«Ricandidarmi? Non lo escludo». Così il sindaco Federico Pizzarotti, al ritorno dal raduno nazionale del Movimento 5 Stelle a Imola. Tutti i particolari sulla sua possibile ricandidatura a sindaco di Parma.
Il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti |
Giù dal palco, ma sempre al
centro della scena, tanto da non escludere un’eventuale ricandidatura alle
amministrative del 2017. Gli organizzatori della manifestazione nazionale dei 5
Stelle non hanno concesso a Federico Pizzarotti la possibilità di parlare dal
palco agli attivisti arrivati ad Imola durante il fine settimana, ma questa
esclusione non sembra aver fatto calare la popolarità del sindaco di Parma
all’interno del Movimento.
Essere escluso dall’elenco dei relatori l’ha fatta
arrabbiare?
«Non ho parlato dal palco
ad Imola così come non ho parlato dal palco a Roma l’anno scorso, e questo mi
ha dato la possibilità di parlare con tantissimi consiglieri comunali del
Movimento i quali, rispetto ad un anno fa, non si limitavano a chiedermi
notizie su fatti riportati dai giornali, ma volevano sapere come andava avanti
il lavoro della nostra amministrazione».
A proposito di amministrazione e di consenso, pensa di
ricandidarsi alle elezioni comunali del 2017?
«Non lo escludo, però
voglio sottolineare che è ancora molto presto per parlarne in modo concreto.
Ricordo che ci sono diverse città importanti che andranno al voto questa
primavera, e in molti casi non si conosce ancora il nome del candidato sindaco.
Noi abbiamo davanti ancora un anno e mezzo. Ricordo che in occasione delle
comunali del 2012 (che si tennero il 6 e 7 maggio, ndr) mi presentai a fine
gennaio».
Parma è stata la prima città governata dai 5 Stelle. I nuovi
amministratori chiedono consigli?
«Sì, in tanti ci hanno
chiesto come abbiamo organizzato il modello di raccolta differenziata e come
abbiamo ridotto il debito. Questi sono i due temi che hanno più presa a livello
nazionale, mentre altre questioni locali, tipo la ricostruzione del ponte della
Navetta, restano confinate in un ambito di interesse strettamente parmigiano».
Quando avete vinto le elezioni tutti gli occhi erano puntati
su di voi. Quali suggerimenti vuole dare ad un neo eletto o ad un candidato?
«Mi piacerebbe organizzare
una giornata di formazione, magari a Roma, prima delle elezioni che si terranno
in primavera, per raccontare cosa fa chi già amministra un territorio. L’errore
da evitare assolutamente per un futuro amministratore è quello di creare false
aspettative fra la gente. Bisogna dire fin da subito se l’obiettivo che si
vuole raggiungere richiederà dei sacrifici, e dichiarare i tempi che ci si dà
per ottenere un determinato risultato».
Tornando a parlare di politica nazionale, è vero che ha
lanciato la candidatura a premier di Luigi Di Maio?
«Ad Imola abbiamo fatto un
incontro fra sindaci, e in quell'occasione ho detto che Di Maio è la persona
che, da un punto di vista comunicativo e di esperienza, può essere la più
adatta al ruolo».
Ha avuto modo di parlare con Grillo e Casaleggio?
«Non li ho incrociati e
dopo non ci siamo telefonati».
Il Movimento col tempo è cambiato. Ora i 5 Stelle vanno nei
talk show. Cosa ne pensa?
«E’ la dimostrazione che
avevo ragione quando dicevo che bisognava andare in televisione per far capire
alla gente quello che stiamo facendo».
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