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mercoledì 20 gennaio 2016

“Ora non impediscano alla gente di decidere"

Michele Emiliano - Presidente
della Regione Puglia
Se insiste l’esecutivo rischia di spingere milioni di italiani a scegliere il No anche sull’abolizione del bicameralismo
Questo referendum è come quei bambini che hanno una forte determinazione e non si fanno soverchiare dal destino”. Per Michele Emiliano, governatore della Puglia, quello sulle trivelle sarà un referendum molto politico “che chiama a esprimere il proprio punto di vista sulla politica energetica. Tutti coloro che non vanno neanche più a votare, su una vicenda del genere si sentiranno invece coinvolti”. Presidente Emiliano, come reagirà il governo ? Mi auguro che la sua risposta non sia stizzita, che non elabori una norma che definisco ‘ammazza-referendum’. In che senso? Ricostruiamo i passaggi: nei mesi scorsi il governo, invece di desiderare di coinvolgere il popolo italiano nella discussione sul piano energetico, ha preferito non esprimere il suo punto di vista, né a favore né contro le cosiddette trivellazioni. Si è limitato ad agire in modo burocratico, come se un permesso di prospezione di idrocarburi fosse una pratica per il passaporto. Poi, quando dieci Regioni di Italia, per la prima volta, hanno chiesto un referendum, si è spaventato e senza fare dichiarazioni ha introdotto un emendamento nella legge di stabilità che mirava ad accogliere, almeno così si diceva nei corridoi di Palazzo Chigi, le istanze referendarie. Beh, non vorrei ci riprovasse, facendo oltretutto un errore politico molto grave. Che tipo di errore? Il governo è mosso, temo, da un solo desiderio: evitare che al referendum costituzionale vadano a votare anche le persone che di solito non ci vanno, tutte quelle che hanno perso fiducia nelle istituzioni ma che potrebbero smuoversi per queste istanze. Crede che i due referendum si sovrapporranno? Non vedo perché no. È chiaro che il governo ha cercato di evitare questa ipotesi. E se dovesse insistere, rischia di provocare l’effetto contrario. Milioni di italiani, di fronte a un tale atteggiamento del Pd e del governo potrebbero anche votare No al referendum costituzionale perché non gli si consente di esprimere il proprio parere. Che relazione c’è tra i due referendum? Le Regioni hanno finalmente scoperto, dopo essere state sistematicamente umiliate dal governo centrale, che cinque consigli possono davvero chiedere e ottenere un referendum. Un’opportunità di cui i dovrebbero diventare più consapevoli.
VDS

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