A Genova, pochi giorni fa, un nuovo disastro “fossile”.
Il petrolio sfuggito da un oleodotto inquina il fiume e arriva al mare, creando
una chiazza di dieci chilometri. Alice Salvatore, portavoce in Regione Liguria,
ci mostra le zone colpite mentre i parlamentari Alberto Zolezzi e Carlo
Martelli raccontano cosa c’è dietro al business locale degli impianti
petroliferi.
Matteo Mantero ricorda le proposte del M5S per
superare la dipendenza dal fossile, e infine Alessandro Di Battista e Davide
Crippa parlano in piazza ai cittadini: dobbiamo riuscire a superare il modello
di sviluppo basato sul fossile, ma possiamo farlo solo tutti insieme.
Intanto il DEF arriva nelle aule parlamentari. Laura
Castelli e Barbara Lezzi denunciano come il contenuto reale sia molto diverso
dalla propaganda televisiva, dove il governo non fa che dipingere come rosea
una situazione economica che è invece drammatica per il Paese. Per questo il
M5S vota No al documento.
Da Bruxelles, Laura Ferrara ci porta una buona notizia: è
stata una settimana importante, in cui il Parlamento Europeo ha approvato unarelazione
M5S sulla trasparenza costruita passo passo dai portavoce insieme a
tantissimi cittadini, sulla piattaforma Rousseau. Finalmente in Europa
avremo più trasparenza durante i negoziati e nei trattati, un registro per
tenere traccia dei lobbisti, la tutela dei whistleblowers. Insomma: basta porte
chiuse!
Continuano gli scandali che vedono il PD indiscusso
protagonista. In aula al senato Nunzia Catalfo denuncia i fatti di Caserta:
corruzione, scambio voti, concorso esterno, turbativa d’asta, appalti illeciti,
la fedina penale del Partito Democratico si allunga sempre più. E tra gli
esponenti indagati, addirittura il Presidente del PD in Campania. I cittadini
devono sapere, e soprattutto il parlamento non faccia ancora orecchie da
mercante sull’ennesimo scandalo del partito di maggioranza.
Spy story a Roma. Il nostro Angelo Tofalo, membro Copasir,
ci racconta gli intrighi renziani di cui sono oggetto i servizi segreti:
scelte delicatissime e poltrone importantissime che diventano oggetto di giochi
di Palazzo. Renzi infatti si ostina a voler nominare a tali decisive posizioni
il suo vecchio amico Carrai, quello diventato famoso perché gli prestava casa a
Firenze. Anche se Carrai non ha un curriculum adatto, Renzi vuole conferirgli
una poltrona di consulenza strapagata sulla cybersecurity. Siamo alla
privatizzazione dei servizi segreti, e ai segreti del Paese consegnati a
chissachi?
Continua la campagna per le amministrative, e i nostri
candidati sindaco presentano i loro programmi ai cittadini. Questa
settimana è toccato a Matteo Brambilla a Napoli e a Gianluca Corrado a Milano.
Infine, il M5S non dimentica lo scandalo dei derivati.
Alessio Villarosa denuncia come tali azzardi finanziari abbiano fatto perdere
all’Italia ben 22 miliardi solo negli ultimi 4 anni, mentre la procura nega ai
parlamentari l’accesso alle informazioni relative a tali strumenti. Daniele
Pesco chiede: i cittadini italiani hanno o no il diritto di sapere come
sono stati usati i loro soldi, sperperati al tavolo della finanza speculativa
dai partiti insieme alle banche d’affari?
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