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sabato 24 ottobre 2015

Il M5S a Bagheria lascia i cittadini senza acqua e la prende dal comune vicino


Cittadini senza un goccio di acqua. Ecco i risultati
della gestione incompetente dei 5stelle nella città siciliana
A Bagheria, in Sicilia, sono mesi che la città è a secco di acqua, con i cittadini che, esasperati,  sono arrivati persino a raccoglierla dalle pendenze stradali. Il comune, guidato dal sindaco grillino Patrizio Cinque, è considerato un avamposto del M5S nell’isola, e gode già di alcuni precedenti poco onorevoli. Sulla questione idrica però aggiungiamo un altro tassello: quello di una gestione quanto meno discutibile del servizio.
Il sindaco Cinque, infatti, decide di rinunciare a servirsi dell’Amap, l’azienda che si occupa della gestione idrica dei comuni della zona, per provvedere con propri mezzi all’approvvigionamento idrico. In seguito a tale decisione, la gestione del depuratore viene affidata in modo diretto alla ditta Soteco di Napoli per un importo di 35.000 euro al mese. Con la giustificazione dell’urgenza, gli affidamenti si moltiplicano: per esempio solo il 24 giugno ne risultano due per 45 mila euro. Nonostante la spesa, però, l’acqua non arriva e i disservizi si moltiplicano, soprattutto in alcuni quartieri della città con i cittadini costretti a ricorrere alle autobotti per riempire le cisterne e problemi nella zona del depuratore di Aspra.
Inoltre – secondo quanto descrive una nota dell’Amap – improvvisamente anche nel vicino comune di Santa Flavia si sono verificati problemi di approvvigionamento idrico. L’Amap ha mandato i propri tecnici a controllare e ha riscontrato che era stata aperta arbitrariamente una valvola, che deviava parte del flusso d’acqua da Santa Flavia – indovinate dove? - a Bagheria. La valvola viene chiusa, ma poi qualcuno la riapre e, allora, Amap decide di togliere un tubo di snodo per evitare che il fatto si ripeta.
Chi sarà stato, è la domanda sulla bocca di tutti? La risposta arriva quando il sindaco con alcuni operai comunali ritorna alla condotta con l’intenzione di riposizionare il tubo di snodo che era stato tolto da Amap e non solamente sigillato come in precedenza. Arrivano i carabinieri e gli amministratori di Santa Flavia guidati dal sindaco in pectore Salvatore Sanfilippo. Gli animi si scaldano fino quasi allo scontro fisico.
Alla fine l’incontro risolutivo tra i due comuni e l’Amap chiarisce che la valvola che sorge in via Vallone De Spuches è di proprietà del comune di Santa Flavia. La portata dell’acqua in quel punto verrà aumentata, ma L’Amap controllerà se vi sono altri allacci impropri in altre zone.

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Contributo personale all’articolo
Come avevo preannunciato in un mio post qualche tempo fa, con l’aumentare della popolarità del Movimento 5 Stelle aumentano anche gli articoli denigratori. I Pentastellati stanno prendendo consensi sia da destra che da sinistra e questo non va bene. Occorre “fare le pulci” ai sindaci che amministrano già nei comuni italiani per far vedere che ancora non sono pronti a governare. Parte così la “campagna” dedita a smontare tutte quelle belle parole dette in occasione del raduno nazionale svoltosi ad Imola il 17 e 18 di ottobre scorso.
L’articolo che avete appena letto, scritto da Maddalena Carlino, è uno dei classici esempi. Nel suo scritto la giornalista fa presente che il sindaco grillino di Bagheria, Patrizio Cinque, ha deciso di far rimanere senz’acqua la sua popolazione asserendo “di non voler più servirsi dell’azienda che si occupa della distribuzione idrica nella zona, l’Amap”.
Rimango perplesso e basito e penso: ma è possibile che un sindaco la mattina si alza e decide di chiudere l’acqua ai suoi cittadini? E’ possibile che un primo cittadino decide di aprire arbitrariamente una valvola di proprietà di un comune limitrofo (Santa Flavia)? Certo, qualcosa è successo a Bagheria perché altrimenti non si spiega come le famiglie che abitano in via Genovese, Delle Palme, Capitano Speciale e Carà siano senz’acqua potabile. Forse se la giornalista avesse fatto una capatina sul sito del Comune avrebbe scoperto che il Sindaco ha deciso di interrompere l’erogazione di acqua potabile in quanto “da controlli alle rete idrica delle suddette zone si è infatti riscontrata la presenza di indici microbiologici di inquinamento.
Per salvaguardare l’incolumità pubblica è dunque vietato l’utilizzo umano dell’acqua sino al ripristino delle condizioni di potabilità”.

Riporto, di seguito, l’annuncio originale apparso sul sito del comune di Bagheria:


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