Una nuova proposta di legge regionale sul riordino del servizio idrico integrato in Campania, M5S chiede di nuovo la messa in mora di Gori Spa
NAPOLI - Il Movimento 5 Stelle ha depositato con i comitati
dell’acqua una nuova proposta di legge regionale sul riordino del servizio
idrico integrato in Campania «E’ il frutto del lavoro dei comitati - spiega
Maria Muscarà, consigliera regionale del M5S -. Questa proposta rimette il
governo dell’acqua nelle mani delle persone garantendo una gestione
assolutamente pubblica dell’acqua e combatte apertamente gli interessi dei
privati, è un modo concreto di superare il pasticcio della società Gori spa che
gestisce il servizio idrico integrato nell’ATO 3 con pessimi risultati». «Con
questo progetto di legge si intende disciplinare definitivamente
l’organiz-zazione e la gestione pubblica in ambito regionale, delle risorse
idriche e del servizio idrico integrato, assumendo il principio che la
disponibilità e l’uso dell’acqua costituiscono diritti inviolabili ed
inalienabili» si legge nell’oggetto della nuova proposta di legge depositata
stamattina.
Debiti non onorati e bollette pazze
«Nonostante la Gori sia
stata beneficiata da un consistente sconto su debiti pregressi grazie a una
sconcertante delibera della giunta Caldoro, ha continuato ad accumulare debiti
spaventosi – attacca l’esponente dei M5S - basti pensare che nell’arco di due
anni, nel 2013 e 2014, ha accumulato un debito di altri 92 milioni nei
confronti della Regione Campania ed ha chiesto a circa 2 milioni di cittadini
campani pagamenti esorbitanti».
M5S chiede messa in mora
Gori
«Da mesi il Movimento 5
Stelle - sottolinea Muscarà - ha chiesto la messa in mora e la liquidazione
della Gori attraverso una mozione già presentata in Consiglio e attualmente in
discussione nella commissione Ambiente. Non molleremo fino a che non avremo
raggiunto il risultato. Con questa proposta di legge regionale - conclude nella
nota stampa– il Movimento 5 Stelle vuole liberare la Campania da comitati
d’affari e speculatori che su di un bene e un diritto inviolabile vogliono
arricchirsi. Il prossimo mercoledì 28 ottobre questi argomenti saranno al
centro della riunione della commissione Ambiente».
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