati. Iniziata con la lite nei corridoi del Senato tra un gruppo di famiglie arcobaleno (spalleggiate da Paola Concia del Pd) e i parlamentari 5 Stelle Paola Taverna e Alberto Airola, e proseguita con un fiume di messaggi in rete (#dietrofrontM5s è rimasto per ore in testa alle tendenze di Twitter) e qualche cedimento all’imbarazzo. Luigi Di Maio, ad esempio, ha fatto scomparire dalla sua pagina Facebook l’intervento pubblicato la sera precedente, cancellando così anche la valanga di commenti negativi che si sono accumulati dopo la scelta di bocciare il canguro.
Non manca, su twitter e dintorni, qualche messaggio di scherno e di protesta anche nei confronti di chi ha ostacolato apertamente il ddl Cirinnà, ovvero il drappello di trenta onorevoli cattolici del Pd, ma in confronto al flusso dedicato ai grillini, è poco più di una carezza. E pure sul blog di Grillo, dove buona parte degli attivisti continua a difendere la scelta del gruppo parlamentare, c’è chi non nasconde il proprio disappunto: “Stiamo perdendo consensi! Tutti mi chiedono cosa cazzo passa per la testa del M5s. Non so come difendervi”, “Giocate sulla vita della gente, volete mettere in difficoltà il Pd e non ve ne frega niente dei diritti delle persone”.

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