Altro che cattodem, la comunità gay ha espresso il suo
giudizio di condanna inappellabile: da martedì sera i 5 stelle sono bersagliati
dai messaggi di protesta per la loro decisione sul canguro della legge Cirinnà.
Il Movimento assaggia sulla sua pelle (non è la prima volta) l’onda d’urto
dell’amata rete, con i social network dei parlamentari e dei fondatori riempiti
di insulti e contestazioni.
IL “vaffa day” di grillina memoria si trasforma in “Vaffa
gay day”: l’associazione Gay Center minaccia di portare in piazza i suoi
attivisti per protestare contro i 5 Stelle. Il primo tentativo è andato in
scena ieri sera a Roma, fuori dal teatro Brancaccio, dove è in programma lo
spettacolo di Beppe Grillo. Al presidio ha partecipato un centinaio persone,
con il portavoce Fabrizio Marrazzo che ha invitato il comico a spiegare la
strategia del Movimento sulla Cirinnà: “Ci dica perché il suo ‘vaffa’ alla
politica è diventato un ‘vaffa’ alle legge sulle unioni civili”. Il sit-in del
Brancaccio è l’ultimo atto di una giornata non memorabile, per i pentastellati.
Iniziata con la lite nei corridoi del Senato tra un gruppo di famiglie
arcobaleno (spalleggiate da Paola Concia del Pd) e i parlamentari 5 Stelle
Paola Taverna e Alberto Airola, e proseguita con un fiume di messaggi in rete
(#dietrofrontM5s è rimasto per ore in testa alle tendenze di Twitter) e qualche
cedimento all’imbarazzo. Luigi Di Maio, ad esempio, ha fatto scomparire dalla sua
pagina Facebook l’intervento pubblicato la sera precedente, cancellando così
anche la valanga di commenti negativi che si sono accumulati dopo la scelta di
bocciare il canguro.
Non manca, su twitter e dintorni, qualche messaggio di
scherno e di protesta anche nei confronti di chi ha ostacolato apertamente il
ddl Cirinnà, ovvero il drappello di trenta onorevoli cattolici del Pd, ma in
confronto al flusso dedicato ai grillini, è poco più di una carezza. E pure sul
blog di Grillo, dove buona parte degli attivisti continua a difendere la scelta
del gruppo parlamentare, c’è chi non nasconde il proprio disappunto: “Stiamo
perdendo consensi! Tutti mi chiedono cosa cazzo passa per la testa del M5s. Non
so come difendervi”, “Giocate sulla vita della gente, volete mettere in
difficoltà il Pd e non ve ne frega niente dei diritti delle persone”.
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