Roberto Fico (M5S) “Vanno
di fretta, vogliono tutelarsi.
E con l’emendamento Pagano rischia pure chi
denuncia la mafia”
Sulle intercettazioni
questo governo è in palese conflitto d’interessi. Vogliono fermarne la
pubblicazione perché molti di loro sono indagati o sotto processo, anche per
via delle registrazioni”. Roberto Fico, deputato e membro del Direttorio dei
Cinque Stelle, è duro: “Preparano un bavaglio per stampa e cittadini”.
Il ministro della Giustizia Orlando promette un ampio
dialogo con la stampa a legge delega appena approvata.
La certezza è che la delega
al governo è totalmente in bianco. E questo perché l’esecutivo vuole smarcarsi
dal Parlamento, avere le mani libere. Non stupisce, visto i problemi giudiziari
dei suoi membri.
In diversi chiedono di riformare le norme sulle
intercettazioni.
La finalità di questa
riforma non mi pare proprio migliorativa. Piuttosto, cercano di impedire la
diffusione delle informazioni, di tutelarsi come casta.
L’emendamento Pagano è stato obiettivamente migliorato.
È stato solo reso più
morbido per quanto riguarda i giornalisti.
Hanno escluso la reclusione quando le intercettazioni fatte di nascosto sono a uso processuale.
Rimane un deterrente per i
cittadini che vogliono denunciare i crimini. Io ricordo le parole del
procuratore Nicola Gratteri: “Ogni cittadino può essere una persona che lotta
contro la mafia”. Ma con questo emendamento l’imprenditore che ha registrato
chi gli ha chiesto il pizzo rischia il carcere. È pazzesco.
Che tempi avrà il testo in aula?
Vogliono fare in fretta. E
possono riuscirci, come ci sono riusciti sulla legge sul finanziamento ai
partiti, tramite cui hanno rubato altri milioni. Tutto questo dimostra l’ipocrisia
della riforma del Senato. Renzi la definisce necessaria per velocizzare il
processo legislativo, ma quando vuole questo Parlamento approva le sue leggi in
tempi brevi.
Cosa farà il M5s?
Domani abbiamo in programma
una conferenza stampa alla Camera, a cui abbiamo invitato tutti i direttori
delle testate giornalistiche. E in questi giorni vogliamo suscitare una
mobilitazione contro la legge.
Il principale obiettivo di Renzi rimane la riforma del
Senato. Come è messo nella conta dei voti?
Alla fine si metteranno d’accordo.
L’utilità personale, quella di conservare la poltrona, prevarrà su tutto.
Il M5s sale nei sondaggi, e già si parla di candidati
premier e squadra di governo. È vero che alla festa di Imola presenterete la
lista dei ministri?
Non presenteremo nessuna
squadra di governo. Sarà solo un evento di partecipazione, incentrato sui temi
e sull’Italia che vorremmo stando al governo.
I parlamentari che parleranno di singoli argomenti
potrebbero sembrare i futuri ministri . . .
Non esiste nessuna
correlazione di questo tipo.
Renzi promette il taglio delle tasse sulla casa, voi il
reddito di cittadinanza. Sono due modelli sociali diversi?
Abbiamo due idee di mondo
differenti. Lui punta sulle trivellazioni e sul petrolio, il M5s sulle energie
rinnovabili e su un nuovo piano energetico. Anche noi vorremmo togliere la
tassa sulla prima casa, ma il reddito è l’assoluta priorità.
Casaleggio sul Fatto afferma che “i profughi vanno accolti
”. Ma spesso le vostre posizioni sul tema sono parse simili a quelle della Lega.
Non abbiamo nulla a che
spartire con Salvini. La nostra posizione è sempre stata chiara: i profughi
vanno redistribuiti nei vari Paesi della Ue. Siamo stati i primi a chiedere la
cancellazione del Regolamento di Dublino e ora tutti convergono su questa
linea.
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