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domenica 11 ottobre 2015

Stefano Esposito “Il Pd è unito. Ma, se serve, chiediamo anche le firme dell’opposizione”

“Se ne vada o lo sfiduceremo in aula”

Non è un delinquente, ma Ignazio deve fare chiarezza su quegli scontrini. Le primarie? Hanno già fatto troppi danni


Mi auguro vivamente che tutto questo finisca al più presto. Ma se serve ricorreremo alla mozione di sfiducia”. Il senatore del Pd Stefano Esposito, ormai ex assessore ai Trasporti del Comune di Roma, non usa sfumature. Marino pare deciso a resiste re . Voglio sperare che non sia così, saremmo alla follia politica. Auspico che lunedì arrivino le dimissioni, e che si usino i restanti venti giorni per perfezionare le delibere sui cantieri relative al Giubileo, per poi chiudere questa esperienza. E se le dimissioni non arrivassero? Sarà mozione di sfiducia? È uno strumento previsto, spero non necessario. Mi auguro che Marino rispetti gli accordi assunti giovedì pomeriggio, quando aveva detto di voler subito rassegnare le dimissioni. Lo aveva detto nell’incontro con Marco Causi e Alfonso Sabella in Campidoglio? Esattamente. La mozione rimane una possibilità. Probabilmente dovreste chiedere aiuto anche alle opposizioni per avere i 2/5 dell’assemblea previsti dalle norme. Certo, si dovrebbe chiedere anche a loro di sottoscriverla. E credo che sarebbero disponibili. Il gruppo del Pd pare spaccato. A me risulta che sia compatto, a fianco del partito. Dopodiché, se ci fosse davvero una spaccatura, vorrebbe dire che il Pd romano non ha capito cosa è successo negli ultimi due anni. Raccontano che Marino si aspetti da Renzi un riconoscimento, l’onore delle armi. Io se sbaglio mi assumo le mie responsabilità, e non cerco l’onore delle armi da parte di nessuno. E poi Marino non ne ha bisogno, non è mica un delinquente. Oggi però Orfini è stato durissimo nei confronti del sindaco, parlando di “vicende inquietanti”. Ha fatto bene a scriverlo. Marino ha commesso degli errori, questa vicenda degli scontrini è davvero inquietante. Speriamo che presto possa chiarire: io al suo posto l’avrei già fatto. Parlare di fatti inquietanti è davvero duro. Per un uomo di sinistra la trasparenza è in cima al codice etico. Come vuole che definisca una vicenda in cui le note spese vengono motivate in un certo modo, e poi i soggetti chiamati in causa smentiscono? Il governo di centrosinistra ha esponenti indagati e rinviati a giudizio. Mentre Marino non ha ricevuto neppure un avviso di garanzia. Questo rientra nella polemica politica del Fatto Quotidiano. Io rispondo delle mie azioni all’interno di una giunta. Sono stato chiamato in un’amministrazione, ma non potevo continuare a lavorare con quest’ombra sulla testa. Si dice che il sindaco minacci di svelare misfatti vari. Ci crede? Trovo questi veleni schifosi. Se uno come lui avesse mantenuto nel cassetto informazioni su pressioni indebite per così tempo, si squalificherebbe. Credo non sia vero, e che siano solo boutade giornalistiche. È vero che a Roma non farete le primarie? Io non le farei, né a Roma né nel resto d’Italia. Le primarie hanno già fatto troppi danni: serve un pausa di riflessione.

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