Roberto Fico e Rosa Capuozzo |
I verbali di Quarto La sindaca Capuozzo: “Il Movimento 5
Stelle è scappato di fronte alla lotta contro il malaffare”
Dalle nebbie del caso Quarto affiora qualche luce
incrociando i due verbali di Rosa Capuozzo del 12 e 14 gennaio con quello di
Roberto Fico dell’8 gennaio. Ora sono chiare alcune cose.
La prima: la sindaca (ex) M5S informò dettagliatamente e sin
da subito il presidente della Commissione di Vigilanza Rai delle pressioni
dell’ex consigliere grillino Giovanni De Robbio e gli chiese un intervento. A
luglio però gli parlò solo di contrasti politici. A inizio novembre, invece, in
un periodo successivo alla pubblicazione del dossier anonimo sui giornali con
l’aerofotogrammetria sul sospetto abuso edilizio, la Capuozzo informò Fico sui
suoi incontri con De Robbio che gli faceva vedere le foto aeree della casa, e
della circostanza che il geometra Giulio Intemerato, presunto complice della
tentata estorsione di De Robbio, conservava “l’originale della foto”. “Anche
dopo questi colloqui”, dice la Capuozzo il 14 gennaio al procuratore aggiunto
della Dda di Napoli Giuseppe Borrelli, “non venne iniziato nei confronti di De
Robbio alcun procedimento di espulsione, benché io lo sollecitassi espressamente,
sia pure solo verbalmente”.
La seconda: le versioni di Capuozzo e Fico non combaciano
sul punto della percezione del ricatto e sulla precisione delle informazioni
trasmesse. Lei non parlò di minacce con il deputato napoletano, e qualifica per
la prima volta come tali i comportamenti di De Robbio solo nell’interrogatorio
del 22 dicembre al pm Henry John Woodcock. Lui dice: “La Capuozzo non mi ha mai
raccontato la vicenda nei termini con cui l’ha raccontata al pm” e verbalizza
che la signora gli confermò di non essersi sentita minacciata nemmeno in un
incontro tra i due del 24 dicembre, quando le accuse di tentata estorsione a De
Robbio erano finite sui giornali.
La terza: ancora il 12 gennaio la sindaca non ricordava se
avesse informato Fico degli incontri con De Robbio prima di fine novembre. Due
giorni dopo ha ricordato.
La quarta: appena la Capuozzo informò Fico che la Dda stava
indagando su De Robbio (a fine novembre), è partita la procedura di espulsione,
ufficializzata con una mail del 14 dicembre. A Quarto la maggioranza della
Capuozzo si sta disfacendo. Si sono dimessi altri due consiglieri eletti nel
M5S, non ci saranno subentri, la lista dei candidati si è esaurita. Oggi la
sindaca sarà in commissione Antimafia. Ieri ha attaccato Casaleggio e la scelta
di espellerla, “fatta in una stanza grigia di Milano”. “È inutile avere le mani
pulite se poi le si tiene in tasca – ha detto, citando don Milani – il M5S ha
avuto l’occasione di combattere il malaffare in prima linea con un suo sindaco,
ma ha preferito scappare a gambe levate, smacchiarsi il vestito. Non si
governano così i territori difficili”. Il Pd accusa: “Prima fingono di non
sapere, poi quando sono smascherati abbandonano i loro dirigenti sul territorio”,
ha twittato la vice segretaria Debora Serracchiani.
Nessun commento:
Posta un commento