Gli imbonitori puntano sull’equivoco:
registrare un sì per
far scattare il contratto
L’incubo dei piazzisti telefonici e le vendite casalinghe
(con truffa)
Da qualche tempo il vecchio telefono di casa ha ripreso a squillare
a tutte le ore. Sulle prime ho sperato in un'inversione di tendenza, vuoi
vedere che mentre al telefonino non ti chiama più nessuno si riscoprono le
conversazioni attaccati alla cornetta? Ma mi sono dovuto ricredere. Alle nove
del mattino una gentile signora chiama per proporre una vantaggiosa modifica
della fornitura elettrica, a mezzogiorno un pimpante signore ha pensato a me
per un cablaggio praticamente regalato, se vorrò cambiare operatore di
telefonia; all'ora di pranzo un venditore dallo spiccato accento croato ha in
serbo (essendo lui croato) un abbonamento a un quotidiano nazionale a prezzo
stracciato; alle quattro mi chiama la ditta “Pianeta arance”: il suo
rappresentante, brillante neolaureato in filosofia, vorrebbe spedirmi a
domicilio tre cassette al prezzo di due.
E così via, a tutte le ore di tutti i giorni, sabato mattina
incluso. I call center hanno scoperto il telefono fisso, e si scatenano solo
con le utenze domestiche visto che nessuna normativa glielo impedisce, per uno
dei tanti misteri della Privacy. Se gli dici che il numero è quello di un
ufficio indietreggiano: l’ufficio è sacro, ma la casa privata è terra di
conquista e liberarsi dai tentacoli di questi portatori di offerte miracolose
senza soccombere è una fatica di Ercole. Sono abituati a prevenire ogni
obiezione, pronti a sciorinare spiegazioni tecniche contundenti; stremati a
loro volta da condizioni di lavoro spietate, per loro convincerti è questione
di vita o di morte.
Di recente ho scoperto l'unica mossa in grado di scoraggiarli:
chiedere che mandino la loro offerta anche per iscritto, via mail. A sorpresa,
in questo mondo dove vige la dittatura della posta elettronica vi rispondono
che non è possibile, l'offerta vale solo al telefono. Loro non ve lo dicono, ma
la conversazione è registrata; così, una volta ottenuto l'assenso vocale, siete
impegnati per sempre. Che questa pratica opaca (perché nulla di scritto, se
l’offerta è tanto vantaggiosa?), tagliata su misura per spiazzare le persone
più anziane e meno avvedute sia legale, è l'ennesima conferma di quanto le
leggi italiane tutelino i consumatori. Zero tagliato. E anche ammettendo che
l'assedio non sconfini col raggiro, l'obbiettivo resta prendere il prossimo per
stanchezza, invadere il domicilio altrui e trasformare la più privata delle
linee nell'ennesimo canale commerciale. Il telefono, la tua voce? Macché: il
supermercato degli altri.
Così lo squillo del vecchio telefonone, da piccola gioia che
fu “Mi ami? Ma quanto mi ami?”), si è trasformato in incubo quotidiano
(“Accetta l’offerta?”). E la speranza che si metta a squillare, nel desiderio
che continui a tacere.
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