Tutti al centro o al
sud. Il numero degli inceneritori da realizzare in Italia è otto: lo prevede
l’ultima bozza del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri oggi
all’esame della Conferenza delle Regioni. Uno per ognuna di queste Regioni:
Marche, Lazio, Campania, Abruzzo e Sardegna. Poi ancora due in Sicilia e il
potenziamento dell’esistente in Puglia. In totale la capacità dei nuovi
impianti ammonta a 1,83 milioni di tonnellate all’anno. Le associazioni
ambientaliste ribadiscono il No anche al nuovo testo. “Pur riducendo gli
inceneritori, conferma gli assunti erronei di quello precedente, a partire da
quello principale: pretrattamento dei rifiuti urbani residui (Rur) uguale inceneriment
o”, scrivono Zero Waste Italy, Fare Verde, Greenpeace, Legambiente e Wwf Italia
al ministero dell’Ambiente. “Si continua a puntare sull'incenerimento –
proseguono – quando l’andamento della produzione di rifiuti solidi urbani è da
anni in calo. E la bozza presuppone che per corrispondere alle necessità di
trattamento del rifiuto sia necessario far passare il Rur attraverso sistemi di
trattamento termico. Ma non è così, e lo ribadiamo al ministro dell’Ambiente
Galletti”.
Il Fatto Quotidiano
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DI BATTISTA - 11.05.2016 OTTOEMEZZO
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mercoledì 20 gennaio 2016
Oggi l’esecutivo vara gli 8 inceneritori - Proteste ecologiste
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