Evento straordinario e rischi per l'ordine pubblico. Sarebbero queste le due motivazioni alla base del rinvio al 2017 delle elezioni comunali a Roma. Quella che sembrava una boutade dei grillini sta prendendo corpo. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi...
Evento straordinario
e rischi per l'ordine pubblico. Sarebbero queste le due motivazioni alla
base del rinvio al 2017 delle elezioni comunali a Roma. Quella che sembrava una
boutade dei grillini sta prendendo corpo. Dopo le uscite del capogruppo Pd al
Senato, Luigi
Zanda, e del vice-ministro dell'Interno Filippo Bubbico (che ad Affaritaliani.it ha
affermato che il rinvio è "tecnicamente possibile") arriva da fonti
dem vicine all'esecutivo la conferma: il presidente del Consiglio, Matteo
Renzi, d'accordo con il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, starebbe prendendo in
seria considerazione l'ipotesi di un decreto urgente, da varare nei prossimi
mesi, per prolungare il commissariamento della Capitale fino alla fine del
2016. La motivazione è la concomitanza con il Giubileo voluto da Papa Francesco. Un
evento definito dal governo "straordinario" e che non si
concilierebbe con una campagna elettorale presumibilmente accesa e infuocata. La probabile presenza in
città di centinaia di migliaia di pellegrini, provenienti da tutto il mondo,
potrebbe - secondo Palazzo Chigi e il Viminale - creare non pochi problemi di
sicurezza, ordine pubblico e controllo del territorio. Se davvero si arrivasse
al rinvio al 2017 del voto, dopo le dimissioni di Ignazio Marino, lo scontro
politico assumerebbe toni infuocati. Le opposizioni, dal M5S al Centrodestra, sono pronte a gridare allo
scandalo e ad accusare Renzi di non far votare i romani in quanto teme una
debacle senza precedenti per il Pd.
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