Alessandro Di Battista |
Attesa per oggi in prima lettura alla Camera del deputati
l’approvazione in prima lettura del ddl sul nuovo fondo per l’editoria. Il
provvedimento prevede anche che tra le fonti di finanziamento ci siano anche un
contributo di solidarietà da parte delle concessionarie pubblicitarie e anche
100 milioni di euro provenienti da eventuali maggiori entrate del canone Rai in
bolletta. Escluse da un emendamento della commissione i proventi delle multe
Agcom. Ieri il dibattito in aula ha registrato la dura opposizione del
Movimento Cinque Stelle. Alessandro Di Battista ha posto ancora una volta il
problema dell’assenza di pluralismo nella tv di Stato: “Perché noi dobbiamo
pagare voi per mentirci? - ha detto - Io non ho il televisore e non pagherò il
canone, dirò anche ai cittadini come fare per non pagarlo”. La protesta di Di
Battista è, secondo Sergio Boccadutri (Pd), “doppiamente ridicola”: “Perché
viene dalle aule parlamentari - spiega - e perché a sollevarla è uno che
stasera (ieri per chi legge, ndr) sarà ospite a Ballarò senza contraddittorio”.
I Cinque Stelle insistono anche sulla delega data al governo affinché individui
la platea di beneficiari dei contributi.
Il Fatto Quotidiano – 2/3/2016 – pag. 11
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