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domenica 25 ottobre 2015

Di Maio: «Parlare del Governo Crocetta? Ma se ha fatto la Giunta numero 999... »


Luigi Di Maio Vice Presidente
della Camera dei Deputati
MISTERBIANCO - «Parlare del governatore Rosario Crocetta» e della «sua giunta numero 999 è inutile... ». Lo ha affermato il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, a margine di un incontro a Misterbianco.
«Sto incontrando e incontrerò ancora - ha aggiunto l’esponente del M5s - decine di imprenditori siciliani che non hanno chiesto mai alcunché alla politica e che fanno le cose senza politica e ad altissimo livello nel mondo. Questo il motore propulsivo dell’Isola e più in generale del Paese».
A margine dell’incontro a Misterbianco, il vicepresidente della Camera ha parlato di Giustizia: «Se magistrati e maggioranza smettessero di litigare e cominciassero a lavorare insieme per fare funzionare meglio la giustizia farebbero un favore agli italiani. Di certo questo governo non ha nessuna credibilità, visto ha dentro degli indagati».

Per l’esponente del Movimento 5 stelle «ci vuole il coraggio di Alfano per parlare di giustizia, visto che ha due senatori che dovrebbero stare in galera e che invece, grazie all'immunità parlamentare stanno a Palazzo Madama in questo momento, e un sottosegretario indagato». Secondo Di Maio «il sistema giudiziario non migliora se la politica ha paura di essere arrestata».
Quanto alla legge di Stabilità «c’è scritto chiaro e tondo che l’anno prossimo i cittadini avranno 3,5 miliardi di euro in meno nella sanità, la stessa somma che serve per tagliare la Tasi: si tagliano i soldi per la Tasi prendendoli dalla Sanità».

«Io credo - ha aggiunto l’esponente del Movimento 5 stelle - che si possano invece fare tutte e due le cose: tagliare la Tasi e dare un migliore sistema sanitario ai cittadini italiani».
Sul Governo aggiunge: «Purtroppo durerà in carica molto perché si tengono per mano per interessi personali. Il nostro compito è farli cadere prima e andare a votare perché solo le elezioni possono salvare questo Paese».
Il nome del candidato premier del Movimento 5 stelle, Di Maio invita a «chiederlo agli italiani» perché, spiega, «saranno loro a sceglierlo, ma - osserva - visto che non ci sono elezioni in vista non abbiamo formato una squadra di governo per questo».
L’esponente 5 stelle auspica che «in Italia si smetta di governare con i sondaggi, preferendo i referendum: i politici ascoltino i cittadini e governeranno meglio».
«Un altro problema - aggiunge - è che nel nostro Paese si ascoltano di più imprenditori e non gli imprenditori veri, come è accaduto in Sicilia dove gli investimenti a pioggia poi sono andati perduti».
«L’eventuale assegnazione del premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista è un segnale di debolezza da parte del governo Renzi».


«E la conferma che ha paura del Movimento 5 stelle ma soprattutto dichiara chiaramente di volere imbarcare Verdini, Tosi e gente che se gli elettori del Partito democratico nel 2013 li avessero soltanto sentito nominare non avrebbe votato mai Pd. Non mi spaventa alcun cambio della legge elettorale, ma il fatto che il Parlamento dovrà ancora impantanarsi per mesi, spendendo 100mila euro al giorno, per cambiarla di nuovo: chiediamo a qualunque persona se la loro priorità del Paese è cambiare la legge elettorale».

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