Come già denunciato
da 'Riparte il Futuro' , la campagna anti-corruzione che ha raccolto l'adesione
di oltre 1 milione di cittadini, la proposta del governo sul
'libero accesso agli atti' (FOIA-Freedom of Information Act) è solo una 'Foia' di fico, che
sembra fatta apposta per evitare che magari qualcuno vada a chiedere al Comune
di Firenze l'elenco di tutti gli scontrini del Presidente del Consiglio.
Il decreto legislativo attualmente in discussione genera
illusioni e false speranze, producendo solo più burocrazia e rende ancora più
inaccessibili ai cittadini documenti e atti.
Vediamo perchè la proposta Renzi è una truffa contro i cittadini e trasparenza.
Un cittadino per conoscere informazioni sulla pubblica
amministrazione dovrà superare un percorso ad ostacoli degno del ragionier Fantozzi .
Iniziamo:
Ottenere il documento tanto per iniziare è a pagamento,
inoltre è necessariofornire
dettagli impossibili da conoscere in anticipo e l'amministrazione
può opporre un diniego
generico senza motivarlo in maniera specifica.
Ma il meglio deve ancora arrivare. Si vuole introdurre il 'silenzio-diniego' cioè
il contrario del meccanismo del silenzio-assenso. Se il cittadino non riceverà una risposta
entro 30 giorni, significherà che l'amministrazione ha negato l'accesso
agli atti.
Se si vuol far ricorso contro tale decisione? Nuove spese e
burocrazia per i cittadini dal momento che c'è l'obbligo di ricorrere al TAR.
Naturalmente dal momento che l'ente pubblico non avrà
l'obbligo di motivare il diniego in maniera dettagliata, il ricorso verrà presentato
senza conoscere i motivi del 'no' con il rischio che il tutto
naturalmente finirà nel nulla.
Naturalmente dopo aver speso altri soldi.
La campagna Riparte il Futuro ha spiegato questa
follia con un divertente video (ridiamo per non piangere)
Per evitare l'ennesima catastrofe renziana ai danni dei
cittadini, il Movimento 5 Stelle sta presentando un disegno di legge alla
Camera e spingerà le sue proposte in sede di discussione del provvedimento.
Chiediamo:
- accesso gratuito alle informazioni e atti;
- obbligo per l'amministrazione di fornire le motivazioni di un eventuale diniego;
- procedura di ricorso stragiudiziale semplificata (tramite superiore gerarchico e autorità indipendenti, come Anac);
- possibilità di richiedere l'accesso anche fornendo indicazioni generiche sulla natura e l'oggetto degli atti.
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