Artisti ribelli e giornali di sinistra
Ecco tutti gli smemorati del Bavaglio
di D.M.
Il governo incassa il via libera della Camera, la strada per la nuova legge bavaglio si fa in discesa. Corre svelta nel silenzio e nel disinteresse comune. Soprattutto di quella sinistra che quattro anni fa si scagliò contro la legge sulle intercettazioni voluta allora dal governo di Silvio Berlusconi. Cos’è cambiato? Nei contenuti della legge, praticamente nulla. Solo che oggi a Palazzo Chigi c’è il centrosinistra di Renzi.
TANTO BASTA per sottrarsi alla critica. Che nel 2011 invece si diffuse a macchia d’olio. A ricordarlo è anche il blog di Beppe Grillo che ha postato un vecchio filmato(*) nel quale decine di artisti famosi prendono posizione contro il bavaglio, ripetendo tutti lo stesso slogan è identico: “Lo sapete che la legge bavaglio sulle intercettazioni nega a voi cittadini il diritto a essere informati? Adesso lo sapete”. La variante: “Lo sapete che con la legge bavaglio sulle intercettazioni sarà il governo a decidere quello che noi giornali e televisioni possiamo pubblicare e che voi potete conoscere?”.


Nel settembre 2011 a Roma si diedero appuntamento politici, giornalisti e cittadini comuni per dire no alla legge bavaglio. Fu esposto uno striscione con il volto di Berlusconi, un divieto sulla sua bocca e la scritta: “Nessuno ti può giudicare, nemmeno il web. La verità ti fa male lo so”, riadattando le parole una celebre canzone di Caterina Caselli. E così proseguendo sulla metafora musicale, oggi possiamo dire che quelle erano solo “parole, parole, parole”.
Contributo personale all'articolo
Pubblico il video nel quale artisti famosi prendono posizione contro la legge bavaglio:
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