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lunedì 14 settembre 2015

Una strage di bambini al largo della Grecia

MARE ROSSO SANGUE
Si ribalta un barcone, 15 minorenni e 4 neonati bloccati nella stiva.
Salvati in 42 dentro un camion frigo in Austria




Uno, due tre, ancora troppi Aylan vittime di questa infinita tragedia della migrazione, questa volta nel mare “nero”, l’Egeo. Una scena terribile, sconcertante, chi ha assistito racconta di non essere neanche riuscito a piangere. Lacrime pietrificate come i corpi dei piccoli ritrovati nella stiva dell’imbarcazione che si è capovolta al largo dell’isola greca di Farmakonisi, a una quindicina di chilometri dalla Turchia: 15 piccole vittime, più quattro neonati e 20 adulti, questo il contatore dell’ennesima strage, ancora non chiara per dinamiche. Complessivamente sarebbero state salvate 68 persone dalla guardia costiera, mentre in 29 sono riuscite a raggiungere a nuoto la riva. Intanto prosegue senza sosta e a ritmi crescenti, il flusso di migranti dalla Macedonia in Serbia, entrambi Paesi di transito lungo quella che è stata definita la “rotta balcanica”, seguita da migliaia di siriani, afghani, iracheni e africani per poi arrivare in Germania, Austria, Svezia e altre nazioni dell’Europa occidentale. Con nuovi “però”. La Germania reintrodurrà temporaneamente i controlli di frontiera per far fronte alla crisi dei migranti. Come riferisce il portale di Bild, 2.100 poliziotti verranno inviati nella zona di confine con l'Austria. Secondo le anticipazioni della stampa, il governo federale introdurrà anche controlli alla frontiera con la Repubblica ceca e con la Polonia. La sospensione di Schengen, secondo Bild, è previsto che duri circa 30 giorni. Il ministro dell’Interno tedesco, Thomas De Maiziere, ha parlato di "controlli provvisori per arrivare a una procedura ordinata di afflusso" dei migranti che garantisca la "sicurezza". Il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, ha sentito la Merkel trovandosi d'accordo con la cancelliera sul fatto che per mantenere aperti i confini tra i Paesi membri dell'Unione è necessaria una gestione più coesa a livello europeo della crisi dei migranti. Insomma, o si è uniti, o meglio rialzare qualche paletto. E la Commissione europea, stessa, si è sbrigata a specificare che la reintroduzione temporanea dei controlli alle frontiere "è una possibilità eccezionale esplicitamente prevista e regolata" dal codice delle frontiere del Trattato di Schengen "in caso di situazione di crisi" e "la situazione attuale in Germania, a prima vista, appare essere una situazione coperta dalle regole". La decisione tedesca "sottolinea l’urgenza di concordare" sul pacchetto immigrazione.

Tutto bene quindi, nulla di grave, dicono. Eppure il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, ha accusato l’Unione europea di "totale fallimento nella protezione delle frontiere esterne europee", chiedendo "mezzi efficaci per frenare i flussi". Lo ha riferito Die Zeit. Dobrindt appartiene all’Unione cristiano-sociale Csu, alleato bavarese della Cdu della cancelliera Angela Merkel. Chissà se sono stati informati i 1.800 profughi attualmente a bordo di treni in Austria diretti in Germania. Comunque, oggi è previsto un altro capitolo di questa storia-dramma: a Bruxelles c’è l’incontro dei membri del Consiglio interni e giustizia dell’Ue, per dare il via libera alla prima fase dell’agenda Juncker, decisa a maggio scorso e che prevede, per quanto riguarda l’Italia, la ricollocazione di 24mila persone in due anni. Ma l’appuntamento, sottolineano fonti ministeriali, è fondamentale anche per ribadire in Europa le due proposte che il governo italiano ritiene fondamentali per una vera politica europea sull'immigrazione: la revisione dell’accordo di Dublino, che obbliga i migranti a chiedere asilo nel paese in cui hanno fatto ingresso in Europa, e una politica comune sui rimpatri. Su questo fronte non c'è intesa tra i paesi dell’Ue.

Good News: è andata bene a 42 persone, tra cui cinque donne e otto bambini, che viaggiavano stipate nel vano di carico di un camion frigorifero lungo un tratto di autostrada prossimo al confine con la Germania. La polizia le ha scovate e salvate.

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