Il “mentitore seriale” torna sul tema del salario minimo
dopo i vari solleciti del Movimento 5 Stelle e lo boccia definitivamente. Il
reddito di cittadinanza non serve all’Italia. All’Italia serve creare posti di
lavoro.
Non c’è nulla da fare. Il Presidente del Consiglio non eletto
dal popolo continua ancora a sparare minchiate a raffica: ma come, il 30 marzo
del 2014 non ha dichiarato che “nel disegno di legge delega sulla riforma del
lavoro ci sarebbe stato anche il salario minimo”? Come mai ora dice che all’Italia
il salario minimo non serve più?
Io credo che l’"ebetino fiorentino" non sa cosa vuol dire
perdere il lavoro a 50 o a 60 anni… Non sa cosa si prova dopo 40 anni di lavoro
a rovistare in un secchio della spazzatura. Ci sono anziani che lo fanno,
pensionati minimi che non hanno altra strada per poter rimediare un pasto. I
soldi, quei maledetti 400 euro al mese, non bastano a nulla. La luce costa, il
gas è caro. Anche mangiando solo pane, pasta e frutta non ce la fanno. E allora
scendono di casa di mattina presto e cercano qualche scatoletta ancora piena.
Prima la annusano però, sperando che non sia andata a male. Ha mai pensato che
questo accade ogni giorno?
Di storie così ce ne sono molte. L’unica soluzione è dare un
reddito di dignità a chi ormai pensa che la vita sia un incubo. Il reddito di
cittadinanza serve a dare sostegno a queste persone. I soldi ci sono. I centri
per l’impiego sono stati riformati per poter dare formazione e poi offrire un
lavoro. I furbi non avranno vita facile.
Il reddito di cittadinanza è una manovra economica. Rilancia
i consumi, sostiene le imprese e crea posti di lavoro, riducendone anche la
povertà. La povertà va messa fuorilegge.
Fabio
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