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DI BATTISTA - 11.05.2016 OTTOEMEZZO

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martedì 15 settembre 2015

Sul blog Il leader M5S: “Andrò in galera come Pertini e Mandela

“Diffamò un prof pro-nucleare”
Grillo rischia un anno in carcere


Un anno di carcere, senza la sospensione condizionale della pena, per aver diffamato un docente di Ingegneria dell’Università di Modena. Questa la condanna inflitta ieri dal Tribunale di Ascoli Piceno a Beppe Grillo. I giudici hanno ritenuto fondata la denuncia di Franco Battaglia. La vicenda risale al 2011, quando il leader del M5s, durante un comizio per il referendum sul nucleare, attaccò le posizioni di Battaglia che pochi giorni prima era stato ospite della trasmissione Rai Annozero. “Vi invito a non pagare più il canone, io non lo pago più - aveva detto Grillo - perché non puoi permettere a un ingegnere dei materiali, nemmeno del nucleare, parlo di Battaglia, un consulente delle multinazionali, di andare in televisione e dire (...) che a Chernobyl non è morto nessuno. Io ti prendo a calci nel culo e ti sbatto fuori dalla televisione, ti denuncio e ti mando in galera”. Oltre alla condanna, i giudici hanno accordato al professor Battaglia una provvisionale di 50 mila euro. Verdetto severo, anche alla luce della richiesta del pm, appena 6 mila euro e niente carcere.

IMMEDIATA la risposta del comico genovese. “Beppe Grillo condannato a un anno di prigione!”. Questo il titolo con cui ha aperto il suo blog. Appena sotto la risposta: “Se Pertini e Mandela sono finiti in prigione potrò andarci anch’io per una causa che sento giusta e che è stata appoggiata dalla stragrande maggioranza degli italiani al referendum”. Franco Battaglia ha commentato così: “Immagino che Grillo farà appello e cercherà di arrivare alla prescrizione, che sarà nel 2020. In quattro anni avrebbe potuto chiedermi scusa e invece non lo ha fatto. Ora mi auguro che si faccia un po’ di servizi sociali, come Berlusconi...”. Quella di ieri non è la prima condanna per diffamazione. Anche per questo i giudici hanno aggiunto l’aggravante delle recidiva. Nel 2003 Grillo ha patteggiato una causa con il premio Nobel Rita Levi Montalcini che chiamò “vecchia p...”. Nel 2012 il comico è stato condannato in secondo grado per aver diffamato la Fininvest. Nel 2013, infine, la Cassazione ha reso definitiva la sentenza per aver diffamato nel 2003 l’allora sindaco di Asti e parlamentare di Forza Italia, definendolo “tangentista”.

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