da LaSicilia.it
Luigi Di Maio Vice Presidente della Camera dei Deputati |
MISTERBIANCO - «Parlare del
governatore Rosario Crocetta» e della «sua giunta numero 999 è inutile... ». Lo
ha affermato il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, a margine di un
incontro a Misterbianco.
«Sto incontrando e
incontrerò ancora - ha aggiunto l’esponente del M5s - decine di imprenditori
siciliani che non hanno chiesto mai alcunché alla politica e che fanno le cose
senza politica e ad altissimo livello nel mondo. Questo il motore propulsivo
dell’Isola e più in generale del Paese».
A margine dell’incontro a Misterbianco, il
vicepresidente della Camera ha parlato di Giustizia: «Se magistrati e
maggioranza smettessero di litigare e cominciassero a lavorare insieme per fare
funzionare meglio la giustizia farebbero un favore agli italiani. Di certo
questo governo non ha nessuna credibilità, visto ha dentro degli indagati».
Per l’esponente del
Movimento 5 stelle «ci vuole il coraggio di Alfano per parlare di giustizia,
visto che ha due senatori che dovrebbero stare in galera e che invece, grazie all'immunità parlamentare stanno a Palazzo Madama in questo momento, e un
sottosegretario indagato». Secondo Di Maio «il sistema giudiziario non migliora
se la politica ha paura di essere arrestata».
Quanto alla legge di Stabilità «c’è scritto chiaro e tondo che l’anno
prossimo i cittadini avranno 3,5 miliardi di euro in meno nella sanità, la
stessa somma che serve per tagliare la Tasi: si tagliano i soldi per la Tasi
prendendoli dalla Sanità».
«Io credo - ha aggiunto
l’esponente del Movimento 5 stelle - che si possano invece fare tutte e due le
cose: tagliare la Tasi e dare un migliore sistema sanitario ai cittadini
italiani».
Sul Governo aggiunge: «Purtroppo
durerà in carica molto perché si tengono per mano per interessi personali. Il
nostro compito è farli cadere prima e andare a votare perché solo le elezioni
possono salvare questo Paese».
Il nome del candidato
premier del Movimento 5 stelle, Di Maio invita a «chiederlo agli italiani»
perché, spiega, «saranno loro a sceglierlo, ma - osserva - visto che non ci
sono elezioni in vista non abbiamo formato una squadra di governo per questo».
L’esponente 5 stelle
auspica che «in Italia si smetta di governare con i sondaggi, preferendo i
referendum: i politici ascoltino i cittadini e governeranno meglio».
«Un altro problema -
aggiunge - è che nel nostro Paese si ascoltano di più imprenditori e non gli
imprenditori veri, come è accaduto in Sicilia dove gli investimenti a pioggia
poi sono andati perduti».
«L’eventuale assegnazione
del premio di maggioranza alla
coalizione e non alla lista è un segnale di debolezza da parte del governo
Renzi».
«E la conferma che ha paura
del Movimento 5 stelle ma soprattutto dichiara chiaramente di volere imbarcare
Verdini, Tosi e gente che se gli elettori del Partito democratico nel 2013 li
avessero soltanto sentito nominare non avrebbe votato mai Pd. Non mi spaventa
alcun cambio della legge elettorale, ma il fatto che il Parlamento dovrà ancora
impantanarsi per mesi, spendendo 100mila euro al giorno, per cambiarla di
nuovo: chiediamo a qualunque persona se la loro priorità del Paese è cambiare
la legge elettorale».
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