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DI BATTISTA - 11.05.2016 OTTOEMEZZO

11.05.2016 - ALFONSO BONAFEDE (M5S) Unioni civili: tutta la verità in faccia al governo

lunedì 8 febbraio 2016

Libertà di coscienza. Il Movimento resta diviso dopo il post di Grillo. Giarrusso: “No alle porcate”


Nicola Morra (M5S)
Morra indica la terza via ai Cinque stelle: “Sì alla Cirinnà anche senza adozioni gay” 
Il day after sul caos delle Unioni civili fa esultare solo Angelino Alfano, pronto a votare il sì alla Cirinnà senza la stepchild adoption: “Togliete le adozioni e il simil matrimonio e prendetevi le unioni civili”, ha detto ieri al Pd durante L’intervista di Maria Latella su SkyTg24. Si apre anche a una terza via per il Movimento 5 stelle: il post di Grillo ha il suo peso politico, non ci sono dubbi.
E apre a una terza via, appunto, ma anche a una serie di contraddizioni che oggi non possono essere risolte. Se la cosiddetta Cirinnà dovesse cambiare sul tema delle stepchild adoption il problema si pone. E si capisce bene dalle parole di Mario Giarrusso, già capogruppo al Senato, e Nicola Morra non proprio in sintonia nelle dichiarazioni rilasciate al Fatto Quotidiano. D’accordo sul tema che non diventi una porcata, ma uno più determinato a fare un passo avanti anche senza il tema delle adozioni (Morra), l’altro meno disposto. La libertà di coscienza lasciata da Beppe Grillo, all’atto pratico, si tradurrà in questo. Morra non manca neanche di criticare Grillo: “Se la libertà di coscienza è un gesto opportuno, dall’altra deve però prevalere la razionalità. Non ci sono spazi per dire no, a maggior ragione dopo che il nostro elettorato si è espresso sul blog. Vediamo cosa succede”. Giarrusso, che l’altro giorno aveva detto che senza la stepchild adoption non avrebbero mai votato la Cirinnà, oggi è più cauto, ma non cambia la propria posizione: “Non siamo disposti a prendere in giro il nostro elettorato, questo è un punto fermo. Non avrei neppure voglia di rilasciare dichiarazioni, ma questo ci tengo a dirlo: le prese in giro no. Poi siamo abituati a questo tipo di punzecchiature, il problema sta dentro al governo, non tra di noi. Io condivido il post di Grillo, lasciare la libertà di coscienza su un tema come questo è un atto democratico e vuole dire una cosa sola: andate in aula e fare quello che è il bene per il Paese, se qualcuno non è d’accordo può astenersi e non accade niente. E parliamo di una persona che, in buona fede e molto tranquillamente, ha espresso i suoi dubbi. Il resto del gruppo è unito per il sì. Siamo alle solite: se sei bello ti tirano le pietre, se sei brutto ti tirano le pietre lo stesso. Quando decideva Grillo non andava bene, quando dice che lui è per la libertà di coscienza non va bene ugualmente. Vorrà dire che la legge sulle unioni civili non dovesse passare la faremo noi quando saremo al governo e anche meglio di come è stata concepita oggi. Però ci tengo a ribadire un punto: schifezze e stralci dell’ultimo minuto li discuteremo, ma non prenderemo in giro il nostro elettorato. Sono convinto che questa sia la posizione di tutti”.
Discussione in progress, comunque. Morra sarebbe per votare il sì anche senza la stepchild. “Non perché sia contrario. Ma perché è un modo per andare avanti. Io resto convinto che togliere il bambino a un genitore dopo che ha subito un lutto, perché di questo si parla, non di altro, e solo perché l’uomo o la donna si rifanno una vita con una persona dello stesso sesso, sia brutale, violento, intollerabile e fuori da ogni metodo civile. Poi le discussioni si fanno in aula e al momento opportuno decideremo cosa fare, come e se verranno cambiati gli emendamenti”.

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