Michele Emiliano - Presidente della Regione Puglia |
Se insiste l’esecutivo
rischia di spingere milioni di italiani a scegliere il No anche sull’abolizione
del bicameralismo
Questo referendum è
come quei bambini che hanno una forte determinazione e non si fanno soverchiare
dal destino”. Per Michele Emiliano, governatore della Puglia, quello sulle
trivelle sarà un referendum molto politico “che chiama a esprimere il proprio
punto di vista sulla politica energetica. Tutti coloro che non vanno neanche
più a votare, su una vicenda del genere si sentiranno invece coinvolti”.
Presidente Emiliano, come reagirà il governo ? Mi auguro che la sua risposta
non sia stizzita, che non elabori una norma che definisco ‘ammazza-referendum’.
In che senso? Ricostruiamo i passaggi: nei mesi scorsi il governo, invece di
desiderare di coinvolgere il popolo italiano nella discussione sul piano
energetico, ha preferito non esprimere il suo punto di vista, né a favore né
contro le cosiddette trivellazioni. Si è limitato ad agire in modo burocratico,
come se un permesso di prospezione di idrocarburi fosse una pratica per il
passaporto. Poi, quando dieci Regioni di Italia, per la prima volta, hanno
chiesto un referendum, si è spaventato e senza fare dichiarazioni ha introdotto
un emendamento nella legge di stabilità che mirava ad accogliere, almeno così
si diceva nei corridoi di Palazzo Chigi, le istanze referendarie. Beh, non
vorrei ci riprovasse, facendo oltretutto un errore politico molto grave. Che
tipo di errore? Il governo è mosso, temo, da un solo desiderio: evitare che al
referendum costituzionale vadano a votare anche le persone che di solito non ci
vanno, tutte quelle che hanno perso fiducia nelle istituzioni ma che potrebbero
smuoversi per queste istanze. Crede che i due referendum si sovrapporranno? Non
vedo perché no. È chiaro che il governo ha cercato di evitare questa ipotesi. E
se dovesse insistere, rischia di provocare l’effetto contrario. Milioni di
italiani, di fronte a un tale atteggiamento del Pd e del governo potrebbero
anche votare No al referendum costituzionale perché non gli si consente di
esprimere il proprio parere. Che relazione c’è tra i due referendum? Le Regioni
hanno finalmente scoperto, dopo essere state sistematicamente umiliate dal
governo centrale, che cinque consigli possono davvero chiedere e ottenere un
referendum. Un’opportunità di cui i dovrebbero diventare più consapevoli.
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