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martedì 13 ottobre 2015

A gennaio il voto web tra gli iscritti

Basta tv, corsi e tanta paura:“tutor ”per i quattro grillini di Roma


Per dire quanto è grande la paura di vincere, tra i Cinque Stelle circola un racconto quasi mitologico: “A Pomezia, all’inizio, per consultare gli atti andavano negli uffici di notte, con la pila. Non si fidavano dei funzionari...”. Se è andata così in un Comune di provincia, ragionano, figuriamoci che potrebbe accadere se davvero il Movimento entrasse nella stanza dei bottoni della Capitale. Così, quand’era quasi mezzanotte, giovedì i quattro consiglieri grillini in Campidoglio sono usciti dalla Camera con un mandato preciso: “Guai a voler primeggiare, nessuno provi a cavalcare la visibilità di questi giorni: la partita di Roma è roba nazionale”. A Marcello De Vito, Daniele Frongia, Enrico Stefàno e Virginia Raggi (in rigoroso ordine alfabetico, come piace a loro) lo hanno spiegato non solo i parlamentari romani guidati da Roberta Lombardi ma pure Luigi Di Maio, che già aizzò la folla in Campidoglio ai tempi di Mafia Capitale.

Ma l’altolà non è bastato. E i quattro consiglieri si sono ritrovati nel giro di poche ore su tutte le tv nazionali. Dopo l’ospitata di gruppo da Lucia Annunziata, il programma di ieri, per dire, prevedeva: De Vito da Liguori, la Raggi a L’aria che tira, Stefàno su Sky, Frongia - poi annullato - a Quinta Colonna. Troppe uscite. Così ieri, da Milano, è arrivato lo stop. Il rischio sovraesposizione è troppo alto, bisogna andarci piano. A novembre dovrebbe essere pronto il programma, a gennaio si terrà la votazione web tra gli iscritti. Al “98 per cento” il candidato sarà uno dei quattro. In ogni caso, per il prescelto, è già pronto un corso di comunicazione accelerato. Dalla Annunziata ha convinto Virginia Raggi - avvocato, 37 enne, mamma, volontaria nei canili - De Vito resta il favorito, se non altro perché già nel 2013 fu lui a sfidare Marino. Anche lui è avvocato, mentre Frongia - funzionario Istat - viene descritto come il più solido dei quattro, ma la sua non è esattamente una faccia di quelle che bucano lo schermo. Ultimo, Stefàno, 28 anni, informatico, che prima di essere eletto già stava fisso in Campidoglio per riprendere le sedute con la telecamera. Venerdì sera al ristorante Arturo, sull’Aurelia, De Vito esultava: “In 4 contro 44 in due anni abbiamo ribaltato il consiglio comunale”. Intorno, però, non tutti sono convinti che si debba “vincere per forza”. Almeno non in tv.

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