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DI BATTISTA - 11.05.2016 OTTOEMEZZO

11.05.2016 - ALFONSO BONAFEDE (M5S) Unioni civili: tutta la verità in faccia al governo

martedì 19 gennaio 2016

“Ho detto a Fico del dossier”. Non del ricatto

Roberto Fico e Rosa Capuozzo
I verbali di Quarto La sindaca Capuozzo: “Il Movimento 5 Stelle è scappato di fronte alla lotta contro il malaffare”
Dalle nebbie del caso Quarto affiora qualche luce incrociando i due verbali di Rosa Capuozzo del 12 e 14 gennaio con quello di Roberto Fico dell’8 gennaio. Ora sono chiare alcune cose.
La prima: la sindaca (ex) M5S informò dettagliatamente e sin da subito il presidente della Commissione di Vigilanza Rai delle pressioni dell’ex consigliere grillino Giovanni De Robbio e gli chiese un intervento. A luglio però gli parlò solo di contrasti politici. A inizio novembre, invece, in un periodo successivo alla pubblicazione del dossier anonimo sui giornali con l’aerofotogrammetria sul sospetto abuso edilizio, la Capuozzo informò Fico sui suoi incontri con De Robbio che gli faceva vedere le foto aeree della casa, e della circostanza che il geometra Giulio Intemerato, presunto complice della tentata estorsione di De Robbio, conservava “l’originale della foto”. “Anche dopo questi colloqui”, dice la Capuozzo il 14 gennaio al procuratore aggiunto della Dda di Napoli Giuseppe Borrelli, “non venne iniziato nei confronti di De Robbio alcun procedimento di espulsione, benché io lo sollecitassi espressamente, sia pure solo verbalmente”.
La seconda: le versioni di Capuozzo e Fico non combaciano sul punto della percezione del ricatto e sulla precisione delle informazioni trasmesse. Lei non parlò di minacce con il deputato napoletano, e qualifica per la prima volta come tali i comportamenti di De Robbio solo nell’interrogatorio del 22 dicembre al pm Henry John Woodcock. Lui dice: “La Capuozzo non mi ha mai raccontato la vicenda nei termini con cui l’ha raccontata al pm” e verbalizza che la signora gli confermò di non essersi sentita minacciata nemmeno in un incontro tra i due del 24 dicembre, quando le accuse di tentata estorsione a De Robbio erano finite sui giornali.
La terza: ancora il 12 gennaio la sindaca non ricordava se avesse informato Fico degli incontri con De Robbio prima di fine novembre. Due giorni dopo ha ricordato.
La quarta: appena la Capuozzo informò Fico che la Dda stava indagando su De Robbio (a fine novembre), è partita la procedura di espulsione, ufficializzata con una mail del 14 dicembre. A Quarto la maggioranza della Capuozzo si sta disfacendo. Si sono dimessi altri due consiglieri eletti nel M5S, non ci saranno subentri, la lista dei candidati si è esaurita. Oggi la sindaca sarà in commissione Antimafia. Ieri ha attaccato Casaleggio e la scelta di espellerla, “fatta in una stanza grigia di Milano”. “È inutile avere le mani pulite se poi le si tiene in tasca – ha detto, citando don Milani – il M5S ha avuto l’occasione di combattere il malaffare in prima linea con un suo sindaco, ma ha preferito scappare a gambe levate, smacchiarsi il vestito. Non si governano così i territori difficili”. Il Pd accusa: “Prima fingono di non sapere, poi quando sono smascherati abbandonano i loro dirigenti sul territorio”, ha twittato la vice segretaria Debora Serracchiani.

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