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lunedì 9 novembre 2015

PD E FORZA ITALIA CON LE MANI NELLA MARMELLATA

Tutto il mondo è paese. Anche a Strasburgo, nel silenzio generale dei media, abbiamo assistito al più classico dei "magna magna". Il Parlamento ha appena votato un ulteriore incremento delle spese amministrative per l'anno 2016 a favore di chi già l'Europa la comanda. Se pensavate che solo in Italia ci fosse il contributo pubblico alla politica introdotto in forma illegale, a Bruxelles sono riusciti a fare ancora peggio. Perché nel corso degli anni a essere aumentati sono soprattutto i finanziamenti ai cosiddetti partiti politici europei e alle fondazioni. Quest'ultime, in particolare, giocano un ruolo non ben precisato: dovrebbero svolgere attività di osservazione, analisi e arricchimento del dibattito sui temi di politica pubblica europea, come se tutte le strutture già a disposizione non bastassero. Non citiamo nemmeno la doppia sede per la plenaria (Belgio più Francia), caso unico al mondo che si sta cercando di eliminare (è stato approvato più volte l'emendamento), ma che il Consiglio fa finta di non vedere per l'opposizione dei transalpini.
I NUMERI NERO SU BIANCO
Non ci credete? Guardate voi stessi questi dati, da cui palesemente si evince come siano aumentati i rimborsi in maniera spropositata. I "partiti", in particolare, mangiano soldi pubblici sin dal 2004, dal 2008 vengono ingrassate anche le fondazioni.
Partiti politici
- 2016 (previsione): 31.400000 Euro
- 2015 (stanziamenti): 28.350084 Euro
- 2014 (esecuzione): 27.713795 Euro
- 2013 (esecuzione): 21.585794 Euro
- 2012 (esecuzione): 18.900000 Euro
- 2011 (esecuzione): 17.289881 Euro
- 2010 (esecuzione): 13.954330 Euro
- 2009 (esecuzione): 10.512377 Euro
- 2008 (esecuzione): 10.339866 Euro
Fondazioni politiche
- 2016 (previsione): 18.700000 Euro
- 2015 (stanziamenti): 16.668000 Euro
- 2014 (esecuzione): 13.393988 Euro
- 2013 (esecuzione): 12.400000 Euro
- 2012 (esecuzione): 11.955272 Euro
- 2011 (esecuzione): 11.095390 Euro
- 2010 (esecuzione): 8.778850 Euro
- 2009 (esecuzione): 6.365561 Euro
- 2008 (esecuzione): 4.268630 Euro
LA PROTESTA DEL M5S EUROPA
L'incremento è stato costante e notevole. Nel corso di una sola legislatura, infatti, i fondi sono stati addirittura triplicati. Una cosa inaccettabile visti i sacrifici che le istituzioni europee chiedono ai cittadini grazie alle indifendibili politiche d'austerità, un fatto sinceramente imbarazzante a cui il Movimento 5 Stelle ha provato a mettere una pezza. Sotto la lente d'ingrandimento dei portavoce in Europa sono finiti anche stipendi, salari e indennità dei deputati, oltre a quelli di funzionari e burocrati di vario genere. Per non parlare d'interi carrozzoni per cui servirebbe una revisione radicale, come il "Comitato economico e sociale europeo" e del "Comitato delle Regioni".


MANI NELLA MARMELLATA
Il Partito Democratico (seduto tra le fila dell'S&D), Forza Italia e NCD (inclusi nel PPE) non si sono lasciati scappare l'occasione di incamerare ulteriori soldi pubblici. Ma questa volta li abbiamo presi con le mani nella marmellata, perché sugli emendamenti del Movimento 5 Stelle Europa è stato richiesto il voto elettronico, che viene registrato con nome e cognome per ogni eurodeputato. Eccoveli, dunque, gli italiani che hanno votato per non ridursi lo stipendio, per ingrassare il partito europeo, per finanziare ulteriormente i burocrati che tanto dicono di combattere (a voce) nel talk show nostrani. VERGOGNA!
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S&D (Partito Democratico): Benifei, Bettini, Bonafè, Bresso, Briano, Caputo, Chinnici, Cofferati, Costa, Cozzolino, Danti, De Castro, De Monte, Gentile, Giuffrida, Gualtieri, Kyenge, Morgano, Mosca, Panzeri, Paolucci, Pittella, Sassoli, Soru, Toia, Viotti, Zanonato, Zoffoli.
PPE (Forza Italia, NCD, UDC): Cesa, Cicu, Cirio, Comi, Dolfmann, Gardini, La Via, Martusciello, Matera, Maullu, Mussolini, Patriciello, Pogliese, Salini, Tajani.
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L'intervento di Marco Zanni in seduta plenaria prima del voto:

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